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La misura del respiro
La nuova stagione delle mostre a Milano si apre in Artestudio 26 con “artisti in residenza”, vale a dire che proprio qui presentano una serie di lavori recenti in quello spazio che è laboratorio di cultura, di estetica e di confronto, e soprattutto laboratorio dell’immaginario in transito.
Comunicato stampa
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La mostra dal titolo “La misura del respiro” è promossa dall' ARTESTUDIO 26, punto di riferimento significativo nella planimetria artistica di una città fortemente europea come Milano. Lo spazio oltre a vivacizzare ricognizioni ad ampio raggio di tendenze che caratterizzano l’arte contemporanea, offre lezioni tecniche e teoriche e conferenze di illustri artisti e intellettuali italiani del secondo Novecento. L’esposizione curata dal Prof. Carlo Franza, illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, che firma anche il testo, dal titolo “La misura del respiro” riunisce opere degli artisti Sergio Gimelli, Patrizia Quadrelli, Marisa Settembrini, che ne misurano il talento attraverso un registro stilistico vario eppur carico di simbologie, di storie, di realismo, di emozioni e fantasie, e ogni cosa che possa muovere e smuovere lo scenario tra presente e passato. La presenza di artisti affermati e di altri più giovani nel panorama delle scelte che l' ARTESTUDIO 26 propone lascia intendere la capacità di leggere la storicità, di scoprire il nuovo, di rompere con un passato troppo vischioso e riscrivere anche una sorta di taccuino del futuro.
Scrive Carlo Franza: “La nuova stagione delle mostre a Milano si apre in Artestudio 26 con “artisti in residenza”, vale a dire che proprio qui presentano una serie di lavori recenti in quello spazio che è laboratorio di cultura, di estetica e di confronto, e soprattutto laboratorio dell’immaginario in transito. Dopo una serie di mostre in giro per l’Italia e l’Europa, gli artisti, soprattutto Gimelli e Quadrelli, appaiono abbastanza sicuri di muoversi sotto la guida di Marisa Settembrini che vive oggi dopo la nomina ad “Ambasciatrice dell’Arte” da parte della Comunità Europea, il coronamento di un percorso attivo nella preziosità dell’icona posta come su un altare, registrandone così contemporaneità, memoria e storia delle mitologie. Sergio Gimelli e Patrizia Quadrelli avevano poco tempo fa riscosso un consenso notevole nella mostra “Il miracolo dello sguardo” che si è tenuta a Tricase nel Salento; continua la Quadrelli in questo “bestiario contemporaneo”, che privilegia i galli, ai quali infonde pur nelle caratteristiche espressioniste, la salvaguardia dei valori contadini che hanno fatto breccia negli anni storici del secondo dopoguerra, certo rivisitati in un modulario coincidente con la postproduzione del presente. L’attenzione al ritratto trova in Sergio Gimelli un fondo più filosofico, più prossimo alla cultura e alla frequenza dell’Accademia di Brera; Gimelli scava non solo sui volti e sui busti ma anche sugli oggetti che caratterizzano il soggetto rappresentato. E dunque, in questa mostra il lavoro recente di tre artisti capaci ormai di fare presa sull’attualità e sul respiro del nostro tempo”.
Cenni biografici degli artisti
Sergio Gimelli è nato a Milano nel 1976, dove vive e lavora. Coltiva da sempre l’amore per l’arte dedicandosi prevalentemente alla pittura. Negli ultimi anni, la frequentazione dell’artista Marisa Settembrini ha maggiormente portato la sua ricerca verso la sperimentazione pur non tralasciando il suo interesse per il ritratto e la figura. Nel 2017 è invitato dal Prof. Carlo Franza con una mostra personale al Plus Berlin di Berlino, nel 2018 sempre con una personale al Plus Florence di Firenze, alla Rassegna “Cielo e terra. Omaggio a Girolamo Comi” nel cinquantesimo della morte, a Palazzo Comi, Lucugnano (Tricase) e alla mostra “Transiti Contemporanei” a Artestudio 26, Milano. Nel 2019 è presente con un’opera alla rassegna dedicata a Don Tonino Bello, Tricase. Attualmente sta per concludere il corso di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera presso il Dipartimento di Arti Visive, e si è iscritto a Nuove Tecnologie dell’Arte.
Patrizia Quadrelli è nata a Saronno nel 1958, dove vive e lavora. Si è diplomata al Liceo Artistico della Villa Reale di Monza e attualmente è iscritta al corso di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera presso il Dipartimento di Arti Visive. Ha sempre avuto una forte curiosità per i fenomeni dell’arte moderna e contemporanea. La sua naturale inclinazione e l’attitudine al fare artistico e l’incontro nel 2015 con l’artista Marisa Settembrini ha fatto maturare il lei il desiderio di intraprendere un percorso artistico di studio, ricerca e sperimentazione. Il fascino del vetro e dei materiali e la simbologia delle forme sono stati gli elementi della sua ricerca. Attualmente è più incline alla sperimentazione della materia pittorica, delle mmagini di esemplari animali, i Galli, e di particolari ritratti di Uomini e Donne. Nel 2017 è invitata dal Prof. Carlo Franza con una mostra personale al Plus Berlin di Berlino, nel 2018 sempre con una personale al Plus Florence di Firenze, alla Rassegna “Cielo e terra. Omaggio a Girolamo Comi” nel cinquantesimo della morte, a Palazzo Comi, Lucugnano (Tricase) e alla mostra “Transiti Contemporanei” a Artestudio 26, Milano. Nel 2019 è presente con un’opera alla rassegna dedicata a Don Tonino Bello, Tricase.
Marisa Settembrini. E’ nata a Gagliano del Capo (Lecce) nel 1955. Dopo aver frequentato l’Accademia di Brera e la Kunst Akademie di Monaco di Baviera, oggi è titolare della cattedra di Discipline Pittoriche al Liceo Artistico Statale di Brera a Milano, città dove vive e che alterna con i riposi nella cittadina salentina di Alessano nel Capo di Leuca. La sua attività parte dal 1976 con l’invito alla mostra “La nuova ¬figurazione italiana” al Palazzo dei Congressi di Roma, per conto della Quadriennale Romana. Numerose le mostre personali in Italia (Roma, Firenze, Alcamo, Lecce, Todi, Milano, Erice, San Vito Lo Capo, Pavia, Brescia, Sondrio, Loreto, Teglio, Mantova, Recanati, Matera,ecc. ) e all’estero (New York, Monaco di Baviera, Berlino, Dusseldorf, Praga, Londra, Parigi, ecc. ), e le partecipazioni a importanti rassegne. Ha vinto il Premio Lyceum per la gra¬fica nel 1984. Negli ultimi anni Ottanta è stata presente a Milano, al Palazzo Sormani con una mostra di incisioni e nel 1991 il Comune le dedica una importante mostra nel Museo di Milano. Invitata alla VI e alla VII Triennale dell’incisione italiana e alla XXXII Biennale d’Arte di Milano con sei dipinti nella sezione del ritratto. Presente in vari Musei stranieri (Berlino, Montreal, New York, Vaticano, Lugano, Bruxelles, ecc.) e italiani. Per questi ultimi vale ricordare le recenti acquisizioni al Civico Museo del Disegno di Iseo-Mu.Sa di Salò (BS), 1993; al M.I.M.A.C. (Museo Internazionale Mariano di Arte Contemporanea) presso la Fondazione Mons. A. Bello di Alessano (LE) 1998; alla Civica Raccolta di Arte Contemporanea di Ruffano (LE), 1998, e al Civico Museo all’Aperto della Scultura di Martano (Le) nel 2004 con la “Porta della Luna”. Nel 2011 viene invitata da Vittorio Sgarbi a partecipare alla 54ma Edizione della Biennale di Venezia. Nel 2018 tiene una significativa mostra personale a Milano nell’Ex-Studio di Piero Manzoni in Brera, dal titolo “La partizione delle voci”. Nel 2019, promossa dalla Regione Marche-Assessorato alla Cultura e dal Comune di Recanati- Assessorato alla Cultura tiene nella Chiesa di San Vito una personale dal titolo “Nel silenzio degli spazi infiniti” dedicata al poeta Giacomo Leopardi per la ricorrenza dei 200 anni dell’ l’Infinito; mostra che andrà poi a Matera capitale della Cultura 2019. Vince, per la pittura, nel 1994 il Premio Cortina, nel 1995 il Premio Saint Vincent, nel 1996 il Premio Bormio e il Premio Milano, il Premio Turris Magna- Città di Tricase, il Premio delle Arti- Premio della Cultura nel 2000 e nel 2003, il Premium International Florence Seven Stars-Grand Prix Absolute nel 2017, il Premio Artecom per la Cultura nel 2018 a Roma alla Biblioteca Vallicelliana. Ancora nel 2018 viene insignita dell’onorificenza di Ambasciatrice dell’Arte da una giuria internazionale al Plus Florence International Seven Stars. Della sua arte hanno scritto critici e scrittori italiani e stranieri, da Giulio Carlo Argan a Luigi Carluccio, da Antonio Del Guercio a Enzo Fabiani, da Ferguson a Carlo Franza, da Virgilio Guzzi a Domenico Montalto, da Elisabetta Muritti a Nello Ponente, da Franco Russoli a Roberto Sanesi, da Walter Schonenberg a Marco Valsecchi, e ancora Fulvio Papi.
Biografia del curatore
Carlo Franza, è nato ad Alessano (LE) nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, poi a Libero fondato e diretto da Vittorio Feltri, infine nel 2012 a tutt’oggi riprende l’attività giornalistica come “opinionista” sul quotidiano “Il Giornale” e la sua rubrica “Scenari dell'arte”. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 vince il Premio Berlino per la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma nella Biblioteca Vanvitelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte.
Scrive Carlo Franza: “La nuova stagione delle mostre a Milano si apre in Artestudio 26 con “artisti in residenza”, vale a dire che proprio qui presentano una serie di lavori recenti in quello spazio che è laboratorio di cultura, di estetica e di confronto, e soprattutto laboratorio dell’immaginario in transito. Dopo una serie di mostre in giro per l’Italia e l’Europa, gli artisti, soprattutto Gimelli e Quadrelli, appaiono abbastanza sicuri di muoversi sotto la guida di Marisa Settembrini che vive oggi dopo la nomina ad “Ambasciatrice dell’Arte” da parte della Comunità Europea, il coronamento di un percorso attivo nella preziosità dell’icona posta come su un altare, registrandone così contemporaneità, memoria e storia delle mitologie. Sergio Gimelli e Patrizia Quadrelli avevano poco tempo fa riscosso un consenso notevole nella mostra “Il miracolo dello sguardo” che si è tenuta a Tricase nel Salento; continua la Quadrelli in questo “bestiario contemporaneo”, che privilegia i galli, ai quali infonde pur nelle caratteristiche espressioniste, la salvaguardia dei valori contadini che hanno fatto breccia negli anni storici del secondo dopoguerra, certo rivisitati in un modulario coincidente con la postproduzione del presente. L’attenzione al ritratto trova in Sergio Gimelli un fondo più filosofico, più prossimo alla cultura e alla frequenza dell’Accademia di Brera; Gimelli scava non solo sui volti e sui busti ma anche sugli oggetti che caratterizzano il soggetto rappresentato. E dunque, in questa mostra il lavoro recente di tre artisti capaci ormai di fare presa sull’attualità e sul respiro del nostro tempo”.
Cenni biografici degli artisti
Sergio Gimelli è nato a Milano nel 1976, dove vive e lavora. Coltiva da sempre l’amore per l’arte dedicandosi prevalentemente alla pittura. Negli ultimi anni, la frequentazione dell’artista Marisa Settembrini ha maggiormente portato la sua ricerca verso la sperimentazione pur non tralasciando il suo interesse per il ritratto e la figura. Nel 2017 è invitato dal Prof. Carlo Franza con una mostra personale al Plus Berlin di Berlino, nel 2018 sempre con una personale al Plus Florence di Firenze, alla Rassegna “Cielo e terra. Omaggio a Girolamo Comi” nel cinquantesimo della morte, a Palazzo Comi, Lucugnano (Tricase) e alla mostra “Transiti Contemporanei” a Artestudio 26, Milano. Nel 2019 è presente con un’opera alla rassegna dedicata a Don Tonino Bello, Tricase. Attualmente sta per concludere il corso di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera presso il Dipartimento di Arti Visive, e si è iscritto a Nuove Tecnologie dell’Arte.
Patrizia Quadrelli è nata a Saronno nel 1958, dove vive e lavora. Si è diplomata al Liceo Artistico della Villa Reale di Monza e attualmente è iscritta al corso di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera presso il Dipartimento di Arti Visive. Ha sempre avuto una forte curiosità per i fenomeni dell’arte moderna e contemporanea. La sua naturale inclinazione e l’attitudine al fare artistico e l’incontro nel 2015 con l’artista Marisa Settembrini ha fatto maturare il lei il desiderio di intraprendere un percorso artistico di studio, ricerca e sperimentazione. Il fascino del vetro e dei materiali e la simbologia delle forme sono stati gli elementi della sua ricerca. Attualmente è più incline alla sperimentazione della materia pittorica, delle mmagini di esemplari animali, i Galli, e di particolari ritratti di Uomini e Donne. Nel 2017 è invitata dal Prof. Carlo Franza con una mostra personale al Plus Berlin di Berlino, nel 2018 sempre con una personale al Plus Florence di Firenze, alla Rassegna “Cielo e terra. Omaggio a Girolamo Comi” nel cinquantesimo della morte, a Palazzo Comi, Lucugnano (Tricase) e alla mostra “Transiti Contemporanei” a Artestudio 26, Milano. Nel 2019 è presente con un’opera alla rassegna dedicata a Don Tonino Bello, Tricase.
Marisa Settembrini. E’ nata a Gagliano del Capo (Lecce) nel 1955. Dopo aver frequentato l’Accademia di Brera e la Kunst Akademie di Monaco di Baviera, oggi è titolare della cattedra di Discipline Pittoriche al Liceo Artistico Statale di Brera a Milano, città dove vive e che alterna con i riposi nella cittadina salentina di Alessano nel Capo di Leuca. La sua attività parte dal 1976 con l’invito alla mostra “La nuova ¬figurazione italiana” al Palazzo dei Congressi di Roma, per conto della Quadriennale Romana. Numerose le mostre personali in Italia (Roma, Firenze, Alcamo, Lecce, Todi, Milano, Erice, San Vito Lo Capo, Pavia, Brescia, Sondrio, Loreto, Teglio, Mantova, Recanati, Matera,ecc. ) e all’estero (New York, Monaco di Baviera, Berlino, Dusseldorf, Praga, Londra, Parigi, ecc. ), e le partecipazioni a importanti rassegne. Ha vinto il Premio Lyceum per la gra¬fica nel 1984. Negli ultimi anni Ottanta è stata presente a Milano, al Palazzo Sormani con una mostra di incisioni e nel 1991 il Comune le dedica una importante mostra nel Museo di Milano. Invitata alla VI e alla VII Triennale dell’incisione italiana e alla XXXII Biennale d’Arte di Milano con sei dipinti nella sezione del ritratto. Presente in vari Musei stranieri (Berlino, Montreal, New York, Vaticano, Lugano, Bruxelles, ecc.) e italiani. Per questi ultimi vale ricordare le recenti acquisizioni al Civico Museo del Disegno di Iseo-Mu.Sa di Salò (BS), 1993; al M.I.M.A.C. (Museo Internazionale Mariano di Arte Contemporanea) presso la Fondazione Mons. A. Bello di Alessano (LE) 1998; alla Civica Raccolta di Arte Contemporanea di Ruffano (LE), 1998, e al Civico Museo all’Aperto della Scultura di Martano (Le) nel 2004 con la “Porta della Luna”. Nel 2011 viene invitata da Vittorio Sgarbi a partecipare alla 54ma Edizione della Biennale di Venezia. Nel 2018 tiene una significativa mostra personale a Milano nell’Ex-Studio di Piero Manzoni in Brera, dal titolo “La partizione delle voci”. Nel 2019, promossa dalla Regione Marche-Assessorato alla Cultura e dal Comune di Recanati- Assessorato alla Cultura tiene nella Chiesa di San Vito una personale dal titolo “Nel silenzio degli spazi infiniti” dedicata al poeta Giacomo Leopardi per la ricorrenza dei 200 anni dell’ l’Infinito; mostra che andrà poi a Matera capitale della Cultura 2019. Vince, per la pittura, nel 1994 il Premio Cortina, nel 1995 il Premio Saint Vincent, nel 1996 il Premio Bormio e il Premio Milano, il Premio Turris Magna- Città di Tricase, il Premio delle Arti- Premio della Cultura nel 2000 e nel 2003, il Premium International Florence Seven Stars-Grand Prix Absolute nel 2017, il Premio Artecom per la Cultura nel 2018 a Roma alla Biblioteca Vallicelliana. Ancora nel 2018 viene insignita dell’onorificenza di Ambasciatrice dell’Arte da una giuria internazionale al Plus Florence International Seven Stars. Della sua arte hanno scritto critici e scrittori italiani e stranieri, da Giulio Carlo Argan a Luigi Carluccio, da Antonio Del Guercio a Enzo Fabiani, da Ferguson a Carlo Franza, da Virgilio Guzzi a Domenico Montalto, da Elisabetta Muritti a Nello Ponente, da Franco Russoli a Roberto Sanesi, da Walter Schonenberg a Marco Valsecchi, e ancora Fulvio Papi.
Biografia del curatore
Carlo Franza, è nato ad Alessano (LE) nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, poi a Libero fondato e diretto da Vittorio Feltri, infine nel 2012 a tutt’oggi riprende l’attività giornalistica come “opinionista” sul quotidiano “Il Giornale” e la sua rubrica “Scenari dell'arte”. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 vince il Premio Berlino per la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma nella Biblioteca Vanvitelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte.
12
novembre 2019
La misura del respiro
Dal 12 al 22 novembre 2019
arte contemporanea
Location
ARTESTUDIO 26
Milano, Via Padova, 26, (Milano)
Milano, Via Padova, 26, (Milano)
Orario di apertura
Visitabile previo appuntamento al 338.9197709
Vernissage
12 Novembre 2019, Ore 18.00
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico
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