09 novembre 2019

Hedwig Fijen è European Cultural Manager 2019 per la sua Manifesta

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Hedwig Fijen, fondatrice e direttrice di Manifesta, la biennale itinerante che abbiamo visto a Palermo, è European Cultural Manager of the year 2019

Hedwig Fijen vince il Cultural European Manager 2019
Hedwig Fijen, Founding Director of Manifesta © Baumgartner

Hedwig Fijen, fondatrice e direttrice di Manifesta, la biennale itinerante che abbiamo recentemente visto a Palermo, è stata insignita del premio European Cultural Manager of the year 2019, bandito nell’ambito della 14ma edizione degli European Cultural Award. Il premio è stato conferito nel corso di una cerimonia a Essen, in Germania, alla quale hanno partecipato 650 rappresentati di istituzioni culturali europee. Un riconoscimento significativo, a dimostrazione di come il valore della strada intrapresa da Manifesta con sempre più convinzione nel corso delle ultime edizioni, sia stato effettivamente riconosciuto.

Tra i vincitori dell’award degli ultimi anni, ricordiamo personalità come Dieter Kosslick, Direttore della Berlinale, Gereon Sievernich, Direttore del Martin-Gropius-Baus, Frances Morris, Direttore della Tate Modern, Udo Kittelmann, direttore della National Gallery.

La lunga strada di Manifesta

Intimamente legata al territorio che la ospita, Manifesta ha ibridato una narrativa sociale e antropologica con le sollecitazioni estetiche dell’arte e della cultura. Da questo movente, la scelta di toccare mete che, per la loro posizione geopolitica e per i contesti che le caratterizzano, diventano emblematiche delle urgenze della contemporaneità. Dopo l’edizione di Palermo, infatti, Manifesta andrà a Marsiglia, nel 2020 e, quindi, a Pristina, nel 2022 (qui tutte le novità).

«Manifesta ci ha aiutato molto nella nostra missione di trasformare la città attraverso la cultura, portando finanziamenti extra governativi per attività culturali e turismo. Manifesta a Palermo ha rafforzato le cose che già esistevano, anche se erano nascoste, come la convivenza e la fiducia in se stessi, l’armonia tra etica ed estetica», così Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, ha descritto il lavoro di Fijen nella sua lettera di raccomandazione per il Premio.

«Assumersi la responsabilità di un programma così complesso come Manifesta richiede non solo una purezza di gusti ma anche la capacità di bilanciare attentamente tutti gli interessi coinvolti. Hedwig è all’altezza di questa sfida da 25 anni, con la riconoscente ammirazione di tutti noi», ha continuato Alexander Rinnooy Kan, Presidente del Supervisory Board di International Foundation Manifesta.

Da Rotterdam a Pristina. E poi? Forse in Germania

«Sono incredibilmente onorata di ricevere questo premio e di essere coinvolta tra tanti colleghi eccezionali. Ricevere un tale premio dà a me e al team di Manifesta una grande motivazione per continuare la nostra missione di presentare un modello alternativo di istituzione culturale. Mantenere una identità unica per Manifesta, un’istituzione pubblica che deve reinventarsi ogni due anni, lavorando in contesti politici diversi e senza budget permanenti e fissi, è una grande sfida e necessita di cura che questo premio ci sta, in qualche modo, riconoscendoci. Come anche il sostegno di sindaci, politici, artisti e produttori che sostengono il nostro lavoro», ha dichiarato Fijen alla cerimonia di consegna dell’European Cultural Manager of the year 2019, ricordando le origini di Manifesta, fondata nel 1993 e la cui prima edizione si tenne nel 1996 a Rotterdam. Con un accenno anche ai piani futuri.

Manifesta 1, Rotterdam, 1996. Oleg Kulik, Pavlov’s Dog. Ph. Manifesta

«Manifesta è nata in un periodo in cui i muri venivano abbattuti. Il ruolo di Manifesta, l’identità stessa di Manifesta – in bilico tra una biennale d’arte e uno strumento politico e civile per il cambiamento sociale – è ora più urgente che mai. Credo nel potere della creazione e dell’immaginazione e credo che con il potere visionario dei creativi di tutte le discipline ma anche degli spettatori, possiamo abbattere questi muri che sono attualmente in fase di ricostruzione. Manifesta continua la sua missione in città come Marsiglia, Pristina e forse nel 2024 in una città della Germania», ha concluso Fijen.

Manifesta 3, Lubiana, 2000. Alexander Brener. Ph. Manifesta 3

Chi è Hedwig Fijen, vincitrice dell’European Cultural Manager 2019

Hedwig Fijen è nata il 13 gennaio 1961 ad Haarlemmerliede/ Spaarnwoude, in Olanda. Ha studiato storia e storia dell’arte all’Università di Amsterdam e, nel 1993, ha fondato Manifesta, la biennale europea e itinerante di arte contemporanea. Nel suo percorso ha fatto parte di diversi board curatoriali e giurie, lavorando in Unione Sovietica, Cuba e molti altri Paesi. Tra gli altri incarichi ricoperti, dal 1989 al 1993 è stata curatrice presso il Netherlands Office for Fine Arts, nel 2006 ha fatto parte della commissione della Mondrian Foundation, nel 2010 è stata membro della giuria alla Biennale di Gwangju, dal 2014 è fa parte dell’IBA – International Biennial Association.

Sotto la direzione di Fijen, Manifesta è diventata una delle biennali più influenti e riconosciute al mondo. In questo periodo, Fijen ha notevolmente ampliato le operazioni di Manifesta, con progetti come il Manifesta Journal, le Manifesta Publications e i Manifesta Coffee Break.

Per rimanere aggiornati su tutti i programmi di Manifesta, potete dare un’occhiata qui.

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