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Giancarlo Sciannella – Scultore di Archetipi
La mostra, articolata lungo la via Biberatica, documenta la produzione dell’artista dal 1980
al 2013 attraverso 12 opere scelte per aver più significativamente espresso il rapporto tra
la scultura e lo spazio. Il progetto espositivo e le modalità di allestimento sono stati pensati
proprio in funzione degli ambienti in cui le opere sono collocate e con i quali esse si
misurano, creando un percorso di forte suggestione.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
– È dedicata a Giancarlo Sciannella, scultore in terracotta e
fra le massime espressioni della scultura contemporanea italiana, in particolare legata alla
materia di terra, la mostra GIANCARLO SCIANNELLA. Scultore di Archetipi, ospitata ai
Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali dal 16 novembre 2019 al 16 febbraio
2020.
L’esposizione, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale –
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con il patrocinio del Comune della Città di
Castelli e con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura, è a cura di Simone Battiato.
L’ingresso è gratuito per i possessori della MIC.
La mostra, articolata lungo la via Biberatica, documenta la produzione dell’artista dal 1980
al 2013 attraverso 12 opere scelte per aver più significativamente espresso il rapporto tra
la scultura e lo spazio. Il progetto espositivo e le modalità di allestimento sono stati pensati
proprio in funzione degli ambienti in cui le opere sono collocate e con i quali esse si
misurano, creando un percorso di forte suggestione.
Come scrive il curatore Battiato: “È un dialogo interrogativo interiore, intimo e personale,
quello intrapreso da Sciannella con la materia primaria e arcaica, che il fuoco concretizza,
investendola e trasformandola in scrittura, attraverso un racconto che conserva
sacralmente gli echi della tradizione ceramica paesana” di Castelli d’Abruzzo, luogo
d’origine dell’artista, famoso per le sue ceramiche.
Sciannella rinnova questa tradizione attraverso il costante confronto con le varie tendenze
dell’arte contemporanea rivolte alla materia terra, rappresentate in Italia da Martini,
Fontana, Melotti e Leoncillo, e, in tempi più recenti, da Valentini, Spagnulo e Mainolfi.
Il percorso artistico di Sciannella ha cercato e trovato nella ceramica la “ragione povera”
delle opere, lontane dal virtuosismo e invece allusive a un passato arcaico e mai perduto.
Ne sono esempio le sculture Strumenti (1980) e Macina (2005), che rimandano a un
mondo rurale, montano, legato al lavoro e al luogo d’origine.
Zodiaco (2003), Osservatorio (2003) ed Enea (2011) testimoniano il viaggio metaforico
intrapreso nel suo intimo dall’artista, novello Odisseo e, in dimensione storica per
quest’ultima opera, il viaggio per mare compiuto dalle anfore romane che le fanno da
suggestivo contorno.
Nell’opera Foresta (1993), riconosciuta dalla critica come capolavoro della scultura
ceramica italiana del Novecento, Sciannella riesce a “trasformare” la terracotta in legno,
mentre in Selva (2011), minimale nella sua essenziale linearità geometrica, riflette gli echi
della ricerca di Alberto Burri e delle poetiche dell’Informale.
In relazione ai temi suggestivi e stimolanti per la valorizzazione della forma artistica e per
lo stretto legame con il passato, la mostra è completata da attività didattiche e divulgative.
Le proposte didattiche sono costituite dai progetti di Alternanza Scuola Lavoro da
realizzare con il Liceo Artistico Statale Enzo Rossi “Suggerire suggestioni: un’esperienza
condivisa”, in collaborazione con le associazioni Opera Sante De Sanctis e Amici di
Simone, e “Curatori per un giorno”, rivolto agli studenti delle scuole superiori.
Gli eventi, programmati e tenuti dal curatore per la comunicazione e divulgazione della
mostra, prevedono gli incontri “Giancarlo Sciannella scultore” (21 novembre 2019),
“Castelli, il Liceo Artistico F.A. Grue e la Raccolta Internazionale di Ceramica d’Arte
Contemporanea”, con il Direttore del Museo delle Ceramiche di Castelli, Giovanni
Giacomini (5 dicembre 2019), “La scultura di terra nell’ambito della scultura italiana
contemporanea: storia, protagonisti, prospettive”, con la partecipazione dello storico
dell’arte Lorenzo Fiorucci (23 gennaio 2020) e “Il MuBAQ: Museo dei Bambini l’Aquila”,
con la collaborazione dell’artista Lea Contestabile (6 febbraio 2020).
La mostra Giancarlo Sciannella. Scultore di archetipi è corredata da una monografia
sull’artista pubblicata da Silvana Editoriale, contenente saggi del curatore Simone Battiato,
di Giulia D’Ignazio e di Lorenzo Fiorucci.
fra le massime espressioni della scultura contemporanea italiana, in particolare legata alla
materia di terra, la mostra GIANCARLO SCIANNELLA. Scultore di Archetipi, ospitata ai
Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali dal 16 novembre 2019 al 16 febbraio
2020.
L’esposizione, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale –
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con il patrocinio del Comune della Città di
Castelli e con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura, è a cura di Simone Battiato.
L’ingresso è gratuito per i possessori della MIC.
La mostra, articolata lungo la via Biberatica, documenta la produzione dell’artista dal 1980
al 2013 attraverso 12 opere scelte per aver più significativamente espresso il rapporto tra
la scultura e lo spazio. Il progetto espositivo e le modalità di allestimento sono stati pensati
proprio in funzione degli ambienti in cui le opere sono collocate e con i quali esse si
misurano, creando un percorso di forte suggestione.
Come scrive il curatore Battiato: “È un dialogo interrogativo interiore, intimo e personale,
quello intrapreso da Sciannella con la materia primaria e arcaica, che il fuoco concretizza,
investendola e trasformandola in scrittura, attraverso un racconto che conserva
sacralmente gli echi della tradizione ceramica paesana” di Castelli d’Abruzzo, luogo
d’origine dell’artista, famoso per le sue ceramiche.
Sciannella rinnova questa tradizione attraverso il costante confronto con le varie tendenze
dell’arte contemporanea rivolte alla materia terra, rappresentate in Italia da Martini,
Fontana, Melotti e Leoncillo, e, in tempi più recenti, da Valentini, Spagnulo e Mainolfi.
Il percorso artistico di Sciannella ha cercato e trovato nella ceramica la “ragione povera”
delle opere, lontane dal virtuosismo e invece allusive a un passato arcaico e mai perduto.
Ne sono esempio le sculture Strumenti (1980) e Macina (2005), che rimandano a un
mondo rurale, montano, legato al lavoro e al luogo d’origine.
Zodiaco (2003), Osservatorio (2003) ed Enea (2011) testimoniano il viaggio metaforico
intrapreso nel suo intimo dall’artista, novello Odisseo e, in dimensione storica per
quest’ultima opera, il viaggio per mare compiuto dalle anfore romane che le fanno da
suggestivo contorno.
Nell’opera Foresta (1993), riconosciuta dalla critica come capolavoro della scultura
ceramica italiana del Novecento, Sciannella riesce a “trasformare” la terracotta in legno,
mentre in Selva (2011), minimale nella sua essenziale linearità geometrica, riflette gli echi
della ricerca di Alberto Burri e delle poetiche dell’Informale.
In relazione ai temi suggestivi e stimolanti per la valorizzazione della forma artistica e per
lo stretto legame con il passato, la mostra è completata da attività didattiche e divulgative.
Le proposte didattiche sono costituite dai progetti di Alternanza Scuola Lavoro da
realizzare con il Liceo Artistico Statale Enzo Rossi “Suggerire suggestioni: un’esperienza
condivisa”, in collaborazione con le associazioni Opera Sante De Sanctis e Amici di
Simone, e “Curatori per un giorno”, rivolto agli studenti delle scuole superiori.
Gli eventi, programmati e tenuti dal curatore per la comunicazione e divulgazione della
mostra, prevedono gli incontri “Giancarlo Sciannella scultore” (21 novembre 2019),
“Castelli, il Liceo Artistico F.A. Grue e la Raccolta Internazionale di Ceramica d’Arte
Contemporanea”, con il Direttore del Museo delle Ceramiche di Castelli, Giovanni
Giacomini (5 dicembre 2019), “La scultura di terra nell’ambito della scultura italiana
contemporanea: storia, protagonisti, prospettive”, con la partecipazione dello storico
dell’arte Lorenzo Fiorucci (23 gennaio 2020) e “Il MuBAQ: Museo dei Bambini l’Aquila”,
con la collaborazione dell’artista Lea Contestabile (6 febbraio 2020).
La mostra Giancarlo Sciannella. Scultore di archetipi è corredata da una monografia
sull’artista pubblicata da Silvana Editoriale, contenente saggi del curatore Simone Battiato,
di Giulia D’Ignazio e di Lorenzo Fiorucci.
15
novembre 2019
Giancarlo Sciannella – Scultore di Archetipi
Dal 15 novembre 2019 al 16 febbraio 2020
arte contemporanea
Location
MERCATI DI TRAIANO
Roma, Via IV Novembre, 94, (Roma)
Roma, Via IV Novembre, 94, (Roma)
Vernissage
15 Novembre 2019, h 17.30, su invito
Editore
Silvana Editoriale
Ufficio stampa
Zetema
Autore
Curatore