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Anna Maria Maiolino – Aqui e Agora
La mostra, che occupa due degli spazi in via Stradella, comprende lavori fotografici, scultorei e video, testimonianze di decenni della pratica poliedrica dell’artista italo-brasiliana. PROROGATA AL 15 FEBBRAIO 2020
Comunicato stampa
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Galleria Raffaella Cortese è lieta di presentare Aqui e Agora, terza mostra personale di Anna Maria Maiolino, che celebra il decimo anno di collaborazione con la galleria.
La mostra, che occupa due degli spazi in via Stradella, comprende lavori fotografici, scultorei e video, testimonianze di decenni della pratica poliedrica dell’artista italo-brasiliana.
L’esposizione propone un’indagine attraverso strutture di significanti poetici, che tessono fili attraverso il linguaggio visivo, inconfondibile, di Maiolino.
Aqui e Agora, “qui e ora”, determina un punto nel tempo, un presente, in cui la pratica decennale dell’artista compone un vocabolario agile, denso e distintivo. Attraverso l’interpretazione personalissima di un immaginario femminile e in risposta alla dittatura e alla censura del Brasile degli anni ’70 e ’80, il lavoro di Maiolino crea una commistione di gesti poetici temperati con azioni urgenti e intrise di significato politico: la libertà di espressione conquistata attraverso la varietà di media le ha permesso di sviluppare linguaggi visivi simultanei e ugualmente potenti.
Nella sede di via Stradella 7, Maiolino mette in mostra opere storiche e recenti, in un forte dualismo di bianco e nero, politica ed estetica. Al centro della sala, una coppia di sculture in ceramica installate su tavoli di metallo nero; l’artista gioca sulla loro distanza cromatica e sulla vicinanza delle loro forme organiche. Alle pareti, le fotografie della celebre serie Fotopoemaçao (Photo-poem-action) che dialogano tra loro. I quattro scatti di Aos Poucos (Little by Little), 1976, sono testimonianza delle azioni politiche di Maiolino in opposizione al regime dittatoriale e militare brasiliano, una resistenza che spesso impiega la sua fisicità. La parete posteriore della galleria è occupata dalla serie più recente Corpo/Paisagem (Body/Landscape), 2018, che segna un passaggio dall’uso dichiaratamente politico del proprio corpo ad uno più intimo e riservato: i lineamenti del viso dell’artista diventano così un paesaggio e ogni dettaglio è un elemento geografico da esplorare. Ad accompagnare le immagini dei corpi, un video, raramente esposto, del 2014, narrato in portoghese e si propone una nuova declinazione della relazione dell’artista con il paesaggio.
Nella sede di via Stradella 1, due vetrine racchiudono un indice enciclopedico dell’opera fotografica e filmica di Maiolino: fotografie e fotogrammi compongono due collage digitali che offrono un’opportunità unica di viaggiare attraverso anni e dialoghi. Il linguaggio, più nello specifico, la parola scritta, sono evocate da due sculture installate lungo le pareti della galleria, rispettivamente realizzate in metallo e ceramica raku, materiali fondamentali usati dall’artista nel corso della sua carriera. Le forme semplici degli elementi della scultura si leggono come segni di punteggiatura scritti su un foglio di carta bianco.
Anna Maria Maiolino, in cinquant’anni d’intenso lavoro, ha creato un universo personale di segni e
significati, lasciati all’interpretazione dei visitatori, ma che allo stesso tempo formano un vocabolario intimo e inconfondibile.
Anna Maria Maiolino ha presentato la sua prima, grande retrospettiva italiana al PAC - Padiglione d’Arte Contemporanea nell’estate 2019. La mostra è correntemente alla Whitechapel Gallery, Londra, ed è aperta al pubblico fino al 12 Gennaio 2020.
La mostra, che occupa due degli spazi in via Stradella, comprende lavori fotografici, scultorei e video, testimonianze di decenni della pratica poliedrica dell’artista italo-brasiliana.
L’esposizione propone un’indagine attraverso strutture di significanti poetici, che tessono fili attraverso il linguaggio visivo, inconfondibile, di Maiolino.
Aqui e Agora, “qui e ora”, determina un punto nel tempo, un presente, in cui la pratica decennale dell’artista compone un vocabolario agile, denso e distintivo. Attraverso l’interpretazione personalissima di un immaginario femminile e in risposta alla dittatura e alla censura del Brasile degli anni ’70 e ’80, il lavoro di Maiolino crea una commistione di gesti poetici temperati con azioni urgenti e intrise di significato politico: la libertà di espressione conquistata attraverso la varietà di media le ha permesso di sviluppare linguaggi visivi simultanei e ugualmente potenti.
Nella sede di via Stradella 7, Maiolino mette in mostra opere storiche e recenti, in un forte dualismo di bianco e nero, politica ed estetica. Al centro della sala, una coppia di sculture in ceramica installate su tavoli di metallo nero; l’artista gioca sulla loro distanza cromatica e sulla vicinanza delle loro forme organiche. Alle pareti, le fotografie della celebre serie Fotopoemaçao (Photo-poem-action) che dialogano tra loro. I quattro scatti di Aos Poucos (Little by Little), 1976, sono testimonianza delle azioni politiche di Maiolino in opposizione al regime dittatoriale e militare brasiliano, una resistenza che spesso impiega la sua fisicità. La parete posteriore della galleria è occupata dalla serie più recente Corpo/Paisagem (Body/Landscape), 2018, che segna un passaggio dall’uso dichiaratamente politico del proprio corpo ad uno più intimo e riservato: i lineamenti del viso dell’artista diventano così un paesaggio e ogni dettaglio è un elemento geografico da esplorare. Ad accompagnare le immagini dei corpi, un video, raramente esposto, del 2014, narrato in portoghese e si propone una nuova declinazione della relazione dell’artista con il paesaggio.
Nella sede di via Stradella 1, due vetrine racchiudono un indice enciclopedico dell’opera fotografica e filmica di Maiolino: fotografie e fotogrammi compongono due collage digitali che offrono un’opportunità unica di viaggiare attraverso anni e dialoghi. Il linguaggio, più nello specifico, la parola scritta, sono evocate da due sculture installate lungo le pareti della galleria, rispettivamente realizzate in metallo e ceramica raku, materiali fondamentali usati dall’artista nel corso della sua carriera. Le forme semplici degli elementi della scultura si leggono come segni di punteggiatura scritti su un foglio di carta bianco.
Anna Maria Maiolino, in cinquant’anni d’intenso lavoro, ha creato un universo personale di segni e
significati, lasciati all’interpretazione dei visitatori, ma che allo stesso tempo formano un vocabolario intimo e inconfondibile.
Anna Maria Maiolino ha presentato la sua prima, grande retrospettiva italiana al PAC - Padiglione d’Arte Contemporanea nell’estate 2019. La mostra è correntemente alla Whitechapel Gallery, Londra, ed è aperta al pubblico fino al 12 Gennaio 2020.
03
dicembre 2019
Anna Maria Maiolino – Aqui e Agora
Dal 03 dicembre 2019 al 15 febbraio 2020
arte contemporanea
Location
GALLERIA RAFFAELLA CORTESE
Milano, Via Alessandro Stradella, 1, 4 e 7, (Milano)
Milano, Via Alessandro Stradella, 1, 4 e 7, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato, ore 10-13 e 15-19.30
Vernissage
3 Dicembre 2019, h 10-20
Sito web
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