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Corde tese e passi: opere recenti di Franco Accursio Gulino
Attraverso una selezione di opere del 2018 e 2019, la mostra esplora alcuni dei temi costanti della ricerca dell’artista, mettendone in luce la riflessione sul tema dello spostamento, dell’attraversare luoghi e stati del transito
Comunicato stampa
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Sabato 7 dicembre 2019, alle ore 18, presso la Foresteria di Palazzo Belmonte Riso, verrà presentata la mostra “CORDE TESE E PASSI: opere recenti di Franco Accursio Gulino”, a cura della Fondazione Orestiadi di Gibellina. Il progetto espositivo racconta il periodo più recente dell’attività dell’artista.
Il Museo regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo riconferma il proprio impegno a “lavorare” in rete con le istituzioni del territorio che si occupano del contemporaneo, presentando una mostra che ha come obiettivo la conoscenza, valorizzazione e diffusione del patrimonio culturale siciliano.
Attraverso una selezione di opere del 2018 e 2019, la mostra esplora alcuni dei temi costanti della ricerca dell’artista, mettendone in luce la riflessione sul tema dello spostamento, dell’attraversare luoghi e stati del transito.
La Ferdinandea, l’isola vulcanica emersa nel 1831 nel mare tra Sciacca e Pantelleria e scomparsa subito dopo, i ponti, le barche alate, i cartelloni pubblicitari, le tavole di legno levigate dal mare, i cartoni, la materia caotica e accumulata sono la brama di movimento, la tensione verso approdi sempre diversi e mai scontati.
Scrive Valentina Di Miceli nel testo di presentazione: «Gulino è sempre in cammino, come i profughi di cui racconta i passi, in una transumanza umana ininterrotta che porta alle radici dell’essere umano, transitando attraverso tempi e luoghi, attraverso materiali e tecniche, reinventandosi quotidianamente. Gulino è un clandestino dell’arte, controcorrente, nessuna moda lo tiene legato ad una cifra stilistica, la sua identità sta nel percorso, nei suoi passi risoluti verso approdi sempre diversi, in definitiva verso la libertà. Gulino è un ponte, tra i contenuti e la materia, tra l’arte e la vita, tra il pensiero e l’immagine. E poi dipinge anche ponti. Ponti solidi o pericolanti, cavi tesi tra la bestia e il superuomo, sopra abissi oscuri, profondi, sempre in bilico verso qualcosa di incerto.»
Franco Accursio Gulino, pittore, scultore, poeta, video-artista, è nato a Sciacca nel 1949. Sin dall’inizio della sua attività riceve importanti riconoscimenti e premi ed è impegnato in numerose mostre. La personale Design and the Embalmer è presentata a New York presso l’Istituto Italiano di Cultura (1997) e l’anno successivo presso The Art Gallery at Brooklyn College e presso la Allen Priebe Gallery nel Wisconsin.
Nel 1999 viene presentata In/Out a cura di “La centrale dell’arte” di Roma presso i Cantieri Culturali della Zisa di Palermo. Protagoniste sono adesso le vecchie porte dipinte e reinventate dal maestro per suggerire il tema dell’attraversamento, della disponibilità al dialogo e della memoria culturale. Nel 2000 l’Herald Tribune dedica al suo progetto sull’isola Ferdinandea un ampio servizio; sullo stesso ciclo di opere nel 2001 viene realizzato il video d’arte Ferdinandea l’isola pensante (opere pittoriche di F.A.Gulino, regia di Daniele Salvo, Co-produzione Comune di Palermo e Fahrenheit 451 Teatro -Torino). Del 2003 è la mostra In medio stat virtus, a cura della Fondazione Orestiadi di Gibellina, la cui presentazione è di Gianluca Ranzi.
Del 2007 è il Catalogo ragionato delle opere di Gulino realizzato dalla casa editrice Millenium di Roma la cui presentazione è del critico Costanzo Costantini. Nel 2011 viene inaugurata a Nairobi, in Kenia, la mostra Camminanti, parola che raccoglie in sé la storia dei migranti, dei clandestini, degli uomini in viaggio e in trasformazione a cui Gulino dedica la sua pittura da oltre un ventennio. Il catalogo è della casa editrice Sellerio, la presentazione di Carlo Bertelli. Sin dagli inizi degli anni ’90 Gulino è impegnato nella realizzazione di un poderoso ciclo di opere dedicate alla figura di Pier Paolo Pasolini. Nel 2012 espone a Roma nella mostra collettiva PPP. Una polemica inversa. Omaggio a Pier Paolo Pasolini, a cura di Flavio Alivernini. Del 2014 è la personale Clandestini.
Passano all’asta i sogni, a cura di Laura Anello, inaugurata a Palermo all’interno delle Carceri dell’inquisizione spagnola di Palazzo Steri. Nel 2015 espone nella mostra collettiva Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudice a cura di Vittorio Sgarbi. Dello stesso anno è la mostra personale Memorie. Ritratto d’artista, a cura di Paola Nicita, inaugurata a Palermo presso Palazzo Ziino (GAM) con presentazione di Antonella Purpura.e Paolo Flores d’Arcais. Nello stesso anno espone nella mostra Eolie 1950/2015. Mare Motus.
L’isola nell’arte contemporanea dalla Sicilia al Cile, a cura di Lea Mattarella e Lorenzo Zichichi. Nello stesso anno la Galleria Agorà di Palermo gli dedica una personale dal titolo Ecce homo a cura di Stefania Giacchino. Nel 2016 la Galleria Horti Lamiani di Roma gli dedica la personale Passano all’asta i sogni. Nel 2017 è invitato alla collettiva Imago mundi. Rotte Mediterranee nell’ambito della Biennale Arcipelago Mediterraneo di Palermo e alla mostra collettiva Scorrimento veloce presentata dalla Fondazione Orestiadi di Gibellina.
Nel 2018 presso lo Spazio Contemporaneo Agorà e Spazio Edicola di Palermo presenta Black Friday, a cura di Stefania Giacchino ed Antony Francesco Bentivegna. Nel 2019 viene invitato ad esporre alla I° Biennale di St. Moritz, in Svizzera, e nello stesso anno le opere del ciclo Black Friday sono esposte in una mostra personale presso l’Hôtel de Paris di Monte-Carlo. Sull’artista sono stati realizzati documentari e Video d’Arte, tra cui Quanti soggetti tu sei? e Ritratto d’artista. Franco Accursio Gulino della regista austriaca Johanna Tschautscher. Dalla continua produzione letteraria e pittorica di Gulino nascono anche cortometraggi scritti e diretti dallo stesso artista. Le sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private nazionali ed internazionali.
Il Museo regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo riconferma il proprio impegno a “lavorare” in rete con le istituzioni del territorio che si occupano del contemporaneo, presentando una mostra che ha come obiettivo la conoscenza, valorizzazione e diffusione del patrimonio culturale siciliano.
Attraverso una selezione di opere del 2018 e 2019, la mostra esplora alcuni dei temi costanti della ricerca dell’artista, mettendone in luce la riflessione sul tema dello spostamento, dell’attraversare luoghi e stati del transito.
La Ferdinandea, l’isola vulcanica emersa nel 1831 nel mare tra Sciacca e Pantelleria e scomparsa subito dopo, i ponti, le barche alate, i cartelloni pubblicitari, le tavole di legno levigate dal mare, i cartoni, la materia caotica e accumulata sono la brama di movimento, la tensione verso approdi sempre diversi e mai scontati.
Scrive Valentina Di Miceli nel testo di presentazione: «Gulino è sempre in cammino, come i profughi di cui racconta i passi, in una transumanza umana ininterrotta che porta alle radici dell’essere umano, transitando attraverso tempi e luoghi, attraverso materiali e tecniche, reinventandosi quotidianamente. Gulino è un clandestino dell’arte, controcorrente, nessuna moda lo tiene legato ad una cifra stilistica, la sua identità sta nel percorso, nei suoi passi risoluti verso approdi sempre diversi, in definitiva verso la libertà. Gulino è un ponte, tra i contenuti e la materia, tra l’arte e la vita, tra il pensiero e l’immagine. E poi dipinge anche ponti. Ponti solidi o pericolanti, cavi tesi tra la bestia e il superuomo, sopra abissi oscuri, profondi, sempre in bilico verso qualcosa di incerto.»
Franco Accursio Gulino, pittore, scultore, poeta, video-artista, è nato a Sciacca nel 1949. Sin dall’inizio della sua attività riceve importanti riconoscimenti e premi ed è impegnato in numerose mostre. La personale Design and the Embalmer è presentata a New York presso l’Istituto Italiano di Cultura (1997) e l’anno successivo presso The Art Gallery at Brooklyn College e presso la Allen Priebe Gallery nel Wisconsin.
Nel 1999 viene presentata In/Out a cura di “La centrale dell’arte” di Roma presso i Cantieri Culturali della Zisa di Palermo. Protagoniste sono adesso le vecchie porte dipinte e reinventate dal maestro per suggerire il tema dell’attraversamento, della disponibilità al dialogo e della memoria culturale. Nel 2000 l’Herald Tribune dedica al suo progetto sull’isola Ferdinandea un ampio servizio; sullo stesso ciclo di opere nel 2001 viene realizzato il video d’arte Ferdinandea l’isola pensante (opere pittoriche di F.A.Gulino, regia di Daniele Salvo, Co-produzione Comune di Palermo e Fahrenheit 451 Teatro -Torino). Del 2003 è la mostra In medio stat virtus, a cura della Fondazione Orestiadi di Gibellina, la cui presentazione è di Gianluca Ranzi.
Del 2007 è il Catalogo ragionato delle opere di Gulino realizzato dalla casa editrice Millenium di Roma la cui presentazione è del critico Costanzo Costantini. Nel 2011 viene inaugurata a Nairobi, in Kenia, la mostra Camminanti, parola che raccoglie in sé la storia dei migranti, dei clandestini, degli uomini in viaggio e in trasformazione a cui Gulino dedica la sua pittura da oltre un ventennio. Il catalogo è della casa editrice Sellerio, la presentazione di Carlo Bertelli. Sin dagli inizi degli anni ’90 Gulino è impegnato nella realizzazione di un poderoso ciclo di opere dedicate alla figura di Pier Paolo Pasolini. Nel 2012 espone a Roma nella mostra collettiva PPP. Una polemica inversa. Omaggio a Pier Paolo Pasolini, a cura di Flavio Alivernini. Del 2014 è la personale Clandestini.
Passano all’asta i sogni, a cura di Laura Anello, inaugurata a Palermo all’interno delle Carceri dell’inquisizione spagnola di Palazzo Steri. Nel 2015 espone nella mostra collettiva Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudice a cura di Vittorio Sgarbi. Dello stesso anno è la mostra personale Memorie. Ritratto d’artista, a cura di Paola Nicita, inaugurata a Palermo presso Palazzo Ziino (GAM) con presentazione di Antonella Purpura.e Paolo Flores d’Arcais. Nello stesso anno espone nella mostra Eolie 1950/2015. Mare Motus.
L’isola nell’arte contemporanea dalla Sicilia al Cile, a cura di Lea Mattarella e Lorenzo Zichichi. Nello stesso anno la Galleria Agorà di Palermo gli dedica una personale dal titolo Ecce homo a cura di Stefania Giacchino. Nel 2016 la Galleria Horti Lamiani di Roma gli dedica la personale Passano all’asta i sogni. Nel 2017 è invitato alla collettiva Imago mundi. Rotte Mediterranee nell’ambito della Biennale Arcipelago Mediterraneo di Palermo e alla mostra collettiva Scorrimento veloce presentata dalla Fondazione Orestiadi di Gibellina.
Nel 2018 presso lo Spazio Contemporaneo Agorà e Spazio Edicola di Palermo presenta Black Friday, a cura di Stefania Giacchino ed Antony Francesco Bentivegna. Nel 2019 viene invitato ad esporre alla I° Biennale di St. Moritz, in Svizzera, e nello stesso anno le opere del ciclo Black Friday sono esposte in una mostra personale presso l’Hôtel de Paris di Monte-Carlo. Sull’artista sono stati realizzati documentari e Video d’Arte, tra cui Quanti soggetti tu sei? e Ritratto d’artista. Franco Accursio Gulino della regista austriaca Johanna Tschautscher. Dalla continua produzione letteraria e pittorica di Gulino nascono anche cortometraggi scritti e diretti dallo stesso artista. Le sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private nazionali ed internazionali.
07
dicembre 2019
Corde tese e passi: opere recenti di Franco Accursio Gulino
Dal 07 dicembre 2019 al 12 gennaio 2020
arte contemporanea
Location
RISO – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA – PALAZZO BELMONTE RISO
Palermo, Via Vittorio Emanuele, 365, (Palermo)
Palermo, Via Vittorio Emanuele, 365, (Palermo)
Biglietti
intero € 6
Orario di apertura
martedì, mercoledì, domenica 10:00 – 19:30; giovedì, venerdì, sabato 10:00 – 23:30. Lunedì chiuso, eccetto i festivi
Vernissage
7 Dicembre 2019, ore 18
Autore