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Felice Meo – Silhouette Mon Amour
Le Silhouettes sono realizzate lavorando materiali ferrosi di riciclo, ispirate dal fascino di modelle transgender: “identità mutanti”, che Felice Meo immagina catturate dal vento di scirocco, impegnate in un passo di danza, mentre si sfilano le calze, o ancora, mentre abbracciano finalmente se stesse.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Frame Ars Artes, lo spazio multiculturale del Corso Vittorio Emanuele presenta la mostra Silhouette Mon Amour, di Felice Meo, l’artista “artigiano” di Casamicciola, a cura di Paola Pozzi.
Un titolo scanzonato per una serie di opere in cui l’artista continua il suo discorso sull’eterno femminino, inteso questa volta come potere dell’illusione che riunendo in sé il maschile e il femminile ci permette di raggiungere lo spirito.
L’incontro fortuito con uno dei carri della parata di Capodanno 2016 sugli Champs Elysées gli rivela, attraverso l’ ambiguità di bellissime modelle transgender, il potere dell’illusione “perché l’occhio vede quello che vuole vedere”, e la libertà di farsi trascinare dall’inganno visivo.
Silhouettes dunque come “identità mutanti”, che Felice Meo immagina catturate dal vento di scirocco che flagella la sua Ischia, impegnate in un passo di danza o mentre si sfilano le calze, o ancora, mentre abbracciano finalmente se stesse.
Sagome alte, oltre 1 metro, e altre più piccole, non più di 80 cm, che l’artista realizza lavorando materiali ferrosi di risulta: vecchi scaldabagni, fili di ferro, lamiere abbandonate che diventano morbidi e fluidi alla vista ed al tatto.
Silhouettes che celano un mistero che non è solo quello del sesso, ma anche e soprattutto quello dell’anima.
Giovanna Torcia per Frame Ars Artes
Spazio Frame Ars Artes- Corso Vittorio Emanuele 525- Napoli
Ufficio Stampa Giovanna Torcia –gtorcia@gmail.com
Opening 11 dicembre h.18,00
Cenni biografici
Felice Meo è nato nel 1962 a Ischia, nel Comune di Casamicciola, dove vive e lavora nell’azienda di trasporto locale. Nella scuola artistica di Pistoia si forma al recupero, conservazione e lavorazione del materiale lapideo e successivamente apprende nelle botteghe artigiane di Napoli le tecniche di lavorazione di legno e ferro. Partecipa a numerosi interventi di restauro di oggetti e opere di pregio.
Ha partecipato a numerose collettive .Nel 2012-2013 la sua personale “ Nel Segno della Croce” è stata esposta al Castello Aragonese di Ischia Ponte nella Chiesa di San Pietro a Pantaniello, all’Osservatorio-Museo Geofisico di Casamicciola, a Procida, Santa Margherita Nuova Terra Murata, e nel 2014. ad un percorso itinerante per le strade patrocinato dal Comune di Ischia
Ha esposto nel Parco Termale del Negombo nel 2014, nel 2015 con le mostre “Ipomea” e “Giochi d’Acqua”, e all’Hotel Manzi di Casamicciola con una personale “Donne” con opere di resina su tela, nel 2016 e 2017 in occasione del Natale la mostra “Natività” a largo Ischia Ponte , l’installazione “Il Re di Amsterdam” in piazza S. Restituta a Lacco Ameno, nel giugno 2017 espone le sue sculture in ferro nella mostra “Visioni e Passioni “ al Castello Aragonese di Ischia Ponte, nell’ottobre 2018, la personale Donne e Mare al Maschio Angioino in occasione degli Stati Generali del Mare e nel dicembre dello stesso anno, a Napoli a Villa Volpicelli.
Nel 2019, in gennaio espone a Bologna con la personale “Rigenesi”, e in agosto alla Colombaia di Ischia, ai primi di ottobre partecipa su sollecitazione di Vittorio Sgarbi alla Biennale di Milano, dal 26 al 31ottobre espone a Castel dell’Ovo con la personale “Giochi d’Acqua per gli Stati Generali del Mare.
Un titolo scanzonato per una serie di opere in cui l’artista continua il suo discorso sull’eterno femminino, inteso questa volta come potere dell’illusione che riunendo in sé il maschile e il femminile ci permette di raggiungere lo spirito.
L’incontro fortuito con uno dei carri della parata di Capodanno 2016 sugli Champs Elysées gli rivela, attraverso l’ ambiguità di bellissime modelle transgender, il potere dell’illusione “perché l’occhio vede quello che vuole vedere”, e la libertà di farsi trascinare dall’inganno visivo.
Silhouettes dunque come “identità mutanti”, che Felice Meo immagina catturate dal vento di scirocco che flagella la sua Ischia, impegnate in un passo di danza o mentre si sfilano le calze, o ancora, mentre abbracciano finalmente se stesse.
Sagome alte, oltre 1 metro, e altre più piccole, non più di 80 cm, che l’artista realizza lavorando materiali ferrosi di risulta: vecchi scaldabagni, fili di ferro, lamiere abbandonate che diventano morbidi e fluidi alla vista ed al tatto.
Silhouettes che celano un mistero che non è solo quello del sesso, ma anche e soprattutto quello dell’anima.
Giovanna Torcia per Frame Ars Artes
Spazio Frame Ars Artes- Corso Vittorio Emanuele 525- Napoli
Ufficio Stampa Giovanna Torcia –gtorcia@gmail.com
Opening 11 dicembre h.18,00
Cenni biografici
Felice Meo è nato nel 1962 a Ischia, nel Comune di Casamicciola, dove vive e lavora nell’azienda di trasporto locale. Nella scuola artistica di Pistoia si forma al recupero, conservazione e lavorazione del materiale lapideo e successivamente apprende nelle botteghe artigiane di Napoli le tecniche di lavorazione di legno e ferro. Partecipa a numerosi interventi di restauro di oggetti e opere di pregio.
Ha partecipato a numerose collettive .Nel 2012-2013 la sua personale “ Nel Segno della Croce” è stata esposta al Castello Aragonese di Ischia Ponte nella Chiesa di San Pietro a Pantaniello, all’Osservatorio-Museo Geofisico di Casamicciola, a Procida, Santa Margherita Nuova Terra Murata, e nel 2014. ad un percorso itinerante per le strade patrocinato dal Comune di Ischia
Ha esposto nel Parco Termale del Negombo nel 2014, nel 2015 con le mostre “Ipomea” e “Giochi d’Acqua”, e all’Hotel Manzi di Casamicciola con una personale “Donne” con opere di resina su tela, nel 2016 e 2017 in occasione del Natale la mostra “Natività” a largo Ischia Ponte , l’installazione “Il Re di Amsterdam” in piazza S. Restituta a Lacco Ameno, nel giugno 2017 espone le sue sculture in ferro nella mostra “Visioni e Passioni “ al Castello Aragonese di Ischia Ponte, nell’ottobre 2018, la personale Donne e Mare al Maschio Angioino in occasione degli Stati Generali del Mare e nel dicembre dello stesso anno, a Napoli a Villa Volpicelli.
Nel 2019, in gennaio espone a Bologna con la personale “Rigenesi”, e in agosto alla Colombaia di Ischia, ai primi di ottobre partecipa su sollecitazione di Vittorio Sgarbi alla Biennale di Milano, dal 26 al 31ottobre espone a Castel dell’Ovo con la personale “Giochi d’Acqua per gli Stati Generali del Mare.
11
dicembre 2019
Felice Meo – Silhouette Mon Amour
Dall'undici al 18 dicembre 2019
arte contemporanea
Location
SPAZIO FRAME ARS ARTES
Napoli, Corso Vittorio Emanuele, 423, (Napoli)
Napoli, Corso Vittorio Emanuele, 423, (Napoli)
Orario di apertura
10-13 / 15-18
Vernissage
11 Dicembre 2019, h.18,00
Ufficio stampa
Giovanna Torcia
Autore
Curatore
Produzione organizzazione