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Shoko Okumura – Trasparenze crepuscolari
Il Centro di Cultura giapponese presenta l’artista Shoko Okumura, che espone circa 20 opere realizzate in quest’anno utilizzando la tecnica tradizionale nipponica (pigmenti, foglia d’oro / argento) .
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il trascorrere delle stagioni, il trascolorare dei colori e la confluenza dei suoni in rinnovate armonie è da sempre,
e in tutte le culture, fonte di ispirazione per l’arte nei suoi diversi linguaggi espressivi, oltre che di emozioni profonde nelle anime aperte allo stupore del mondo.
È noto l’amore dei Giapponesi per la natura e per le sue manifestazioni.
È una pittura più esigente di quanto non appaia: chiede, a chi si immerga in essa, uno sforzo di completamento dell’immediatamente visibile con quanto vi viene alluso o appena accennato, allargando l’orizzonte percettivo esteriore, l’immagine del quadro, all’interiorità alla quale l’immagine fa davvero appello, quella sì dell’artista ma anche dell’osservatore.
Un tratto profondo dell’anima del Giappone è nel sentimento del trascorrere delle cose, del trascolorare delle stagioni e della vita cosmica, in breve nel sentimento di “impermanenza” che ne rende così particolare e affascinante la cifra spirituale.
È certamente un sentimento che trova una sua espressività esemplare nelle immagini dei crepuscoli, momenti di luminosità transeunti in cui palpita un'attesa silenziosa e stupita.
La “malinconia delle cose” (mono no aware) non impedisce però di fissarne l’essenzialità nell’attimo, irripetibile e perciò, a suo modo, permanente.
Più dunque che un canone estetico, “mono no aware” è un modo di stare al mondo tipico dell’ spirito giapponese, che non si teorizza, ma si vive, e che trova una espressione anche nella pittura, di cui Skoko Okumura è da anni portatrice e, in certo senso, messaggera.
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Shoko Okumura 奥村 祥子
Nasce in Giappone nel 1983, vive e lavora a Milano.
Si laurea in Pittura Tradizionale Giapponese alla Tokyo University of the Arts (東京藝術大学) nel 2008.
Riceve una prestigiosa borsa di studio stanziata dal governo giapponese. (文化庁 新進芸術家海外研修制度)
Dopo la laurea si trasferisce in Italia per imparare il restauro d'affreschi a Firenze; Incrociando la tecnica d'affreschi viene a conoscenza delle caratteristiche dei pigmenti italiani, dove comincia la sperimentazione mescolandoli
con la tecnica di pittura giapponese, la quale utilizza molto un supporto di metallo ( foglie d'argento / oro ).
Ha come scopo principale, quello di rappresentare la relazione esistente fra natura e uomo. Il trascorrere delle stagioni, il trascolorare dei colori e la confluenza dei suoni in rinnovate armonie è da sempre, e in tutte le culture, fonte di ispirazione per l’arte nei suoi diversi linguaggi espressivi, oltre che di emozioni profonde nelle anime aperte allo stupore del mondo.
È una pittura più esigente di quanto non appaia: chiede, a chi si immerga in essa, uno sforzo di completamento dell’immediatamente visibile con quanto vi viene alluso o appena accennato, allargando l’orizzonte percettivo esteriore, l’immagine del quadro, all’interiorità alla quale l’immagine fa davvero appello, quella sì dell’artista ma anche dell’osservatore.
https://www.shokookumura.com/
e in tutte le culture, fonte di ispirazione per l’arte nei suoi diversi linguaggi espressivi, oltre che di emozioni profonde nelle anime aperte allo stupore del mondo.
È noto l’amore dei Giapponesi per la natura e per le sue manifestazioni.
È una pittura più esigente di quanto non appaia: chiede, a chi si immerga in essa, uno sforzo di completamento dell’immediatamente visibile con quanto vi viene alluso o appena accennato, allargando l’orizzonte percettivo esteriore, l’immagine del quadro, all’interiorità alla quale l’immagine fa davvero appello, quella sì dell’artista ma anche dell’osservatore.
Un tratto profondo dell’anima del Giappone è nel sentimento del trascorrere delle cose, del trascolorare delle stagioni e della vita cosmica, in breve nel sentimento di “impermanenza” che ne rende così particolare e affascinante la cifra spirituale.
È certamente un sentimento che trova una sua espressività esemplare nelle immagini dei crepuscoli, momenti di luminosità transeunti in cui palpita un'attesa silenziosa e stupita.
La “malinconia delle cose” (mono no aware) non impedisce però di fissarne l’essenzialità nell’attimo, irripetibile e perciò, a suo modo, permanente.
Più dunque che un canone estetico, “mono no aware” è un modo di stare al mondo tipico dell’ spirito giapponese, che non si teorizza, ma si vive, e che trova una espressione anche nella pittura, di cui Skoko Okumura è da anni portatrice e, in certo senso, messaggera.
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Shoko Okumura 奥村 祥子
Nasce in Giappone nel 1983, vive e lavora a Milano.
Si laurea in Pittura Tradizionale Giapponese alla Tokyo University of the Arts (東京藝術大学) nel 2008.
Riceve una prestigiosa borsa di studio stanziata dal governo giapponese. (文化庁 新進芸術家海外研修制度)
Dopo la laurea si trasferisce in Italia per imparare il restauro d'affreschi a Firenze; Incrociando la tecnica d'affreschi viene a conoscenza delle caratteristiche dei pigmenti italiani, dove comincia la sperimentazione mescolandoli
con la tecnica di pittura giapponese, la quale utilizza molto un supporto di metallo ( foglie d'argento / oro ).
Ha come scopo principale, quello di rappresentare la relazione esistente fra natura e uomo. Il trascorrere delle stagioni, il trascolorare dei colori e la confluenza dei suoni in rinnovate armonie è da sempre, e in tutte le culture, fonte di ispirazione per l’arte nei suoi diversi linguaggi espressivi, oltre che di emozioni profonde nelle anime aperte allo stupore del mondo.
È una pittura più esigente di quanto non appaia: chiede, a chi si immerga in essa, uno sforzo di completamento dell’immediatamente visibile con quanto vi viene alluso o appena accennato, allargando l’orizzonte percettivo esteriore, l’immagine del quadro, all’interiorità alla quale l’immagine fa davvero appello, quella sì dell’artista ma anche dell’osservatore.
https://www.shokookumura.com/
12
dicembre 2019
Shoko Okumura – Trasparenze crepuscolari
Dal 12 al 22 dicembre 2019
arte contemporanea
Location
CENTRO DI CULTURA GIAPPONESE
Milano, Via Sandro Sandri, 2, (MI)
Milano, Via Sandro Sandri, 2, (MI)
Biglietti
ingresso libero
Orario di apertura
Tutti i Venerdì, Sabato e Domenica dalle ore 11.00 alle 19.00
( solo venerdi 13 Dicembre termina alle 18.00 )
Vernissage
12 Dicembre 2019, dalle 18.00
Autore
Autore testo critico