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Antonio Passa 1969 | 2019
La Fondazione Filiberto e Bianca Menna annuncia un’importante antologica dedicata all’itinerario intellettuale di Antonio Passa, che si terrà negli spazi dell’Archivio dell’Architettura Contemporanea di Salerno (in via Porta Elina), il 21 dicembre 2019, alle ore 18:00.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Fondazione Filiberto e Bianca Menna è lieta di annunciare un’importante antologica dedicata all’itinerario
intellettuale di Antonio Passa, che si terrà negli spazi dell’Archivio dell’Architettura Contemporanea di Salerno (in
via Porta Elina), il 21 dicembre 2019, alle ore 18:00.
A un anno esatto da una trilogia di mostre organizzate a Roma per raccontare il lavoro dell’artista in tre tappe temporali
(1969-1979, 1980-1999, 2000-2018), Antonio Passa è oggi a Salerno con una grande esposizione che lo riporta nella
sua terra d’origine per rendere omaggio al maestro, in occasione dei suoi ottant’anni.
Artista tra i più brillanti del panorama analitico e di quella che è stata definita Nuova Pittura, Antonio Passa (Cava de’
Tirreni, 1939) concepisce sin dal 1970, anno in cui si trasferisce a Roma, un discorso che mira a coniugare materiale
manuale e mentale per intraprendere un viaggio metalinguistico, un discorso – pratico e teorico – sull’arte intesa come
intrattenimento infinito, come luogo delle possibilità. Si tratta di un processo che, se da una parte crea aderenza tra il
fare arte e il pensare contestualmente agli elementi dell’arte, dall’altra si articola nell’ambito di una procedura
linguistica entro la quale i vari elementi che costituiscono il linguaggio vivono un forte rapporto di concatenamento, di
relazione semiotica.
Partendo da un nucleo di lavori storici, irrinunciabile tra questi una marina realizzata nel 1969 e dunque ancora carica di
luce e icone tipiche della Costiera Amalfitana, il percorso propone un discorso di azzeramento e prosciugamento che
mostra dapprima l’articolarsi della pittura mediante i suoi strumenti primari, e poi via via l’assunzione di materiali
(intesi anche come continua e mai paga ricerca) quali il marmo, il sale e il neon, la terracotta, il metallo.
In mostra sono presenti anche preziosi materiali d’archivio – fotografie e cataloghi – che vedono l’artista impegnato a
costruire il dibattito artistico e intellettuale del secondo novecento, fianco a fianco con Giulio Carlo Argan, con Filiberto
e Bianca Menna il cui sodalizio ha varcato le soglie del tempo, con Italo Mussa e, tra gli altri, con Tommaso Trini,
Barbara Tosi e molti altri.
Minibio | Sin dal 1970, anno in cui si trasferisce a Roma, Antonio Passa (Cava de’ Tirreni, 1939) disegna una
ricerca pittorica che si configura come riflessione metalinguistica incentrata su un problema di ridefinizione
del quadro a partire dai suoi elementi costitutivi di base, quali il telaio, la tela ed il colore, con esiti e
procedimenti riferibili all’ambito della Nuova Pittura. Già docente e direttore in varie Accademie di Belle
Arti italiane, dal 2006 fa parte del Comitato Nazionale per la valutazione del sistema universitario, dal 2012
è nominato in qualità̀ di esperto presso l’ANVUR e dal 2017 è Presidente dell’Accademia di belle Arti di
Carrara.
intellettuale di Antonio Passa, che si terrà negli spazi dell’Archivio dell’Architettura Contemporanea di Salerno (in
via Porta Elina), il 21 dicembre 2019, alle ore 18:00.
A un anno esatto da una trilogia di mostre organizzate a Roma per raccontare il lavoro dell’artista in tre tappe temporali
(1969-1979, 1980-1999, 2000-2018), Antonio Passa è oggi a Salerno con una grande esposizione che lo riporta nella
sua terra d’origine per rendere omaggio al maestro, in occasione dei suoi ottant’anni.
Artista tra i più brillanti del panorama analitico e di quella che è stata definita Nuova Pittura, Antonio Passa (Cava de’
Tirreni, 1939) concepisce sin dal 1970, anno in cui si trasferisce a Roma, un discorso che mira a coniugare materiale
manuale e mentale per intraprendere un viaggio metalinguistico, un discorso – pratico e teorico – sull’arte intesa come
intrattenimento infinito, come luogo delle possibilità. Si tratta di un processo che, se da una parte crea aderenza tra il
fare arte e il pensare contestualmente agli elementi dell’arte, dall’altra si articola nell’ambito di una procedura
linguistica entro la quale i vari elementi che costituiscono il linguaggio vivono un forte rapporto di concatenamento, di
relazione semiotica.
Partendo da un nucleo di lavori storici, irrinunciabile tra questi una marina realizzata nel 1969 e dunque ancora carica di
luce e icone tipiche della Costiera Amalfitana, il percorso propone un discorso di azzeramento e prosciugamento che
mostra dapprima l’articolarsi della pittura mediante i suoi strumenti primari, e poi via via l’assunzione di materiali
(intesi anche come continua e mai paga ricerca) quali il marmo, il sale e il neon, la terracotta, il metallo.
In mostra sono presenti anche preziosi materiali d’archivio – fotografie e cataloghi – che vedono l’artista impegnato a
costruire il dibattito artistico e intellettuale del secondo novecento, fianco a fianco con Giulio Carlo Argan, con Filiberto
e Bianca Menna il cui sodalizio ha varcato le soglie del tempo, con Italo Mussa e, tra gli altri, con Tommaso Trini,
Barbara Tosi e molti altri.
Minibio | Sin dal 1970, anno in cui si trasferisce a Roma, Antonio Passa (Cava de’ Tirreni, 1939) disegna una
ricerca pittorica che si configura come riflessione metalinguistica incentrata su un problema di ridefinizione
del quadro a partire dai suoi elementi costitutivi di base, quali il telaio, la tela ed il colore, con esiti e
procedimenti riferibili all’ambito della Nuova Pittura. Già docente e direttore in varie Accademie di Belle
Arti italiane, dal 2006 fa parte del Comitato Nazionale per la valutazione del sistema universitario, dal 2012
è nominato in qualità̀ di esperto presso l’ANVUR e dal 2017 è Presidente dell’Accademia di belle Arti di
Carrara.
21
dicembre 2019
Antonio Passa 1969 | 2019
Dal 21 dicembre 2019 al 25 gennaio 2020
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Salerno
Salerno, -, (Salerno)
Salerno, -, (Salerno)
Vernissage
21 Dicembre 2019, h 18
Autore
Curatore