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Il 2020 è l’anno in cui tante aziende dicono finalmente addio alla plastica monouso. Compresa exibart. Da un po’ ci stiamo interessando alla sostenibilità nel nostro settore (in particolare, vi ricordiamo l’articolo sulla sostenibilità delle fiere d’arte) e per questo abbiamo deciso, nel nostro piccolo, di essere parte del cambiamento. Basta ingombranti e inquinanti buste in plastica lucida: sono buste che si usano per qualche ora in giro per le fiere e poi finiscono direttamente nel secchio e lo smaltimento non è sempre semplice. A partire da adesso, invece, potrete mettere la vostra copia cartacea di exibart nelle nuove shopper biodegrabili, nel pieno rispetto dell’ambiente, per un’arte un po’ più green.
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Un post condiviso da Rifipack (@rifipack_creative_packaging) in data:
Grazie agli amici di Rifipack, abbiamo anche noi la nostra shopper in bioplastica. Sufficientemente resistenti da poter essere riutilizzati più volte, queste shopper green una volta dimesse possono essere facilmente smaltite nell’umido, come quelle ormai obbligatorie in tutti i mercati e supermercati.
Un piccolo gesto, che inaugura il nostro buon proposito per il nuovo anno: diventare sempre più eco-friendly, nel pieno rispetto del pianeta. D’altronde occuparsi di arte e cultura contemporanea significa anche essere attenti alle problematiche dell’attualità, come quello della produzione e dello smaltimento della plastica.