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Edi Rama – Lavoro
Il progetto ideato dall’artista albanese, e Primo Ministro, Edi Rama per le prime due sale della galleria include una serie di nuovi disegni, creati su documenti, fogli di appunti, e di agenda, sculture in ceramica a parete e su piedistalli sagomati e una nuova carta da parati che emula quella che è allestita nel suo ufficio a Tirana.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La galleria Alfonso Artiaco ha il piacere di annunciare l’inaugurazione della seconda mostra personale di Edi Rama sabato 18 gennaio 2020 alle ore 19.30
Il progetto ideato dall’artista albanese, e Primo Ministro, Edi Rama per le prime due sale della galleria include una serie di nuovi disegni, creati su documenti, fogli di appunti, e di agenda, sculture in ceramica a parete e su piedistalli sagomati e una nuova carta da parati che emula quella che è allestita nel suo ufficio a Tirana.
La pratica artistica di Edi Rama si è sviluppata parallelamente alla sua carriera politica, dove entrambi gli ambiti s’intersecano e coesistono.
Per Rama la cultura diviene un elemento essenziale in una società funzionale. Da qui, i sui progetti in ambito politico: come l’iniziativa di far dipingere le facciate degli edifici di architettura comunista oramai in declino dopo essere stato eletto sindaco di Tirana nel 2000; e, poi, una delle sue prime azioni dopo aver assunto l'incarico di primo ministro albanese nel 2013 è stata quella di abbattere le barricate che circondavano la Kryemministria ed aprire il Center for Openness and Dialogue, inaugurato nel 2015. Il centro contiene un archivio digitale dell'ufficio del Primo Ministro, una biblioteca e spazi espositivi.
In mostra saranno esposti circa 14 dei più recenti Doodles, traduzione letterale per scarabocchi, disegni realizzati durante lo svolgimento dei suoi compiti di uomo politico, su pagine della sua agenda o a volte persino qualche documento ufficiale diventano tela per questi disegni automatici istintivi. Durante gli anni questi disegni hanno cominciato a strutturarsi, diventando sempre più colorati e compositivamente equilibrati, hanno forme sinuose e sono rigorosamente tracciati su “materiale d’ufficio”: fogli con l’ordine dei lavori delle riunioni, pagine dell’agenda, carta intestata ministeriale.
Il momento, invece, in cui Edi Rama si dedica esclusivamente all’arte, fuori dalle mura istituzionali, in atelier, è nella realizzazione delle sculture di ceramica, apparenti trasposizione tridimensionale dei disegni ma con maggiori difficoltà dati dalla lavorazione della materia con proprie caratteristiche. Seppur tutte diverse queste sculture hanno in comune il curioso senso di essere paesaggi mentali guidati a mano, rendering improvvisati di veri e propri rifugi, caverne e grotte all'interno Il subconscio dell’artista.
Nella seconda stanza dedicata alla mostra “Lavoro”, l’artista propone una nuova carta da parati che ricopre quasi per intero le pareti. L’idea di raccontare sempre politico e privato riemerge e lo spettatore ancora una volta è invitato ad immergersi quasi fisicamente nella mente dell’artista.
Edi Rama (n. 1964) vive e lavora a Tirana. ex professore di pittura all'Accademia di Belle Arti e autore di numerosi libri, le sue opere sono state esposte in numerose mostre personali, personali o collettive, anche alla Biennale di Venezia (2017); Biennale di San Paolo (1994); Haus der Kunst, Monaco (2004); Centre Pompidou, Parigi (2010); Musée D’art contemporain de Montréal (2011); Biennale di Marrakesh, Morocco (2015); The New Museum, New York (2016); e Kunsthalle Rostock (2019). Edi Rama ha iniziato la sua carriera politica in Albania come Ministro della Cultura nel 1998. È stato Sindaco di Tirana dal 2000-2011. Rama è stato eletto Primo Ministro albanese nel settembre 2013, a seguito di una vittoria schiacciante alle elezioni generali, e da allora il suo governo ha intrapreso il percorso di riforme che mirano ad avvicinare l'Albania all'Unione europea. Attualmente sta scontando il suo secondo mandato come Primo Ministro.
Il progetto ideato dall’artista albanese, e Primo Ministro, Edi Rama per le prime due sale della galleria include una serie di nuovi disegni, creati su documenti, fogli di appunti, e di agenda, sculture in ceramica a parete e su piedistalli sagomati e una nuova carta da parati che emula quella che è allestita nel suo ufficio a Tirana.
La pratica artistica di Edi Rama si è sviluppata parallelamente alla sua carriera politica, dove entrambi gli ambiti s’intersecano e coesistono.
Per Rama la cultura diviene un elemento essenziale in una società funzionale. Da qui, i sui progetti in ambito politico: come l’iniziativa di far dipingere le facciate degli edifici di architettura comunista oramai in declino dopo essere stato eletto sindaco di Tirana nel 2000; e, poi, una delle sue prime azioni dopo aver assunto l'incarico di primo ministro albanese nel 2013 è stata quella di abbattere le barricate che circondavano la Kryemministria ed aprire il Center for Openness and Dialogue, inaugurato nel 2015. Il centro contiene un archivio digitale dell'ufficio del Primo Ministro, una biblioteca e spazi espositivi.
In mostra saranno esposti circa 14 dei più recenti Doodles, traduzione letterale per scarabocchi, disegni realizzati durante lo svolgimento dei suoi compiti di uomo politico, su pagine della sua agenda o a volte persino qualche documento ufficiale diventano tela per questi disegni automatici istintivi. Durante gli anni questi disegni hanno cominciato a strutturarsi, diventando sempre più colorati e compositivamente equilibrati, hanno forme sinuose e sono rigorosamente tracciati su “materiale d’ufficio”: fogli con l’ordine dei lavori delle riunioni, pagine dell’agenda, carta intestata ministeriale.
Il momento, invece, in cui Edi Rama si dedica esclusivamente all’arte, fuori dalle mura istituzionali, in atelier, è nella realizzazione delle sculture di ceramica, apparenti trasposizione tridimensionale dei disegni ma con maggiori difficoltà dati dalla lavorazione della materia con proprie caratteristiche. Seppur tutte diverse queste sculture hanno in comune il curioso senso di essere paesaggi mentali guidati a mano, rendering improvvisati di veri e propri rifugi, caverne e grotte all'interno Il subconscio dell’artista.
Nella seconda stanza dedicata alla mostra “Lavoro”, l’artista propone una nuova carta da parati che ricopre quasi per intero le pareti. L’idea di raccontare sempre politico e privato riemerge e lo spettatore ancora una volta è invitato ad immergersi quasi fisicamente nella mente dell’artista.
Edi Rama (n. 1964) vive e lavora a Tirana. ex professore di pittura all'Accademia di Belle Arti e autore di numerosi libri, le sue opere sono state esposte in numerose mostre personali, personali o collettive, anche alla Biennale di Venezia (2017); Biennale di San Paolo (1994); Haus der Kunst, Monaco (2004); Centre Pompidou, Parigi (2010); Musée D’art contemporain de Montréal (2011); Biennale di Marrakesh, Morocco (2015); The New Museum, New York (2016); e Kunsthalle Rostock (2019). Edi Rama ha iniziato la sua carriera politica in Albania come Ministro della Cultura nel 1998. È stato Sindaco di Tirana dal 2000-2011. Rama è stato eletto Primo Ministro albanese nel settembre 2013, a seguito di una vittoria schiacciante alle elezioni generali, e da allora il suo governo ha intrapreso il percorso di riforme che mirano ad avvicinare l'Albania all'Unione europea. Attualmente sta scontando il suo secondo mandato come Primo Ministro.
20
gennaio 2020
Edi Rama – Lavoro
Dal 20 gennaio al 22 febbraio 2020
arte contemporanea
Location
GALLERIA ALFONSO ARTIACO
Napoli, Piazzetta Nilo, 7, (Napoli)
Napoli, Piazzetta Nilo, 7, (Napoli)
Orario di apertura
dal Lunedì al Sabato dalle 10.00 alle 19.00
Vernissage
18 Gennaio 2020, h 19.00
Sito web
Autore