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Un dipinto recentemente riscoperto dal pittore barocco italiano meglio noto come il Guercino, è in mostra questa settimana al Christopher Bishop Fine Arts di New York come parte dei Master Drawings New York.
Sorprendentemente, per la prima volta in circa 300 anni, il commerciante è anche riuscito a riunire il dipinto, Aurora (1662), con il suo disegno preparatorio, che in effetti è stato determinante per identificare definitivamente la tela perduta.
Il mercante aveva acquistato il dipinto, precedentemente sconosciuto agli studiosi, a Doyle New York nel 2012. È stato messo in vendita come opera del 17mo secolo dalla scuola olandese con una stima di soli 4mila dollari.
“Ho capito quasi subito di cosa si trattava, c’è un certo aspetto magistrale e incompiuto nel lavoro tardivo di Guercino che è inconfondibile quando lo conosci davvero”, ha dichiarato Bishop. Ma la stessa sensazione devono averla avuta in molti dato che il prezzo di aggiudicazione è stato 74mila 500 dollari, un sorprendente 1,862 per cento in più rispetto alla stima elevata.
Ora Bishop vuole vendere il capolavoro la cui stima è salita a circa un milione 200mila dollari grazie alla certezza dell’attribuzione al Guercino.
È stato il disegno, però, che ha aiutato Bishop a chiarire la questione dell’autenticazione. Il disegno Aurora è stato venduto lo scorso gennaio a Sotheby’s a New York con il titolo An Allegory of Vigilance, ottenendo 25mila dollari. Quell’opera era rimasta con la famiglia dell’artista dopo la sua morte e la sua esistenza offriva prove convincenti di ciò che Bishop sospettava da tempo: anche il dipinto era di Guercino.
La speranza del gallerista, ora, è vendere insieme dipinto e disegno preparatorio ad un’istituzione museale, e venderle insieme significherebbe anche poter quadruplicare l’incasso rispetto alla cifra richiesta per il solo dipinto.