Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Elisabetta Marchese – Nero ma non troppo
Nella società il nero è simbolo di paura, di tristezza, depressione, stati d’animo che comunque fanno parte dell’esistenza. Con questo percorso l’artista cerca di superare l’associazione visiva del conflitto come colore.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
NERO ma non troppo
Prima o poi il NERO va affrontato.
Nella società il NERO è simbolo di paura, di tristezza, depressione, stati d’animo che comunque fanno parte dell’esistenza. Con questo percorso l’artista cerca di superare l’associazione visiva del conflitto come colore, ma di giocare con il NERO. Lei stessa afferma, che, ci si allontana il prima possibile da questo colore quanto un NERO velato non viene più chiamato con il suo nome ma diventa grigio . Che un NERO grattato diventa un bianco sporco. Un NERO passato su un azzurro diventa un azzurro cupo. Potrebbe sembrare l’antico gioco delle apparenze, di quello che è anche se non sembra.
Il NERO per Elisabetta Marchese rimane il colore più intrigante. Obbliga a fermarsi, a riflettere fino ad accorgersi che lui è il padrone del gioco, è il NERO che detta le regole.
A noi non resta che abbandonarsi dentro, goderlo e giocare.
Il nero domina e predomina nelle opere dell’artista, equilibrando i vari volumi in un concerto di linee delicate e soffuse movimentando l’intera composizione.
Elisabetta Marchese
Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Venezia con una tesi su Alberto Burri .
Il suo percorso artistico continua con una ricerca tra composizione e texture , tra differenti supporti fino ad arrivare al collage sempre accompagnato a tradizionali tecniche pittoriche quali le tanto amate velature e l’antica tecnica dello “sfregasso”. La tecnica che predilige rimane sempre il disegno: una linea nera su un foglio bianco da dove tutto ha inizio.
Negli ultimi due anni ha esposto le sue opere a Berlino, Monaco, Milano.
Questa personale a Venezia segna un importante punto di consapevolezza per un nuovo venire.
Prima o poi il NERO va affrontato.
Nella società il NERO è simbolo di paura, di tristezza, depressione, stati d’animo che comunque fanno parte dell’esistenza. Con questo percorso l’artista cerca di superare l’associazione visiva del conflitto come colore, ma di giocare con il NERO. Lei stessa afferma, che, ci si allontana il prima possibile da questo colore quanto un NERO velato non viene più chiamato con il suo nome ma diventa grigio . Che un NERO grattato diventa un bianco sporco. Un NERO passato su un azzurro diventa un azzurro cupo. Potrebbe sembrare l’antico gioco delle apparenze, di quello che è anche se non sembra.
Il NERO per Elisabetta Marchese rimane il colore più intrigante. Obbliga a fermarsi, a riflettere fino ad accorgersi che lui è il padrone del gioco, è il NERO che detta le regole.
A noi non resta che abbandonarsi dentro, goderlo e giocare.
Il nero domina e predomina nelle opere dell’artista, equilibrando i vari volumi in un concerto di linee delicate e soffuse movimentando l’intera composizione.
Elisabetta Marchese
Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Venezia con una tesi su Alberto Burri .
Il suo percorso artistico continua con una ricerca tra composizione e texture , tra differenti supporti fino ad arrivare al collage sempre accompagnato a tradizionali tecniche pittoriche quali le tanto amate velature e l’antica tecnica dello “sfregasso”. La tecnica che predilige rimane sempre il disegno: una linea nera su un foglio bianco da dove tutto ha inizio.
Negli ultimi due anni ha esposto le sue opere a Berlino, Monaco, Milano.
Questa personale a Venezia segna un importante punto di consapevolezza per un nuovo venire.
16
febbraio 2020
Elisabetta Marchese – Nero ma non troppo
Dal 16 al 29 febbraio 2020
arte contemporanea
Location
VISIONI ALTRE
Venezia, Campo del Ghetto Novo , 2918
Venezia, Campo del Ghetto Novo , 2918
Orario di apertura
11:00 - 19:00 dal mercoledì alla domenica
Vernissage
16 Febbraio 2020, h 16:30.
Sito web
Editore
VISIONI ALTRE
Ufficio stampa
visionialtre.com
Autore
Curatore
Autore testo critico
Allestimento
Progetto grafico
Produzione organizzazione