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Paolo Argeri – Progressioni
mostra personale di Paolo Argeri, a cura di Riccardo Boglione e Erminio Risso
Comunicato stampa
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Grazie a delle telecamere installate nella location fieristica, si procederà ad analizzare i flussi di partecipanti utilizzando la Face Detection e la Face Recognition, due applicazioni d’intelligenza artificiale. Dall’analisi si estrarranno dati sull’età media dei partecipanti, il sesso e lo stato emotivo. Questi dati andranno ad alimentare una vera e propria orchestra elettronica che produrrà un musica spontanea, indeterminata e unica, parallelamente ad una proiezione visiva infografica che mostra l’andamento dei dati stessi.
I partecipanti inoltre potranno interagire direttamente con l’installazione vedendo come i propri dati di analisi restituiti dall’intelligenza artificiale influenzano installazione.
Il progetto cofinanziato da SIAE e MIBAC nell’ambito dell’iniziativa “PER CHI CREA” e prodotto da Fondazione Sistema Toscana, promuove l’attività dell’artista e Sound Designer Gianpaolo Capobianco nella realizzazione della sua opera prima, con il supporto dell’expertise de La Jetée in qualità di executive producer.
Il procedimento di composizione di Argeri – annota nel catalogo Riccardo Boglione – è, per sua stessa ammissione, rousseliano, parte cioè da un’immagine iniziale e un’altra finale e dall’ambiguità che, con anche minime variazioni, trasudano le stesse figure, famose o meno, una volta contaminate, mixate: i personaggi, gli oggetti, ritagliati da riviste di moda, magazines, foto personali e private, di epoche distinte, e poi alterati e riassemblati, si reiterano sotto spoglie diverse, creando, nel quadro generale della serie e singolarmente, ripetizioni, rime, contrappunti visivi. Il metodo è evidentemente combinatorio, e per nulla caotico: è infatti la sua rigidità quasi matematica nella costruzione delle distinte scene che dona alle Progressioni il carattere inquietante che le caratterizza.
Formalmente – puntualizza Erminio Risso – il rettangolo allungato delle Progressioni ci pare un richiamo alle predelle dei polittici o delle pale d’altare, cioè i riquadri deputati a narrare, quasi filmicamente, la storia. Qui, in queste predelle laicizzate si racconta la storia della distruzione dell’uomo: orizzontale è il destino dell’uomo e lo si riproduce in un widescreen dove scorrono fantasmi, ‘ospiti’ come in Solaris di Tarkovskij, in dolorosa ricerca di autenticità e umanità.
Paolo Argeri è nato a Genova nel 1970. Per il poeta visivo Rolando Mignani ha realizzato, in veste di illustratore, “PILGRIMAGE”, 57 vignette satiriche, dove vari scrittori, poeti, filosofi, si interrogano sull’opera del poeta americano E. E. Cummings, esposte originariamente da Leonardi V-Idea nel 2001 e al Museo d’arte contemporanea di Villa Croce nel 2012.
Collaboratore della rivista letteraria Passaggi, ha pubblicato nel 1997 sul numero monografico Dissenso, il racconto “Il soggiorno turistico”.
Interessato alle tematiche che attraversano la fantascienza, ha esordito in questo campo con la mostra di collage “L’ultima morte del capitano Nemo”, allestita nella galleria Spazio Espositivo Aperto presso lo Studio De Bernardi. Nel 2015 ha pubblicato per le Edizioni Vallescrivia il volume “I racconti dei giovani eterni”.
I partecipanti inoltre potranno interagire direttamente con l’installazione vedendo come i propri dati di analisi restituiti dall’intelligenza artificiale influenzano installazione.
Il progetto cofinanziato da SIAE e MIBAC nell’ambito dell’iniziativa “PER CHI CREA” e prodotto da Fondazione Sistema Toscana, promuove l’attività dell’artista e Sound Designer Gianpaolo Capobianco nella realizzazione della sua opera prima, con il supporto dell’expertise de La Jetée in qualità di executive producer.
Il procedimento di composizione di Argeri – annota nel catalogo Riccardo Boglione – è, per sua stessa ammissione, rousseliano, parte cioè da un’immagine iniziale e un’altra finale e dall’ambiguità che, con anche minime variazioni, trasudano le stesse figure, famose o meno, una volta contaminate, mixate: i personaggi, gli oggetti, ritagliati da riviste di moda, magazines, foto personali e private, di epoche distinte, e poi alterati e riassemblati, si reiterano sotto spoglie diverse, creando, nel quadro generale della serie e singolarmente, ripetizioni, rime, contrappunti visivi. Il metodo è evidentemente combinatorio, e per nulla caotico: è infatti la sua rigidità quasi matematica nella costruzione delle distinte scene che dona alle Progressioni il carattere inquietante che le caratterizza.
Formalmente – puntualizza Erminio Risso – il rettangolo allungato delle Progressioni ci pare un richiamo alle predelle dei polittici o delle pale d’altare, cioè i riquadri deputati a narrare, quasi filmicamente, la storia. Qui, in queste predelle laicizzate si racconta la storia della distruzione dell’uomo: orizzontale è il destino dell’uomo e lo si riproduce in un widescreen dove scorrono fantasmi, ‘ospiti’ come in Solaris di Tarkovskij, in dolorosa ricerca di autenticità e umanità.
Paolo Argeri è nato a Genova nel 1970. Per il poeta visivo Rolando Mignani ha realizzato, in veste di illustratore, “PILGRIMAGE”, 57 vignette satiriche, dove vari scrittori, poeti, filosofi, si interrogano sull’opera del poeta americano E. E. Cummings, esposte originariamente da Leonardi V-Idea nel 2001 e al Museo d’arte contemporanea di Villa Croce nel 2012.
Collaboratore della rivista letteraria Passaggi, ha pubblicato nel 1997 sul numero monografico Dissenso, il racconto “Il soggiorno turistico”.
Interessato alle tematiche che attraversano la fantascienza, ha esordito in questo campo con la mostra di collage “L’ultima morte del capitano Nemo”, allestita nella galleria Spazio Espositivo Aperto presso lo Studio De Bernardi. Nel 2015 ha pubblicato per le Edizioni Vallescrivia il volume “I racconti dei giovani eterni”.
12
febbraio 2020
Paolo Argeri – Progressioni
Dal 12 febbraio al 03 marzo 2020
arte contemporanea
Location
ENTR’ACTE
Genova, Via Di Sant'agnese, 19r, (Genova)
Genova, Via Di Sant'agnese, 19r, (Genova)
Vernissage
12 Febbraio 2020, h 17.30
Autore
Curatore