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Saranno pure chiusi i musei ma l’arte no. Come del resto gli affollatissimi store delle multinazionali – ma questo è un altro discorso. L’arte, dicevamo, incalzata dalla minaccia – concreta o meno che sia – del Coronavirus trova nuovi metodi di resistenza e così, dopo Art Basel Hong Kong, anche Mercanteinfiera annuncia lo spostamento dell’apertura, che originariamente era prevista dal 29 febbraio all’8 marzo 2020, al 6 giugno. Ma nel frattempo sostituisce i 45mila metri quadrati di spazio espositivo alla Fiera di Parma, con i pixel di mercanteinfiera.it, dove il pubblico potrà ritrovare, dal 27 febbraio e per un mese, le fotografie dei pezzi che gli espositori avrebbero presentato agli stand.
«Avevamo già preso questa decisione la settimana scorsa, per non esporre ad alcun rischio la salute dei visitatori visti i recenti sviluppi del coronavirus. Però, per non disattendere le aspettative della nostra community mondiale di espositori, buyer e pubblico, anziché annullare un appuntamento di primo piano nel mondo dell’arte, abbiamo deciso di diventare il primo polo fieristico che migra lo show sulla piattaforma on line che stavamo già sperimentando da alcuni mesi», ha spiegato Antonio Cellie, ceo Fiere di Parma.
Mercanteinfiera.it è infatti la piattaforma “teaser” nata nel 2019 dalla partnership tra Fiere di Parma e Antico-Antico, portale leader del settore acquisito da Fiere di Parma nel 2019, per agevolare l’incontro tra la domanda e l’offerta delle opere d’arte da parte degli oltre mille espositori della kermesse. Una vetrina virtuale che già ospita decine di migliaia di pezzi, distinti in 19 categorie, e che in queste ore si sta ampliando con la proposta espositiva che avrebbe dovuto rappresentare il cuore della 26ma edizione della manifestazione. Un trasloco, insomma, dal mondo reale a quello virtuale al quale i buyer – se ne prevedevano 5mila da tutto il mondo – stanno rispondendo favorevolmente.
Il funzionamento è semplice. Dal proprio device si potrà entrare sul sito di Mercanteinfiera ed esprimere le proprie preferenze, tra antiquariato, ceramiche e maioliche, cornici, dipinti, vintage, gioielli e orologi e tutte le altre categorie, accedendo alle migliori offerte degli espositori blind. Solo dopo aver espresso la propria scelta, si scoprirà a quale espositore è abbinato il pezzo scelto. «Una soluzione che in un momento eccezionale come quello di questi giorni, consentirà agli espositori di non compromettere le opportunità di business», ha concluso Stefano Vannucchi, di Antico Antico.