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Sotto il cielo di Nut. Egitto divino
Il percorso espositivo, che conta più di 150 opere esposte suddivise in quattro sezioni, consente di entrare nel mondo del divino in Egitto attraverso sculture in bronzo, pietra e faïence, rilievi votivi, sarcofagi, mummie ed elementi del corredo funerario.
Comunicato stampa
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La molteplicità degli dèi e delle loro forme nell’arte e nella spiritualità dell’antico Egitto è uno degli aspetti più caratteristici di questa civiltà millenaria. L’esistenza di tante figure divine, i cui nomi sono noti dalle fonti testuali che spesso accompagnano le immagini, ha suscitato fin dall’antichità ammirazione nei confronti degli abitanti della valle del Nilo, considerati particolarmente devoti e in possesso di un sapere occulto. D’altro canto, il ricorso a figure ibride che uniscono a forme umane forme animali, nonché il culto particolare tributato ad alcuni animali sono stati visti con sospetto da culture improntate all’antropomorfismo come sola modalità di raffigurazione della divinità. La spiritualità egizia, da questo punto di vista, non sarebbe che il riflesso di una cultura primitiva, idolatra, dominata dal timore verso le forze naturali. Come ricomporre questi diversi sguardi? Cosa si nasconde dietro questa incredibile ricchezza di immagini che ci attraggono ancora oggi, e non solo per la loro indubbia eleganza formale?
L’unico modo per rispondere a tale quesito è cercare di entrare nell’universo spirituale e concettuale di questa civiltà, che ha elaborato in modo originale una propria visione del cosmo e del ruolo che in esso è riservato tanto all’uomo quanto agli dèi. Questa visione è stata instancabilmente tradotta nelle forme reputate più consone per esprimere ciò che non è né visibile né rappresentabile: il divino e ciò che c’è al di là della morte.
Il percorso espositivo, che conta più di 150 opere esposte, consente di entrare nel mondo del divino in Egitto attraverso sculture in bronzo, pietra e faïence, rilievi votivi, sarcofagi, mummie ed elementi del corredo funerario che accompagnava il defunto nell’Aldilà.
I reperti selezionati provengono dalla collezione egizia del Civico Museo Archeologico di Milano e da importanti istituzioni museali italiane (Museo Egizio di Torino, Museo Archeologico Nazionale di Firenze, Museo Civico Archeologico di Bologna, Civico Museo di Antichità “J.J.Winckelmann” di Trieste, Museo di Archeologia dell’Università di Pavia).
L’unico modo per rispondere a tale quesito è cercare di entrare nell’universo spirituale e concettuale di questa civiltà, che ha elaborato in modo originale una propria visione del cosmo e del ruolo che in esso è riservato tanto all’uomo quanto agli dèi. Questa visione è stata instancabilmente tradotta nelle forme reputate più consone per esprimere ciò che non è né visibile né rappresentabile: il divino e ciò che c’è al di là della morte.
Il percorso espositivo, che conta più di 150 opere esposte, consente di entrare nel mondo del divino in Egitto attraverso sculture in bronzo, pietra e faïence, rilievi votivi, sarcofagi, mummie ed elementi del corredo funerario che accompagnava il defunto nell’Aldilà.
I reperti selezionati provengono dalla collezione egizia del Civico Museo Archeologico di Milano e da importanti istituzioni museali italiane (Museo Egizio di Torino, Museo Archeologico Nazionale di Firenze, Museo Civico Archeologico di Bologna, Civico Museo di Antichità “J.J.Winckelmann” di Trieste, Museo di Archeologia dell’Università di Pavia).
30
maggio 2020
Sotto il cielo di Nut. Egitto divino
Dal 30 maggio al 20 dicembre 2020
archeologia
Location
CIVICO MUSEO ARCHEOLOGICO DI MILANO
Milano, Corso Magenta, 15, (Milano)
Milano, Corso Magenta, 15, (Milano)
Biglietti
5€ intero 3€ ridotto la mostra fa parte del percorso museale
Orario di apertura
sab-dom 11-18, prenotazione obbligatoria sulla piattaforma https://museicivicimilano.vivaticket.it. Tale orario e tali modalità di accesso saranno mantenuti, per il momento, fino al 21 giugno, secondo il piano sperimentale attuato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, elaborato sulla base delle linee guida del Comitato Tecnico Scientifico sulla riapertura dei musei.
Vernissage
30 Maggio 2020, no
Sito web
Editore
Officina Libraria