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Altre due fiere previste per la primavera saranno rimandate: Art Brussels è stata riprogrammata dal 25 al 28 giugno, mentre Art Cologne si svolgerà dal 19 al 22 novembre. In Brasile, la prossima edizione di SP-Arte, in programma dal 1 al 5 aprile, è stata sospesa senza una data di riapertura. Art Basel, prevista per giugno, e miart fissata per aprile, sono state spostate a settembre, l’edizione 2020 di Frieze New York non si terrà, appuntamento direttamente per il maggio 2021.
Segue il rinvio di altre fiere come l’edizione inaugurale della Paris Photo New York e la Dallas Art Fair, nonché le aste della Asian Week di New York. La maggior parte degli eventi sono stati riprogrammati in estate e in autunno, con un’ulteriore conseguenza: potrebbe essere una seconda metà dell’anno eccezionalmente impegnata per il mercato dell’arte, con fiere e aste rimandate in un momento già denso di eventi regolarmente programmati come Expo Chicago, Frieze London e FIAC. E allora le gallerie saranno costrette a scegliere a quale fiera partecipare, scelta che avrà come conseguenza ulteriori perdite. Abbiamo chiesto ad alcune gallerie italiane come stanno vivendo questa situazione e come pensano di riorganizzare il loro calendario.
Il parere dei galleristi
La galleria Mazzoleni, che prende parte a molte delle fiere in questione, ha dichiarato: “Alla luce delle recenti misure di prevenzione messe in atto per l’emergenza COVID-19 abbiamo dovuto riorganizzare i nostri sforzi: tante fiere sono state annullate o rimandate in data da destinarsi. Abbiamo scelto di capire come gli eventi potranno definirsi nel tempo considerando prioritaria la risoluzione dell’emergenza sanitaria, rivalutando di conseguenza il nostro calendario di eventi. Il sipario che si apre è quello di privilegiare la partecipazione ad eventi “online” e di cogliere le opportunità offerte dalle tecnologie digitali, cercando di sviluppare le nostre capacità di adattamento al contesto attuale”.
C’è chi invece apprezza e spera nel senso di responsabilità delle fiere nei riguardi della gallerie, che lavorano con molto anticipo al calendario e sul quale investono tempo ed economie. Fabrizio Padovani di P420 ci ha scritto: “Stiamo da qualche giorno osservando come tutte le fiere d’arte previste nel mese di Aprile stiano venendo cancellate o posticipate e l’evoluzione della situazione ci sta sempre più convincendo che la stessa sorte toccherà alle fiere di Maggio fino a quelle di Giugno con buona pace di Art Basel che al momento rischia di pagare lo scotto più pesante impossibilitata a fare ben 2 delle 3 fiere previste. Noi avremmo dovuto fare Miart e Art Brussels in Aprile e Frieze New York in Maggio. La situazione al momento è che Miart è stata rimandata a Settembre, Art Brussels pare insista su date di Giugno e Frieze NY al momento non dà cenni di vita. (n.d.r. qualche giorno dopo è arrivata la notizia dell’annullamento). Aspettiamo pure ma sta di fatto che, fino a Settembre, credo che di fiere ne vedremo poche. Altra questione quella dei ‘posticipi’ che merita un discorso a parte. Non siamo totalmente convinti che posticipare un evento che si è impossibilitati a fare sia una buona soluzione. Tutti noi, galleristi, collezionisti, appassionati a vario titolo, abbiamo calendari pienissimi e non è affatto detto che possiamo permetterci una fiera – con tutto quello che comporta in termini, anche, di preparazione – in una data diversa. Poi non è affatto detto che una fiera funzioni in una data diversa da quella a cui siamo tutti abituati a frequentarla. A questo si aggiunga che Settembre è il solo mese che potremmo definire “un po’ libero” e in cui tutte le fiere cancellate si stanno ricollocando o si vorranno ricollocare e la frittata è fatta. Noi siamo a favore della cancellazione delle fiere che non si possono fare e arrivederci all’anno prossimo. Mi sembra molto rispettoso nei confronti delle gallerie che hanno fatto domanda presumendo la fiera in una certa data. Cosa faremo se tutte e tre dovessero ricollocarsi a Settembre peraltro insieme ad Art Basel? spero proprio che questo scenario non si presenti o sarà necessario fare delle scelte”.
Galleria Continua, con un calendario di fiere fittissimo, dichiara: “Riorganizzare e ripensare attività e programmazione è qualcosa che con questo stop dobbiamo inevitabilmente prevedere. In questo momento, in cui la situazione è ancora in fieri, stiamo facendo delle valutazioni ma è prematuro prendere qualsiasi tipo di decisione. È evidente che in autunno ci sarà una concentrazione di eventi e, venendo alla vostra domanda, di fiere ma speriamo di riuscire ad organizzarci senza essere costretti per forza a scegliere”.
Diverso l’approccio della Galleria d’arte maggiore g.a.m. di Bologna, che dichiara: “Selettivi sugli eventi a cui partecipare lo siamo sempre stati. La politica di Maggiore g.a.m. è sempre stata quella di partecipare solo a manifestazione di alto profilo e molto qualificate che potessero arrivare a un pubblico altrettanto selettivo”.