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Un’opera di Vincent Van Gogh è stata trafugata nella notte tra domenica e lunedì, dalle sale del Singer Museum, a Laren, nella regione di Gooi, nell’Olanda settentrionale. Nel museo, che è chiuso a causa dell’emergenza Coronavirus fino al 1 giugno 2020, sono conservate le opere della collezione dell’artista americano William Henry Singer – ricco erede di una famiglia di industriali – e di sua moglie Anna ma l’opera di Van Gogh era in prestito dal Museo di Groningen, per una mostra temporanea. “Mirror of the Soul”, questo il titolo dell’esposizione, è organizzata in collaborazione con il Rijksmuseum di Amsterdam, e presenta opere di grande pregio, dedicate all’arte olandese tra ‘800 e ‘900, con opere di artisti come Jan Toorop, Johan Thorn Prikker, Matthijs Maris, Willem Witsen, Piet Mondriaan e, appunto, Vincent van Gogh. Fortunatamente, i ladri non hanno portato via altri dipinti.
L’opera trafugata è Spring Garden, un dipinto del 1884 nel quale è raffigurata una bella veduta primaverile del giardino della canonica di Nuenen, villaggio dove Van Gogh si ritirò dal 1883 al 1885, vivendo con la famiglia, dopo la delusione per la fine della tormentata relazione con Christine Clasina Maria Hoornik, detta Sien. Ironia della sorte, un altro dipinto di Van Gogh raffigurante la chiesa di Nuenen, realizzato tra il 1884 e il 1885, venne trafugato nel 2002 dal Van Gogh Museum di Amsterdam, insieme alla Spiaggia di Scheveningen prima di una tempesta. L’opera fu ritrovata in Italia, a Castellammare di Stabia, nel 2016 e nel marzo del 2017 ha fatto ritorno nella sua sede originaria, in Olanda.
Il direttore del Singer Museum, Jan Rudolph de Lorm, ha affermato di essere «arrabbiato, scioccato e triste» per il furto del dipinto di Van Gogh, sul quale la polizia sta effettuando le indagini: «Questo furto rappresenta un evento terribile per tutti noi. L’arte deve dare conforto, specialmente in questo momento difficile», ha dichiarato a un quotidiano olandese. Anche il direttore del Groninger Museum è scioccato: «È il furto di un’opera che appartiene a tutti noi», ha affermato Andreas Blühm, sottolineando che le due istituzioni museali continueranno a collaborare.
Secondo le prime ricostruzioni, i ladri sono entrati nel museo verso le 3.15 del mattino, forzando la porta d’ingresso di vetro. L’allarme antifurto è scattato ma gli autori del colpo erano già spariti quando è arrivata la polizia. Il valore dell’opera non è stato rivelato.