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Urs Lüthi è il protagonista della mostra “Aus der Serie der grossen Gefühle” (dalla serie dei Grandi Sentimenti) presso la galleria Otto Gallery di Bologna, dopo le due personali a lui dedicate rispettivamente nel 2010 e nel 2016.
Per la prima volta in Italia, dopo le esposizioni realizzate da Studio d’Arte Canaviello negli anni ’80, opere pittoriche, parte meno nota della produzione dell’ecclettico artista svizzero, accompagnate da alcune sculture degli anni 2000.
Ecclettico, ironico, provocatorio, istrionico, sperimentatore di diverse tecniche artistiche, Urs Lüthi esprime anche nella pittura degli anni ’80, i tratti principali della sua personalità, creando questo ciclo di lavori in seguito alle fotografie e alle performance, che avevano caratterizzato gli anni ’70. Posto se stesso e il proprio “Io” come metro di misura e parte centrale della sua opera, seppur con un linguaggio diverso esprime con coerenza tale concetto e centralità di pensiero anche nelle opere pittoriche, raffigurandosi però in modo semplice, schematico, dai contorni e tratti quasi elementari che rievocano un primo graffitismo e primitivismo formale. In tali rappresentazioni, però, non è solo. Presente un corpo femminile, dai lineamenti morbidi, sinuosi e dai richiami classici, che si mescola e sovrappone con e nella figura maschile, creando un contrasto mai forte e dissonante, ma rappresentativo della necessità dell’amore e dell’unione tra uomo e donna complementari, nella reciproca diversità. Ma la ricerca pittorica va oltre, non si ferma all’elemento figurativo, si spinge verso l’astratto, il concreto, in un geometrismo che aveva caratterizzato l’arte delle avanguardie fino alle evoluzioni degli anni ’70. Prendono vita, così, dittici che accostano uomo, donna, elemento geometrico, rappresentandoli come icone, parti, elementi di un unico universo.
Le grandi tele in acrilico che accolgono e accompagnano lo spettatore si alternano alle sculture in bronzo o alluminio dipinto installate in modo da dominare la parte di spazio ad esse dedicate, senza tele alle proprie spalle. Tali opere esaltano ancor di più la riflessione che Lüthi fa sulla società e su ciò che lo circonda, rappresentando, da porta voce, quella umanità scissa tra gioie, dolori, fragilità, che osserva sempre con grande ironia, come nella scultura “Small Monument” (2011) dove l’artista si ritrae nelle sembianze di un elfo-clown. Ma la riflessione si spinge anche sul senso di precarietà e dubbio che caratterizza l’attuale società e, a tal proposito, l’opera “Lost Direction” (2014) ne è un manifesto. L’artista si rappresenta come uno sportivo bifronte incerto sulla direzione da intraprendere. Enfatizzano tale concetto i volumi, a livello del tronco, che descrivono un movimento torsionale di matrice fortemente futurista.
Il percorso espositivo si chiude con l’opera pittorica “Madonna degli ubriachi” (1983), che induce lo spettatore a meditare su quel senso di fragilità umana, che attribuisce valore, trasformandolo in un idolo, a qualcosa di dannoso. Qui si palesa, dunque, il dolore sulla condizione umana misto a una nota di sarcasmo, che l’artista manifesta nella sua opera.
“Aus der Serie der grossen Gefühle” (dalla serie dei Grandi Sentimenti) è un’occasione per conoscere e approfondire un’ulteriore aspetto della produzione dell’artista svizzero, che ha sempre posto se stesso come esempio dell’incompiutezza e precarietà della condizione umana.
Bruna Giordano
Mostra visitata il 07 febbraio 2020
Dal 18 gennaio al 10 aprile 2020
Urs Lüthi, Aus der Serie der grossen Gefühle | Otto Gallery Arte Contemporanea
Via D’Azeglio 55, 40123, Bologna
Info: www.otto-gallery.it