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8ki – The Sky Inside Us
Per la sua capacità visionaria, il progetto di 8ki va raccontato anche se in un momento in cui tutto il mondo sta ancora vivendo gli effetti di un virus pandemico che circola nell’aria. L’idea è di aprirla e renderla fruibile già dal primo giorno in cui saremo ufficialmente fuori dalla quarantena.
Comunicato stampa
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"Venerdì 3 aprile alle ore 19:00 Spazio NEA presenta the sky inside us, personale di 8ki (alias Gianfranco De Angelis), a cura di Marco Izzolino. Il progetto espositivo ideato per la galleria napoletana di Lugi Solito sarà visitabile fino al 31 maggio".
Poi l’8 marzo l’Italia intera si è fermata e nessuna mostra ha più potuto essere visitata.
La chiusura forzata così ci ha obbligati a un totale ripensamento della mostra, ma ci ha fatto anche realizzare quanto profetico sia stato il progetto espositivo. The sky inside us era – ma continua a essere – anche un invito a riflettere su quanto la nostra vita sia influenzata da tutti gli agenti naturali e artificiali che sono presenti nell’aria che respiriamo: un invito a comprendere l’intima e delicata connessione che c’è tra il cielo fuori e dentro di noi.
Abbiamo pensato che per la sua capacità visionaria il progetto di 8ki vada comunque raccontato, e – soprattutto – raccontato in questo momento in cui tutto il mondo sta ancora vivendo gli effetti di un virus pandemico che circola nell’aria. Sicché la nostra idea è di aprirla e renderla fruibile già dal primo giorno in cui saremo ufficialmente fuori dalla quarantena forzata.
Ma il ripensare questa mostra ha significato anche per noi rimodulare completamente il meccanismo della fruizione espositiva; per ragioni contingenti, ma anche per poter amplificare i possibili effetti sui visitatori dei contenuti che the sky inside us tenta di trasmettere. Il frutto di questo lavoro di ripensamento ha generato un ulteriore livello di significazione. Da una prima idea di mostra intesa in senso tradizionale ne è scaturito un progetto in cui il concept, lo spazio espositivo, lo studio degli effetti sul pubblico e i supporti editoriali si integrano e si completano l’un l’altro per generare un unicum che non è più soltanto una mostra.
Abbiamo colto l’opportunità di avere una relazione diretta e personale con l’opera d’arte trasformando la galleria in un vero e proprio “gabinetto delle arti”, un ambiente dedicato alla fruizione personale ed esclusiva.
A partire dalla data di apertura così tutti avranno l’opportunità di:
- trascorrere 5-7 minuti da soli all’interno dell’installazione;
- avere a disposizione dei materiali editoriali in cui saranno fornite le parole chiave per comprendere i diversi livelli di significazione dell’opera e poter così averne una lettura personale;
- l’opportunità di incontrare una o tutte le parti coinvolte nella realizzazione del progetto (artista, curatore, gallerista, editore) in un’area separata rispetto a quella in cui si trova l’installazione.
Abbiamo dunque trasformato l’opening in un enclosing, cioè un momento in cui invece di aprire la mostra al pubblico, sarà il pubblico ad avere l’opportunità di fruire in forma privata e diretta della mostra. The sky inside us sarà così anche un’occasione per riflettere su nuovi e vecchi meccanismi di fruizione dell’arte e proporre una modalità sperimentale di visione unita alla consultazione di apparati d’approfondimento per trasformare la visita alla mostra in una intima e straordinaria esperienza conoscitiva.
E in questo “spazio” si inserisce anche la volontà da parte nostra di immaginare nuovi scenari, di pensare a “cosa” vorremmo fare alla riapertura? e soprattutto come? da dove iniziare?
Ci siamo dati una risposta, una risposta che corrisponde a una parola specifica: RICEVERE.
Ricevere chiunque, uno alla volta allo Spazio NEA, per parlare d’arte contemporanea, per parlare di editoria, per parlare del futuro... Insomma quello che abbiamo sempre fatto, ma vis à vis.
Riceviamo chiunque – e vi consiglio di farlo – perché da oggi ciascuno di noi dovrà incontrare tutti i giorni persone e dedicargli del tempo, soprattutto a chi non ne abbiamo dedicato prima. Per questo abbiamo previsto dei tavoli tematici, dei desk dove sedersi e scambiare opinioni.
Intorno avremo una nuova mostra, l’istallazione the sky inside us dell’artista 8ki: il primo opening al chiuso, senza folla, senza glamour. Un’installazione che già in origine voleva essere presentata “sottovoce”, una mostra che avrebbe avuto la durata del “lockdown”, lo stesso confinamento che è nella natura dell’istallazione. Proprio per questo abbiamo deciso di riproporla “chiusa”, facendone acquisire così un significato diverso attraverso una fruizione essenziale, destinata al singolo, per una lettura senza filtri. Una mostra che si pensava di posticipare in autunno, ma poi abbiamo capito che è proprio questa la sua natura: esistere in questo periodo, essere visitata in semi isolamento.
La fortuna, inoltre, di aver trovato nella persona di Marco Izzolino, curatore, studioso e scrittore attento, un alleato nell’immaginare il progetto e una figura chiave per il suo sviluppo. Insieme, il curatore, l’artista, Marco Polito e io saremo dall’altra parte dei desk ad aspettarvi.
Un’esposizione senza esporsi, un enclosing, un cielo dentro.
Luigi Solito - Spazio NEA
Profilo biografico
Gianfranco De Angelis (Napoli, 1974), alias 8ki, vive e lavora a Napoli.
Immediatamente dopo la maturità artistica comincia un percorso lavorativo da prima come grafico pubblicitario e in seguito specializzandosi in grafica editoriale. Nel 1994 fonda l’agenzia editoriale Curvilinee che annovera, tra i clienti, editori come RCS, Rizzoli Education, Edizioni Simone, Edises, Eli, La Spiga, ecc. Da questo progetto editoriale, che ancora continua, 8ki dà avvio a una ricerca che si muove su un territorio di intersezione, mai chiaramente delimitato, tra grafica, arti visive, illustrazione e scrittura. Ogni suo progetto esplora le possibilità di un’esperienza intersemiotica che coinvolga attivamente il lettore/osservatore.
L’uso di molteplici linguaggi e forme espressive all’unisono rafforza e potenzia le possibilità espressive del singolo canale. Sicché i suoi progetti, piuttosto che esperienze di semplice osservazione, si rivelano occasioni di relazione, conoscenza o pratica sociale.
Nel 2004 viene prima invitato a esporre in una mostra collettiva (in occasione di una serata Patafisica presso l’Istituto di Cultura Francese di Napoli), e poi per la sua prima personale nella sede dell’associazione culturale M.A. diretta da Ilia Tufano. In seguito partecipa alla mostra 30 artisti per un ritratto dell’ultima dei molti cani tenutasi a Ercolano (NA); partecipa alla mostra Forme di Agri-Cultura a Piedimonte Matese (CE); viene segnalato alla terza edizione del “Premio Mario Razzano” tenutasi al Museo del Sannio – Rocca dei Rettori (BN); cura la progettazione grafica e il ritratto di copertina del catalogo “Mario Persico - Bestiario Inquietante” (Edizioni Il Laboratorio). È del 2007 la partecipazione alla mostra Visioni & Illusioni - Il realismo visionario nella pittura italiana moderna e contemporanea (Castello Cinquecentesco, L’Aquila). Nel 2008 cura il progetto grafico e le illustrazioni del romanzo “L’uomo avanzato” di Mariano Bàino. È tra i selezionati del Premio “Giallo di Napoli” (dicembre 2008 - gennaio 2009), nell’ambito della programmazione del “Forum delle Culture” (Napoli - 2013). Negli anni a seguire espone prima in una personale intitolata Bianco sporco (Castel dell’Ovo, Napoli - 2010) e in seguito nella collettiva Omaggio a Sarenco in omaggio alla Poesia visiva in Italia (Palazzo Partanna, Napoli - 2018). La sua istallazione permanente dal titolo I can’t catch you è presente nella stazione della metropolitana di Scampia (nel circuito delle stazioni di Napoli). Nel 2019 espone al Palazzo Reale di Milano in occasione del Premio “Arte Cairo” vincendo la targa d’oro nella sezione grafica con l’opera Save Our Souls.
Poi l’8 marzo l’Italia intera si è fermata e nessuna mostra ha più potuto essere visitata.
La chiusura forzata così ci ha obbligati a un totale ripensamento della mostra, ma ci ha fatto anche realizzare quanto profetico sia stato il progetto espositivo. The sky inside us era – ma continua a essere – anche un invito a riflettere su quanto la nostra vita sia influenzata da tutti gli agenti naturali e artificiali che sono presenti nell’aria che respiriamo: un invito a comprendere l’intima e delicata connessione che c’è tra il cielo fuori e dentro di noi.
Abbiamo pensato che per la sua capacità visionaria il progetto di 8ki vada comunque raccontato, e – soprattutto – raccontato in questo momento in cui tutto il mondo sta ancora vivendo gli effetti di un virus pandemico che circola nell’aria. Sicché la nostra idea è di aprirla e renderla fruibile già dal primo giorno in cui saremo ufficialmente fuori dalla quarantena forzata.
Ma il ripensare questa mostra ha significato anche per noi rimodulare completamente il meccanismo della fruizione espositiva; per ragioni contingenti, ma anche per poter amplificare i possibili effetti sui visitatori dei contenuti che the sky inside us tenta di trasmettere. Il frutto di questo lavoro di ripensamento ha generato un ulteriore livello di significazione. Da una prima idea di mostra intesa in senso tradizionale ne è scaturito un progetto in cui il concept, lo spazio espositivo, lo studio degli effetti sul pubblico e i supporti editoriali si integrano e si completano l’un l’altro per generare un unicum che non è più soltanto una mostra.
Abbiamo colto l’opportunità di avere una relazione diretta e personale con l’opera d’arte trasformando la galleria in un vero e proprio “gabinetto delle arti”, un ambiente dedicato alla fruizione personale ed esclusiva.
A partire dalla data di apertura così tutti avranno l’opportunità di:
- trascorrere 5-7 minuti da soli all’interno dell’installazione;
- avere a disposizione dei materiali editoriali in cui saranno fornite le parole chiave per comprendere i diversi livelli di significazione dell’opera e poter così averne una lettura personale;
- l’opportunità di incontrare una o tutte le parti coinvolte nella realizzazione del progetto (artista, curatore, gallerista, editore) in un’area separata rispetto a quella in cui si trova l’installazione.
Abbiamo dunque trasformato l’opening in un enclosing, cioè un momento in cui invece di aprire la mostra al pubblico, sarà il pubblico ad avere l’opportunità di fruire in forma privata e diretta della mostra. The sky inside us sarà così anche un’occasione per riflettere su nuovi e vecchi meccanismi di fruizione dell’arte e proporre una modalità sperimentale di visione unita alla consultazione di apparati d’approfondimento per trasformare la visita alla mostra in una intima e straordinaria esperienza conoscitiva.
E in questo “spazio” si inserisce anche la volontà da parte nostra di immaginare nuovi scenari, di pensare a “cosa” vorremmo fare alla riapertura? e soprattutto come? da dove iniziare?
Ci siamo dati una risposta, una risposta che corrisponde a una parola specifica: RICEVERE.
Ricevere chiunque, uno alla volta allo Spazio NEA, per parlare d’arte contemporanea, per parlare di editoria, per parlare del futuro... Insomma quello che abbiamo sempre fatto, ma vis à vis.
Riceviamo chiunque – e vi consiglio di farlo – perché da oggi ciascuno di noi dovrà incontrare tutti i giorni persone e dedicargli del tempo, soprattutto a chi non ne abbiamo dedicato prima. Per questo abbiamo previsto dei tavoli tematici, dei desk dove sedersi e scambiare opinioni.
Intorno avremo una nuova mostra, l’istallazione the sky inside us dell’artista 8ki: il primo opening al chiuso, senza folla, senza glamour. Un’installazione che già in origine voleva essere presentata “sottovoce”, una mostra che avrebbe avuto la durata del “lockdown”, lo stesso confinamento che è nella natura dell’istallazione. Proprio per questo abbiamo deciso di riproporla “chiusa”, facendone acquisire così un significato diverso attraverso una fruizione essenziale, destinata al singolo, per una lettura senza filtri. Una mostra che si pensava di posticipare in autunno, ma poi abbiamo capito che è proprio questa la sua natura: esistere in questo periodo, essere visitata in semi isolamento.
La fortuna, inoltre, di aver trovato nella persona di Marco Izzolino, curatore, studioso e scrittore attento, un alleato nell’immaginare il progetto e una figura chiave per il suo sviluppo. Insieme, il curatore, l’artista, Marco Polito e io saremo dall’altra parte dei desk ad aspettarvi.
Un’esposizione senza esporsi, un enclosing, un cielo dentro.
Luigi Solito - Spazio NEA
Profilo biografico
Gianfranco De Angelis (Napoli, 1974), alias 8ki, vive e lavora a Napoli.
Immediatamente dopo la maturità artistica comincia un percorso lavorativo da prima come grafico pubblicitario e in seguito specializzandosi in grafica editoriale. Nel 1994 fonda l’agenzia editoriale Curvilinee che annovera, tra i clienti, editori come RCS, Rizzoli Education, Edizioni Simone, Edises, Eli, La Spiga, ecc. Da questo progetto editoriale, che ancora continua, 8ki dà avvio a una ricerca che si muove su un territorio di intersezione, mai chiaramente delimitato, tra grafica, arti visive, illustrazione e scrittura. Ogni suo progetto esplora le possibilità di un’esperienza intersemiotica che coinvolga attivamente il lettore/osservatore.
L’uso di molteplici linguaggi e forme espressive all’unisono rafforza e potenzia le possibilità espressive del singolo canale. Sicché i suoi progetti, piuttosto che esperienze di semplice osservazione, si rivelano occasioni di relazione, conoscenza o pratica sociale.
Nel 2004 viene prima invitato a esporre in una mostra collettiva (in occasione di una serata Patafisica presso l’Istituto di Cultura Francese di Napoli), e poi per la sua prima personale nella sede dell’associazione culturale M.A. diretta da Ilia Tufano. In seguito partecipa alla mostra 30 artisti per un ritratto dell’ultima dei molti cani tenutasi a Ercolano (NA); partecipa alla mostra Forme di Agri-Cultura a Piedimonte Matese (CE); viene segnalato alla terza edizione del “Premio Mario Razzano” tenutasi al Museo del Sannio – Rocca dei Rettori (BN); cura la progettazione grafica e il ritratto di copertina del catalogo “Mario Persico - Bestiario Inquietante” (Edizioni Il Laboratorio). È del 2007 la partecipazione alla mostra Visioni & Illusioni - Il realismo visionario nella pittura italiana moderna e contemporanea (Castello Cinquecentesco, L’Aquila). Nel 2008 cura il progetto grafico e le illustrazioni del romanzo “L’uomo avanzato” di Mariano Bàino. È tra i selezionati del Premio “Giallo di Napoli” (dicembre 2008 - gennaio 2009), nell’ambito della programmazione del “Forum delle Culture” (Napoli - 2013). Negli anni a seguire espone prima in una personale intitolata Bianco sporco (Castel dell’Ovo, Napoli - 2010) e in seguito nella collettiva Omaggio a Sarenco in omaggio alla Poesia visiva in Italia (Palazzo Partanna, Napoli - 2018). La sua istallazione permanente dal titolo I can’t catch you è presente nella stazione della metropolitana di Scampia (nel circuito delle stazioni di Napoli). Nel 2019 espone al Palazzo Reale di Milano in occasione del Premio “Arte Cairo” vincendo la targa d’oro nella sezione grafica con l’opera Save Our Souls.
18
maggio 2020
8ki – The Sky Inside Us
Dal 18 maggio al 18 giugno 2020
arte contemporanea
Location
SPAZIO NEA
Napoli, via Costantinopoli, 53, (Napoli)
Napoli, via Costantinopoli, 53, (Napoli)
Orario di apertura
lunedì - domenica dalle 10.00 alle 19.00
- l’ingresso è consentito a 1 persona (massimo 2) per volta
- la durata massima della visita è di 5-7 minuti
- l’ingresso (via Costantinopoli) e l’uscita (piazza Bellini) sono separati
- alla fine del percorso di uscita, e quindi in un’area separata dalla galleria, è possibile soffermarsi per incontri di confronto ai desk tematici presenti (artista, curatore, gallerista, editore)
- all’ingresso sarà presente un dispenser con gel igienizzante (come previsto dalle vigenti norme sanitarie) e sarà distribuito un pamphlet informativo realizzato dall’artista come testimonianza tangibile di questo momento storico
Vernissage
18 Maggio 2020, ore 10:00
Sito web
Ufficio stampa
Spazio NEA
Autore
Curatore
Autore testo critico
Allestimento
Progetto grafico
Produzione organizzazione