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REC: 35 artisti, AMACI e Sky Arte per il diritto all’istruzione
Arte contemporanea
di Silvia Conta
AMACI – Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani e Sky Arte hanno dato vita a REC, una campagna di sensibilizzazione per la raccolta fondi a sostegno dell’accesso all’istruzione in Italia condotta da Save the Children e Sanità di Frontiera, a cui hanno aderito 35 artisti e 18 direttori di musei AMACI, qui sotto potete trovare tutti i loro nomi.
La raccolta fondi «è finalizzate a contrastare l’aumento della povertà educativa che sta mettendo a rischio il futuro di tantissimi bambini, bambine e adolescenti in Italia, a causa della crisi socioeconomica scaturita dall’emergenza Coronavirus», si legge nel comunicato stampa.
REC: video di camei d’artista
REC è un progetto video collettivo composto da una pluralità di camei d’artista, intervallati dalle voci e dai volti dei direttori impegnati a leggere il testo dell’Art. 34 della Costituzione Italiana sul Diritto all’Istruzione. Dal 18 al 31 maggio i video vengono lanciati in esclusiva sulle piattaforme di Sky Arte (canale satellitare, canale in streaming, Facebook e Instagram), integrata su tutti i media e le piattaforme disponibili e condivisa sui siti e i canali social di AMACI, Save the Children, Sanità di frontiera e dei musei e degli artisti che hanno partecipato.
REC – il progetto video a cui hanno preso parte 35 artisti
Nuovo appuntamento con l’ultimo video di REC, il progetto video a cui hanno preso parte 35 artisti e 18 direttori dei musei d’arte contemporanea italiani per sostenere la raccolta fondi a sostegno dell’accesso all’istruzione online. Promossa da AMACI – Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani e Sky Arte in collaborazione con Save the Children Italia e Sanità di Frontiera Onlus : qui in anteprima il terzo video. Appuntamento anche stasera alle 21.00 sia su Sky Arte (canali 120 e 400 di Sky) che in streaming su arte.sky.it/diretta. Sosteniamo insieme la libertà all'istruzione per tutti i minori!
Publiée par Sky Arte sur Mercredi 20 mai 2020
I MASBEDO ci hanno raccontato REC.
Come è nato il progetto? Si dice che gli ideatori siate voi…
«Noi MASBEDO siamo stati solo l’innesco di un progetto partecipativo di cui AMACI e Sky Arte si sono fatti promotori e a cui hanno aderito con grande entusiasmo una fetta dalla comunità artistica italiana, le istituzioni museali e i partner coinvolti. Poi il tutto è stato orchestrato da AMACI che si è occupata di contattare i direttori dei musei e di invitare gli artisti. Tutti si sono spesi a favore di una causa che rappresenta il futuro della nostra vita culturale. Oggi è necessario mettersi alle spalle forti individualismi. Chiunque deve avere il diritto all’istruzione. Come scriveva Gramsci: “istruitevi perchè avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza”».
Come si svolge, in pratica, REC?
«Per prima cosa REC è un progetto originale e non è mai stato pensato come una campagna “normale” a sfondo sociale o una pubblicità progresso, ma è un tentativo di raccogliere fondi attraverso un racconto visivo d’artista. Il progetto nasce dalla lettura dell’articolo 34 della carta costituzionale sul diritto all’istruzione. Ogni direttore di museo ne ha letto una parte e il tutto è stato commentato da dei camei visivi che ogni artista ha inviato come supporto all’iniziativa.
Il montaggio è stato affidato a Cristina Sardo che ha montato in totale autonomia. Un merito particolare va a Save the children e a Sanità di Frontiere per aver dato fiducia a un qualcosa di così distante dal loro normale operare e non di meno a Sky Arte per la volontà di sostenerlo in modo decisivo».
Il progetto vuole supportare l’accesso all’istruzione, le cui criticità sono emerse in modo drammatico durante il lockdown. In questi mesi sono nate varie iniziative a sostegno di progetti sociali che hanno coinvolto artisti. Che ruolo può avere l’artista in queste circostanze attraverso il proprio lavoro?
«In un momento di emergenza generalizzata questa iniziativa si concentra su un problema reale che grava nella nostra società. Non tutti hanno modo di usufruire della didattica a distanza. In Italia ci sono una grande quantità di scuole e famiglie che non hanno le possibilità economiche di poter usufruire delle tecnologie necessarie, incrementando così il rischio della povertà educativa e della dispersione scolastica. Come vedi, gli artisti possono essere molto di più che “divertenti e appassionanti”. Noi abbiamo un ruolo fondamentale: pensiero,poetica ed estetica sono da sempre un’arma di resistenza alle ingiustizie della vita. Il nostro ruolo è politico ovviamente se intendiamo la politica come l’arte del possibile».
Chi sono gli artisti e i direttori di musei che partecipano a REC?
Artisti
Elisabetta Benassi, Filippo Berta, Simone Berti, Sergio Breviario, Cristian Chironi, Andrea Contin, Mario Cresci, Salvo Cuccia, Federica Di Carlo, Ettore Favini, Christian Fogarolli, Alberto Garutti, Goldschmied & Chiari, Emilio Isgrò, Marcello Maloberti, Diego Marcon, Eva Marisaldi, MASBEDO, Andrea Mastrovito, Elena Mazzi, Martina Melilli, Marzia Migliora, Ruben Montini, Liliana Moro, Andrea Nacciarriti, Adrian Paci, Gabriele Picco, Alfredo Pirri, Michelangelo Pistoletto, Luigi Presicce, Daniele Puppi, Marinella Senatore, Grazia Toderi, Patrick Tuttofuoco, Vedovamazzei.
Direttori di musei
Lorenzo Balbi, Istituzione Bologna Musei | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna; Gabriella Belli, Fondazione Musei Civici di Venezia – Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro; Luigi Fassi, MAN Museo d’Arte Provincia di Nuoro; Lorenzo Giusti, GAMeC Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo; Gianfranco Maraniello, Mart – Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto; Anna Maria Montaldo, Museo del Novecento, Milano; Riccardo Passoni, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino; Cristiana Perrella, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato; Bartolomeo Pietromarchi, MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma; Domenico Piraina, PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano; Daniele Pitteri, Fondazione Modena Arti Visive; Letizia Ragaglia, Fondazione Museion Museo di arte moderna e contemporanea, Bolzano; Christiane Rekade, Kunst Merano Arte; Anna Maria Romano, Castel Sant’Elmo, Polo museale della Campania, Napoli; Francesca Rossi, Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, Verona; Elena Testaferrata, Palazzo Fabroni Arti Visive Contemporanee, Pistoia; Kathryn Weir, Museo MADRE, Napoli; Emma Zanella, MA*GA – Fondazione Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Silvio Zanella, Gallarate.
L’obiettivo di REC
«In Italia, oltre un milione di bambini in povertà rischia di rimanere indietro rispetto ai propri coetanei e, senza gli strumenti per l’accesso alla didattica a distanza e il supporto adeguato, moltissimi di loro potrebbero non riprendere più gli studi, compromettendo per sempre il loro futuro», si legge nel comunicato stampa.
«L’idea di un’azione di fundraising focalizzata sulla “fase 2” è nata all’interno della comunità degli artisti, che ha chiesto ad AMACI e Sky Arte di farsi portavoce di un progetto di charity che si concentrasse sulla ripartenza, e in particolare su un segmento che durante il lockdown ha dimostrato una grande fragilità: l’accesso all’istruzione. Da sempre, e in particolare negli ultimi anni, i musei e il loro Dipartimenti Educativi sono in prima linea nel sostegno alle scuole e alle famiglie e nel supporto alla didattica, con lo sviluppo di laboratori, programmi, campi estivi e altre attività collaterali. Per questo motivo AMACI e Sky Arte hanno deciso di abbracciare un’iniziativa nata dallo stimolo degli artisti che hanno mobilitato la loro comunità di riferimento, quella dell’arte contemporanea, per sottolineare quanto una delle funzioni fondamentali – tanto dell’arte quanto dei musei – sia proprio quella educativa».
REC sostiene l’iniziativa di Save the Children e Sanità di Frontiera nell’attivare e mantenere nel tempo «una serie di interventi straordinari, che si propongono il duplice obiettivo di supportare i bambini e i ragazzi nello studio e nel recupero delle attività extrascolastiche e di socializzazione, ma anche di dare appoggio alle scuole nello sviluppo di modalità e approcci educativi adeguati all’apprendimento a distanza che prevedano il recupero delle competenze perse».
Come donare
Per supportare la raccolta fondi a sostegno dell’accesso all’istruzione online potete donare sul sito web di Save the Children o tramite
IBAN IT 21 I 01030 03283 000002157927 | Sanità di Frontiera – Causale: REC