19 febbraio 2004

fino al 28.II.2004 Nino Cannatà – Città fantastica Bologna, Biblioteca J. L. Borges

 
Un progetto per riscoprire un poeta dimenticato. Un viaggio in un paese che non esiste. L’amore per l’arte e la letteratura unite per una ricerca durata tre anni e oggi pronta a diventare un evento che mescola fotografia, letteratura, teatro e cinema...

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Il lavoro del fotografo Nino Cannatà non può prescindere dal suo ispiratore, il poeta Lorenzo Calogero. Entrambi hanno adottato il tema del paesaggio calabrese, loro regione d’origine, con la comune “volontà di dire, ma soprattutto volontà di desiderare”, come ci spiega il critico letterario Gianni Scalia.
Lorenzo Calogero è scomparso nel 1961 ed è caduto nel dimenticatoio: la maggior parte delle sue opere è rimasta inedita e gli unici due volumi pubblicati dalla Lerici sono fuori commercio. Nessuno ha più parlato di lui finché, tre anni fa, Cannatà e la curatrice Arianna Lamanna hanno ritrovato casualmente delle sue opere. La loro passione per lo scrittore ha portato alla costituzione di un gruppo di studio. E’ nata così l’Associazione Villanuccia che prende il nome della casa di cura per malattie mentali dove il poeta fu a lungo ricoverato. Il suo scopo è riscattare la memoria di Calogero attraverso una trilogia di eventi, di cui questa mostra itinerante è il primo stadio. Nino Cannatà
L’esposizione consiste nelle 50 foto più rappresentative tra le ben 1500 realizzate negli ultimi anni dal giovane Cannatà. Sono tutte ispirate ai versi del poeta e ai paesaggi calabri, che vengono trasformati digitalmente per raggiungere sfumature irreali del colore. L’effetto è un ambiente epico e fiabesco; una “città fantastica” appunto, come avrebbe dovuto intitolarsi anche una raccolta del poeta mai pubblicata.
Il lavoro dell’artista è quindi diviso su due piani: parole e immagini. La forza delle opere sta nel loro intreccio. I soggetti e la tecnica usati da Cannatà sono infatti così generalmente abusati da rendere il lavoro privo di interesse se osservato come pura immagine. La sua validità si coglie nella reinterpretazione del testo e nel suo completamento, motivo per cui sotto ogni foto sono riportati i versi da cui è tratta.Nino Cannatà L’immedesimazione è tale da non riuscire più a pensare all’elemento poetico senza accomunarlo alla fotografia, e viceversa.
Questa abilità è stata pienamente riconosciuta dalla Regione Calabria, che finanzierà, oltre alle prossime tappe della mostra, anche gli altri due eventi della trilogia di cui si parlava: un recital teatrale, con inframmezzi di danza contemporanea, ed un lungometraggio sulla vita del poeta.

link correlati
www.villanuccia.com 

carolina lio
mostra visitata il 16 febbraio 2004


Nino Cannatà – Città fantastica – I paesaggi sognati nell’opera di Lorenzo Calogero
Bologna, Biblioteca “J. L. Borges, via dello Scalo 21/2 (porta San Felice)
orario di visita: lun. dalle 8.30 alle 14.00, da mar. a sab. dalle 8.30 alle 19.00
ingresso: libero
per informazioni: tel. 051/525870
a cura di Arianna Lamanna


[exibart]

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