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TEЯZO Paesaggio. Territorio di diversità | Vol. III
mostra collettiva
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Finito il “Tempo fermo”
Sentiamo ancora le nostre voci storpiate al di là dello schermo
Il terzo paesaggio rimanda al terzo Stato
Di cosa ha bisogno per esistere?
Di un T E R Z O
Che è uno Stato, che è un Luogo, che è un Momento. Che è Altro oltre il me e il te. Una Successione, una Interrogazione.
Il lockdown è Stato il nostro Terzo: la S o s p e n s i o n e, un “olltre”
Il 16 Civico E’ il nostro Terzo
Il terzo è l’ della nostra (Bio) – Diversità
Nel lockdown ci siamo scoperti
Giunge a compimento, senza condurre a una compiutezza la lunga intensa e per alcuni totalizzante riflessione sul Terzo Paesaggio, l’unica collettiva che ha abitato il 16 Civico.
Ovvero: dalla lettura del Manifesto di Gilles Clèment al sentirci programmaticamente ai m a r g i n i di una qualunque possibile programmatica definizione che non scivolasse nel Terreno dell’indefinitezza, del Periferico, e che rifiutasse l’Interpretazione, tanto quanto la letterarietà.
Con il “Terzo Paesaggio, Territorio di Diversità” riapre il 16 Civico, spazio indipendente per l’arte Contemporanea.
Adottando tutte le misure di sicurezza per prevenire la diffusione del contagio Covid-19
Accoglie, dal 10 luglio, opere di
LUCIA CANTO'
ANDREA DE LIBERATO
CHIARA DRUDA
FILIPPO RABOTTINI
Dj set a cura di Divided John
BIO
LUCIA CANTO'
(Pescara, 1995) diplomata in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, vive e lavora a Pescara. Partecipa a vari progetti e collettive, tra cui:
(2019); “Sabbia d’oro”, a cura di Enzo De Leonibus, Museolaboratorio Ex Manifattura
Tabacchi,Città Sant’Angelo (2019); “Biennale Giovani Monza”, a cura di Daniele Astrologo
Abadal,Orangerie della Reggia di Monza; (2020) “Io sono Verticale”, a cura di Paola Capata
Monitor Gallery Palazzo Maccafani Pereto.
ANDREA DE LIBERATO
Nato a Penne (PE) nel 1998. Ha studiato Design del Gioiello diplomandosi come Maestro Orafo. Parallelamente ha lavorato presso Dyloan Studio, azienda di ricerca, progettazione e produzione nei campi della Alta Moda, dell'Arte e del Design, dove gestisce l’archivio e si occupa di ricerca di nuove tecnologie e materiali.
Frequenta il corso di Nuove Tecnologie dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.
Dal 2018 collabora con Zorba Officine Creative dove si occupa di Maschere e Scenografia. Nello stesso anno entra a far parte della Bämsemble Company.
Lavora come videomaker e artista visivo, utilizzando diversi linguaggi in modo sinergico.
CHIARA DRUDA
'82, vive e lavora in Abruzzo, la formazione classica e filosofica procede di pari passo con la pratica pittorica, nel 2011 intraprende lo studio della ceramica, da questo momento, la forma e la materia si fanno temi oltre che mezzi della ricerca. Nel 2015 consegue il titolo di Tecnico Ceramista, studiando a Castelli, ed è castellana una delle opere maggiori, "Il Cielo Libertini" (Mutignano, 2018), un soffitto maiolicato che rinnova la tradizione dei Cieli. Dal 2012 al 2017, partecipa attivamente alla scena underground nazionale legata al graffitismo e alla street art, dipinge murales e realizza opere urbane anche ceramiche, volendo sperimentare l'idea di un'arte pubblica e donata ("Arundo", Pineto, 2016, s.t. Caparol). La ceramica come scultura, decorazione, design, opera pubblica, fino al suo impiego per la riqualificazione di uno spazio industriale ("Canneto" 2016, Italpolimeri, Osimo). Una formazione e una pratica fortemente eclettiche dunque, che difficilmente possono essere intercettate al fine di ricostruire un percorso lineare. La metafora del fiume, il concetto di fluidità, spesso richiamati nelle opere, vengono in aiuto per compiere tale ricostruzione, la moltitudine di affluenti, dai campi più disparati del sapere e del saper fare, convergono nelle opere recenti come "Repetita", per Unpae (Roccacaramanico, 2019) e "Pane bagnato", per la collettiva Sabbiadoro (Museo Laboratorio di Città Sant'angeloAngelo, 2019).
FILIPPO RABOTTINI
Filippo Rabottini nasce a Pescara nel 1995. Diplomatosi al liceo musicale Misticoni, consegue nel 2020 la laurea di primo livello in musica elettronica al conservatorio di Frosinone.
Dal 2016 collabora con Manuel Koheler in due progetti: Lavora al montaggio del suono per videoinstallazioni e performance in “Paradise in Hell (Ex Aurum Pescara 2016)” e “AK-NA The big Mother” (Art in The dunes - Punta Aderci 2017).
Successivamente realizza due live electronics con live painting di Michele Marchetti (“Prospettive distorte” Castrovalva 2019 e a “Lo Spaz” Pescara 2019).
Realizza un live electronics in duo con Lorenzo Polci e live painting di Michele Marchetti, Lupi, David Genchi (“ZAPP” Pescara 2019).
Nel 2019 viene selezionato per il “Premio Nazionale delle arti” nella sezione musica elettronica e nuove tecnologie.
Realizza l’audiovisivo “Il posto” in collaborazione con Martina Villani, Vincitore del secondo premio del concorso nazionale “Sinestetica” (2019) sezione videopoesia.
Partecipa ai workshop “Motus Acusmonium” svolto nel “Tempo reale festival” di Firenze, e “Aftershocks L’Aquila” con Francesco Giannico.
Sentiamo ancora le nostre voci storpiate al di là dello schermo
Il terzo paesaggio rimanda al terzo Stato
Di cosa ha bisogno per esistere?
Di un T E R Z O
Che è uno Stato, che è un Luogo, che è un Momento. Che è Altro oltre il me e il te. Una Successione, una Interrogazione.
Il lockdown è Stato il nostro Terzo: la S o s p e n s i o n e, un “olltre”
Il 16 Civico E’ il nostro Terzo
Il terzo è l’ della nostra (Bio) – Diversità
Nel lockdown ci siamo scoperti
Giunge a compimento, senza condurre a una compiutezza la lunga intensa e per alcuni totalizzante riflessione sul Terzo Paesaggio, l’unica collettiva che ha abitato il 16 Civico.
Ovvero: dalla lettura del Manifesto di Gilles Clèment al sentirci programmaticamente ai m a r g i n i di una qualunque possibile programmatica definizione che non scivolasse nel Terreno dell’indefinitezza, del Periferico, e che rifiutasse l’Interpretazione, tanto quanto la letterarietà.
Con il “Terzo Paesaggio, Territorio di Diversità” riapre il 16 Civico, spazio indipendente per l’arte Contemporanea.
Adottando tutte le misure di sicurezza per prevenire la diffusione del contagio Covid-19
Accoglie, dal 10 luglio, opere di
LUCIA CANTO'
ANDREA DE LIBERATO
CHIARA DRUDA
FILIPPO RABOTTINI
Dj set a cura di Divided John
BIO
LUCIA CANTO'
(Pescara, 1995) diplomata in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, vive e lavora a Pescara. Partecipa a vari progetti e collettive, tra cui:
(2019); “Sabbia d’oro”, a cura di Enzo De Leonibus, Museolaboratorio Ex Manifattura
Tabacchi,Città Sant’Angelo (2019); “Biennale Giovani Monza”, a cura di Daniele Astrologo
Abadal,Orangerie della Reggia di Monza; (2020) “Io sono Verticale”, a cura di Paola Capata
Monitor Gallery Palazzo Maccafani Pereto.
ANDREA DE LIBERATO
Nato a Penne (PE) nel 1998. Ha studiato Design del Gioiello diplomandosi come Maestro Orafo. Parallelamente ha lavorato presso Dyloan Studio, azienda di ricerca, progettazione e produzione nei campi della Alta Moda, dell'Arte e del Design, dove gestisce l’archivio e si occupa di ricerca di nuove tecnologie e materiali.
Frequenta il corso di Nuove Tecnologie dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.
Dal 2018 collabora con Zorba Officine Creative dove si occupa di Maschere e Scenografia. Nello stesso anno entra a far parte della Bämsemble Company.
Lavora come videomaker e artista visivo, utilizzando diversi linguaggi in modo sinergico.
CHIARA DRUDA
'82, vive e lavora in Abruzzo, la formazione classica e filosofica procede di pari passo con la pratica pittorica, nel 2011 intraprende lo studio della ceramica, da questo momento, la forma e la materia si fanno temi oltre che mezzi della ricerca. Nel 2015 consegue il titolo di Tecnico Ceramista, studiando a Castelli, ed è castellana una delle opere maggiori, "Il Cielo Libertini" (Mutignano, 2018), un soffitto maiolicato che rinnova la tradizione dei Cieli. Dal 2012 al 2017, partecipa attivamente alla scena underground nazionale legata al graffitismo e alla street art, dipinge murales e realizza opere urbane anche ceramiche, volendo sperimentare l'idea di un'arte pubblica e donata ("Arundo", Pineto, 2016, s.t. Caparol). La ceramica come scultura, decorazione, design, opera pubblica, fino al suo impiego per la riqualificazione di uno spazio industriale ("Canneto" 2016, Italpolimeri, Osimo). Una formazione e una pratica fortemente eclettiche dunque, che difficilmente possono essere intercettate al fine di ricostruire un percorso lineare. La metafora del fiume, il concetto di fluidità, spesso richiamati nelle opere, vengono in aiuto per compiere tale ricostruzione, la moltitudine di affluenti, dai campi più disparati del sapere e del saper fare, convergono nelle opere recenti come "Repetita", per Unpae (Roccacaramanico, 2019) e "Pane bagnato", per la collettiva Sabbiadoro (Museo Laboratorio di Città Sant'angeloAngelo, 2019).
FILIPPO RABOTTINI
Filippo Rabottini nasce a Pescara nel 1995. Diplomatosi al liceo musicale Misticoni, consegue nel 2020 la laurea di primo livello in musica elettronica al conservatorio di Frosinone.
Dal 2016 collabora con Manuel Koheler in due progetti: Lavora al montaggio del suono per videoinstallazioni e performance in “Paradise in Hell (Ex Aurum Pescara 2016)” e “AK-NA The big Mother” (Art in The dunes - Punta Aderci 2017).
Successivamente realizza due live electronics con live painting di Michele Marchetti (“Prospettive distorte” Castrovalva 2019 e a “Lo Spaz” Pescara 2019).
Realizza un live electronics in duo con Lorenzo Polci e live painting di Michele Marchetti, Lupi, David Genchi (“ZAPP” Pescara 2019).
Nel 2019 viene selezionato per il “Premio Nazionale delle arti” nella sezione musica elettronica e nuove tecnologie.
Realizza l’audiovisivo “Il posto” in collaborazione con Martina Villani, Vincitore del secondo premio del concorso nazionale “Sinestetica” (2019) sezione videopoesia.
Partecipa ai workshop “Motus Acusmonium” svolto nel “Tempo reale festival” di Firenze, e “Aftershocks L’Aquila” con Francesco Giannico.
10
luglio 2020
TEЯZO Paesaggio. Territorio di diversità | Vol. III
Dal 10 luglio al 09 agosto 2020
arte contemporanea
Location
16 CIVICO
Pescara, Strada San Silvestro-san Giovanni, 16, (Pescara)
Pescara, Strada San Silvestro-san Giovanni, 16, (Pescara)
Orario di apertura
18-21
Vernissage
10 Luglio 2020, h 18:30
Sito web
Autore
Curatore
Progetto grafico