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Black Presence (evento online)
Via al progetto “Black Presence”, il 4 di luglio diretta su TikTok e concerto su Facebook. I dipinti del museo con protagonisti africani vengono raccontati in compagnia di Justin Randolph Thompson, fondatore del Black History Month Florence, e del polistrumentista del Burkina Faso Gabin Dabirè Ogni sabato video per “capire la storia ma anche il nostro presente”, spiega il direttore Eike Schmidt
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nelle Gallerie degli Uffizi, tra i quadri rinascimentali e barocchi, batte
anche un cuore africano. Insieme alla Venere di Botticelli, alla Medusa
di Caravaggio, al Tondo Doni di Michelangelo e a tanti altri capolavori,
il celebre museo fiorentino accoglie infatti un nucleo di opere
nelle quali un ruolo centrale è affidato a personaggi “black”,
storici, biblici o mitologici. Ci sono i ritratti dei re dell’Abissinia e
dell’Etiopia realizzati nel Cinquecento da Cristofano dell’Altissimo
su commissione di Cosimo I de’ Medici, per una serie di dipinti
dedicati a uomini illustri del tempo; l’Adorazione dei Magi di
Albrecht Dürer, dove uno dei tre re ha tratti inequivocabilmente
africani; l’episodio mitologico con Perseo che libera Andromeda - definito da Giorgio Vasari il migliore dipinto di Piero di Cosimo - in
cui compare, in primo piano, una musicista dalla pelle nera e i capelli
ricci; il trio di popolani immortalato dal fiammingo Justus
Suttermans nella “Madonna ‘Domenica delle Cascine’, la Cecca
di Pratolino e Pietro Moro”, e molte altre opere ancora. Ed è
proprio dall’esigenza di andare a riscoprire gli elementi artistici
della cultura nera disseminati nella collezione degli Uffizi che è
nato il progetto “Black Presence”. Al suo centro, video e dirette sui
social delle Gallerie: attraverso l’esplorazione tematica di un gruppo di
nove dipinti con protagonisti africani, si illustra e contestualizza la
presenza sociale e culturale di quel continente nella coscienza
dell’Europa del Rinascimento, testimoniando il fecondissimo rapporto
di scambio che già allora aveva luogo tra queste due aree del pianeta.
Al contempo, si offrono spunti di riflessione nel dibattito sui temi
razziali che anima la cronaca e la discussione politica attuale. Black
Presence prenderà il via simbolicamente sabato 4 luglio, nella
ricorrenza della Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti
d’America, con un doppio evento live sui social degli Uffizi: su
Tik Tok, dalle 20, Justin Randolph Thompson, direttore e
cofondatore del Black History Month Florence, festival dedicato alla
cultura nera organizzato annualmente a Firenze,
in una passeggiata tra i corridoi e le sale del museo racconterà le
opere, soffermandosi anche sulle istanze di uguaglianza razziale
tornate di recente alla ribalta. A seguire, su Facebook, dalle 21,
sempre in diretta dalla Galleria delle Statue e delle Pitture, il
polistrumentista del Burkina Faso Gabin Dabirè si esibirà in un
concerto con strumenti tradizionali africani davanti al Perseo
che libera Andromeda di Piero di Cosimo. A completare l’evento
Black Presence sarà una serie di otto video pubblicati ogni
sabato su facebook a partire dal 4 luglio, dove Thompson
illustrerà nel dettaglio ciascun dipinto della rassegna social. Il direttore Eike Schmidt: “Gli Uffizi non sono una ‘turris eburnea’
dell'arte e anzi nelle loro collezioni comprendono i grandi temi della
contemporaneità: attraverso l’arte il museo può raccontare la grande
storia del passato e fa vivere le opere nel presente. I capolavori infatti
parlano una lingua universale che aiuta non solo a comprendere
meglio il loro tempo, ma anche il futuro che intendiamo costruire”.
anche un cuore africano. Insieme alla Venere di Botticelli, alla Medusa
di Caravaggio, al Tondo Doni di Michelangelo e a tanti altri capolavori,
il celebre museo fiorentino accoglie infatti un nucleo di opere
nelle quali un ruolo centrale è affidato a personaggi “black”,
storici, biblici o mitologici. Ci sono i ritratti dei re dell’Abissinia e
dell’Etiopia realizzati nel Cinquecento da Cristofano dell’Altissimo
su commissione di Cosimo I de’ Medici, per una serie di dipinti
dedicati a uomini illustri del tempo; l’Adorazione dei Magi di
Albrecht Dürer, dove uno dei tre re ha tratti inequivocabilmente
africani; l’episodio mitologico con Perseo che libera Andromeda - definito da Giorgio Vasari il migliore dipinto di Piero di Cosimo - in
cui compare, in primo piano, una musicista dalla pelle nera e i capelli
ricci; il trio di popolani immortalato dal fiammingo Justus
Suttermans nella “Madonna ‘Domenica delle Cascine’, la Cecca
di Pratolino e Pietro Moro”, e molte altre opere ancora. Ed è
proprio dall’esigenza di andare a riscoprire gli elementi artistici
della cultura nera disseminati nella collezione degli Uffizi che è
nato il progetto “Black Presence”. Al suo centro, video e dirette sui
social delle Gallerie: attraverso l’esplorazione tematica di un gruppo di
nove dipinti con protagonisti africani, si illustra e contestualizza la
presenza sociale e culturale di quel continente nella coscienza
dell’Europa del Rinascimento, testimoniando il fecondissimo rapporto
di scambio che già allora aveva luogo tra queste due aree del pianeta.
Al contempo, si offrono spunti di riflessione nel dibattito sui temi
razziali che anima la cronaca e la discussione politica attuale. Black
Presence prenderà il via simbolicamente sabato 4 luglio, nella
ricorrenza della Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti
d’America, con un doppio evento live sui social degli Uffizi: su
Tik Tok, dalle 20, Justin Randolph Thompson, direttore e
cofondatore del Black History Month Florence, festival dedicato alla
cultura nera organizzato annualmente a Firenze,
in una passeggiata tra i corridoi e le sale del museo racconterà le
opere, soffermandosi anche sulle istanze di uguaglianza razziale
tornate di recente alla ribalta. A seguire, su Facebook, dalle 21,
sempre in diretta dalla Galleria delle Statue e delle Pitture, il
polistrumentista del Burkina Faso Gabin Dabirè si esibirà in un
concerto con strumenti tradizionali africani davanti al Perseo
che libera Andromeda di Piero di Cosimo. A completare l’evento
Black Presence sarà una serie di otto video pubblicati ogni
sabato su facebook a partire dal 4 luglio, dove Thompson
illustrerà nel dettaglio ciascun dipinto della rassegna social. Il direttore Eike Schmidt: “Gli Uffizi non sono una ‘turris eburnea’
dell'arte e anzi nelle loro collezioni comprendono i grandi temi della
contemporaneità: attraverso l’arte il museo può raccontare la grande
storia del passato e fa vivere le opere nel presente. I capolavori infatti
parlano una lingua universale che aiuta non solo a comprendere
meglio il loro tempo, ma anche il futuro che intendiamo costruire”.
04
luglio 2020
Black Presence (evento online)
Dal 04 luglio al 29 agosto 2020
arte antica
Location
GALLERIE DEGLI UFFIZI
Firenze, Piazzale Degli Uffizi, 1, (Firenze)
Firenze, Piazzale Degli Uffizi, 1, (Firenze)
Orario di apertura
diretta su TikTok e concerto su Facebook