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A Rieti riparte ‘TraMe’, con la personale di Alessandro Valeri
Opening
di Silvia Conta
A Rieti domani, 4 luglio, inaugura la personale di Alessandro Valeri “Tra sogno e realtà. Una riflessione poetica d’ispirazione reatina”, che segna la ripresa del progetto “TraMe-Tracce di Memoria“, dell’agenzia di comunicazione The Uncommon Factory, a cura di Annalisa Ferraro, sostenuto dalla Regione Lazio e dai Fondi FESR, forzatamente interrotto a causa del lockdown.
“Tra sogno e realtà. Una riflessione poetica d’ispirazione reatina” si configura come una mostra eterogenea, fatta di installazioni fotografiche ed opere immersive, e si presenta come un evento versatile ed eclettico, rivolto quindi a visitatori con interessi, passioni e competenze differenti» si legge nel comunicato stampa.
La mostra, a cura di Annalisa Ferraro sarà visitabile a partire dalle 11.30 di domani, 4 luglio, fino al 21 luglio, negli spazi dell’Atelier Racconti Contemporanei del Museo Civico di Rieti, in Via Sant’Anna 4.
Il progetto “Tra-Me”
«Nato per dialogare con la città e con i suoi abitanti, con il contesto urbano e paesaggistico, con le tradizioni locali, la storia e le testimonianze storico-artistiche conservate sul territorio, il progetto “TraMe-Tracce di Memoria”, a cura di Annalisa Ferraro, tornerà a ospitare artisti di fama internazionale, selezionati, oltre che per la qualità della loro ricerca, anche per la loro peculiarità di lavorare sempre site-specific, progettando opere in grado di confrontarsi con le preesistenze e di integrarsi con il contesto ospitante.
“Tra-Me”, dopo la mostra di Alessandro Valeri,donerà alla città altre tre opere di street art degli artisti Neve, Ale Senso e del collettivo Sbagliato, dopo aver già consegnato, lo scorso alla città il murales di Ozmo sulla parete esterna del Palazzo di Giustizia.
Annalisa Ferraro, curatrice, ci ha raccontato la personale di Alessandro Valeri e “TraMe”
Come e con quali obiettivi è nato il progetto “TraMe”, che ora riprende dopo il lockdown?
«”TraMe – Tracce di Memoria” è un progetto dell’agenzia di comunicazione The Uncommon Factory, pensato per il bando ABC Atelier Arte, Bellezza e Cultura, promosso dalla Regione Lazio, supportato dai Fondi FESR. “TraMe” è una rassegna di eventi ideata per la città di Rieti, plasmata sulle sue peculiarità. Nasce infatti dal confronto con il contesto urbano e paesaggistico, con il suo patrimonio culturale, storico-artistico, e dalla conoscenza della sua storia e di quegli eventi che hanno contribuito a formarla. Ha come punto di partenza il recupero della memoria, risorsa fondamentale per immaginare e avviare qualsiasi processo di rinascita, e come strumento per la sua attuazione, la ricerca, la comprensione, la cura, la conservazione di ciò che la storia ci ha lasciato, delle tracce che il luogo ha custodito per noi. “TraMe” vuole creare un dialogo con la città di Rieti e con i suoi abitanti, attraverso eventi, esposizioni, attività formative ed educative, incontri sociali, che porteranno nuovo valore, materiale ed immateriale, da lasciare alla comunità.
Nell’Atelier “Racconti Contemporanei”, ubicato nella sezione archeologica del Museo Civico di Rieti, ma anche attraverso percorsi itineranti, che toccheranno vari punti fondamentali della città, si snoderà un racconto fatto di parallelismi tra le espressioni artistiche dell’antichità e i linguaggi contemporanei, parallelismo che la città di Rieti continuamente rivela, nello stesso confronto tra il chiostro dell’ex Monastero di Santa Lucia e le moderne vetrate dello spazio multifunzionale».
Come si inserisce nella programmazione la personale di Alessandro Valeri, “Tra sogno e realtà. Una riflessione poetica d’ispirazione reatina”?
«La mostra “Tra sogno e realtà” nasce dal desiderio di raccontare la città di Rieti da punti di vista inediti, attraverso piccoli dettagli, impercettibili ai più, colti invece dallo sguardo vigile e attento di un artista di grande esperienza.
Come un esploratore in ricognizione, Valeri ha attraversato in lungo e in largo strade, palazzi, sotterranei della città di Rieti, alla ricerca di quei particolari che da soli avessero la forza di raccontarne la bellezza, insita nelle sue eccezionalità e nelle sue preservate peculiarità. Le sculture fotografiche, esposte nell’Atelier Racconti Contemporanei del Museo Civico, mostreranno paesaggi inaspettati e apparentemente sconosciuti, in grado di sorprendere e incuriosire non solo i visitatori “forestieri”, ma anche i più ferrati conoscitori della città, abitanti che da generazioni vivono intensamente il territorio.
E se le sculture esposte nell’ex monastero di Santa Lucia consentiranno a tutti i visitatori di intraprendere un viaggio restando con le piante dei piedi ben salde a terra, i percorsi virtuali, progettati dall’artista, proietteranno tutti i sognatori in uno spazio in bilico tra immaginazione e realtà, tra fantasia e verità, che a partire da Rieti consentirà di avvicinarsi ad altre città del mondo. Con il supporto di device per la realtà virtuale, i visitatori della mostra vivranno un’esperienza di immersione e di coinvolgimento totale».
Come sarà il percorso espositivo?
«Il percorso espositivo avrà inizio nell’Atelier “Racconti Contemporanei”, a pochi metri dai quei reperti archeologici che, custoditi nel Museo Civico, raccontano secoli di storia della città. Le wunderkammer di Alessandro Valeri, piccole camere delle meraviglie, si accenderanno per mostrare ai visitatori quel che è stato definito metaforicamente il nuovo skyline di Rieti, un profilo della città che pian piano si svelerà al pubblico, attraverso piccoli dettagli da decriptare.
Il percorso proseguirà nel virtuale, con un viaggio inaspettato che, a partire da un luogo che Rieti custodisce nei meandri della sua terra, che come un cuore continua ineluttabile a pulsare vita, storia e cultura, condurrà ogni visitatore nell’intima scoperta della propria città e nella segreta corrispondenza con il resto del mondo».
Quali saranno i prossimi appuntamenti con “TraMe” a luglio?
«Dopo aver consegnato alla città di Rieti l’opera Al suono delle trombe, realizzata da Ozmo nel mese di maggio 2019, sul Palazzo di Giustizia di Via Borsellino, il progetto “TraMe” si prepara a realizzare altri tre interventi di arte urbana, a riaprire i lavori saranno Neve, Ale Senso e il collettivo Sbagliato, a partire dal 2 luglio. Tre contesti differenti, quelli in cui andranno ad operare gli artisti, luoghi centrali nella cultura reatina, fondamentali per ricostruire le vicende storiche che hanno attraversato la città.
Filo conduttore di tutti e tre gli interventi sarà il costante riferimento alle pitture murali conservate in città, alle tracce del passato che abitanti e specialisti del settore si sono impegnati a conservare e a tramandare ai posteri. L’attività “Linguaggi contemporanei tra affreschi e street art”, di cui gli interventi di arte urbana fanno parte, nasce con l’intento di connettere quelle pitture murali, diventate nei secoli punto di riferimento per la collettività, con le opere della contemporaneità e con le espressioni artistiche di un presente che non dimentica il proprio passato. L’iniziativa racconterà l’impegno di quegli artisti d’oggi che hanno trovato nelle forme e nelle tecniche delle epoche antiche un vademecum per i propri lavori, e nelle memorie dei secoli scorsi l’ispirazione e la spinta per innovare.
I lavori saranno inaugurati sabato 11 luglio, in un percorso itinerante in compagnia degli artisti».
Nel programma è previsto anche un corso di fotografia…
«Nel mese di luglio saranno in città anche gli studenti del corso di fotografia Il Dialogo della conoscenza, tenuto dal docente Filippo Tommasoli, cresciuto professionalmente nello Studio/Archivio Tommasoli, tra i più antichi e prestigiosi d’Italia, fondato nel 1906. Il corso, nella sua fase di formazione tecnica, si è tenuto durante il periodo di lockdown, riconvertito parzialmente in chiave digital per offrire opportunità, stimoli e svaghi a tutte quelle persone bloccate in casa dalla quarantena. È stata però conservata la sessione dedicata all’esplorazione del territorio, che si terrà i giorni 10, 11 e 12 luglio. Il docente condurrà gli studenti alla scoperta del paesaggio reatino, per fotografarne fragilità e fratture prima, e per immortalare i segni stratificati delle fasi di rinascita, poi, per catturare le testimonianze della storia che la natura conserva e dei fenomeni secolari che la attraversano, e le architetture contemporanee, che segnano i luoghi e che trasformano gli spazi incontaminati in contesti urbani. L’applicazione delle conoscenze acquisite si sposterà quindi dagli spazi interni delle abitazioni alle aree naturali, rurali ed urbane.
Al termine del corso, nel mese di settembre, negli spazi dell’atelier, sarà allestita un’esposizione fotografica che vedrà come protagonisti gli studenti del corso».