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Roberta Musi – Vita e cuore della pittura
L’artista argomenta in questa mostra principalmente due temi, i cavalli e la danza. La profonda emozione visivo-uditiva provocata dal ritmo sincronico musica /gestualità esplicitato nella danza, specie da balli come il tango, rimane una costante nella sua esperienza pittorica.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“Scenari” si campiona ad essere, in una città come Firenze, lo specchio di un’arte di frontiera, assolutamente in movimento, ipermoderna, ipertesa, ipercolta, mente e cuore, ma anche progetto e destino della comunicazione estetica. E’ con questo progetto, ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, figura di piano internazionale, che si vuole indicare e sorreggere l’arte nuova e, dunque, protagonisti e bandiere, bandendo ogni culto del transitorio per porgere a tutti il culto dell'eterno. Il terzo millennio che fa vivere i processi creativi in un clima di saccheggiamento della realtà, perchè il futuro è ora, fra rappresentazioni e interpretazioni, ci porta a cogliere il nuovo destino della bellezza. Con l'arte vogliamo aprire finestre sul mondo, con l'arte vogliamo aprire stagioni eroiche, con l'arte vogliamo inaugurare una nuova civiltà. Finestre sul mondo è un punto di partenza. Con “Scenari” si troveranno ad essere coinvolti, ogni volta, sei artisti con sei mostre personali. I sei di questo capitolo sono Andy Ceausu, Carlo Cecchi, Ludmilla Filippova, Bruno Marcucci, Roberta Musi, Roberto Rosso.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Roberta Musi quest’anno in cui la sua città, Parma, vanta il titolo di “Capitale della Cultura 2020”, è già stata incoronata artista dell’anno perchè il suo Giuseppe Verdi dipinto su una serranda della città per il progetto “I Borghi d’Arte” è divenuto uno dei loghi della città. La mostra qui a Firenze dal titolo “Vita e cuore della pittura” argomenta principalmente due temi che nella sua vita d’artista, a Roberta Musi sono stati a cuore, ovvero i cavalli e la danza. La profonda emozione visivo-uditiva provocata dal ritmo sincronico musica /gestualità esplicitato nella danza, specie da balli come il tango, rimane una costante nella sua esperienza pittorica. I corpi dei ballerini volano e si esprimono con rituali movenze, traducendo con sublime intensità gestuale ciò che nella forma del balletto è chiuso nel silenzio. Corpi asciutti, asimmetrici, gambe e mani lunghissime, corpi magnetici capaci di trasmettere grande sensualità, questi perfetti interpreti di Tersicore sono il meglio di ciò che la pittrice Musi ha saputo riassumere nel suo linguaggio espressivo. Nondameno la tematica dei cavalli, dei quali l’artista ne esempla la fierezza, la loro bellissima forma anatomica e la loro grazia. Il cavallo è stato nella storia un testimone di grandi avvenimenti e di grandi battaglie, cavalcando insieme a condottieri straordinari come per esempio l’imperatore Napoleone che di cavalli ne possedeva per suo uso personale circa 130, ma uno in particolare era il suo preferito. In una celebre opera realizzata intorno al 1800 il pittore francese Jacques Louis David ritrae Napoleone al Passo del Gran San Bernardo sul suo fedele e rampante cavallo bianco di nome Marengo un bellissimo purosangue arabo. Per David il cavallo rappresentava il simbolo di gloria. Altri celebri cavalli della storia sono stati Bucefalo per Alessandro Magno, Marsala per Giuseppe Garibaldi o Incitatus il cavallo di Caligola nell’Impero romano. E che dire dei tanti cavalli che troviamo in molte sculture, dove possiamo vedere grandi personaggi a cavallo dei loro fedeli animali. Queste grandi statue vengono chiamate statue equestri per la presenza
del cavallo. Basti vedere la famosa opera in bronzo del Bartolomeo Colleoni del maestro Andrea del Verrocchio che troviamo a Venezia, realizzata intorno agli anni 1480-83. Oggi insieme a tutto questo patrimonio equestre, compresa la contemporaneità - vedi i cavalli di Sassu, Gonzaga, Cattelan, ecc. - i cavalli di Roberta Musi vivono una dimensione nuova ed esplosiva, sono potenti immagini vitali, illuminano la storia del mondo.”
Biografia dell'artista
Roberta Musi è nata a Parma dove ha frequentato l’istituto d’arte “Paolo Toschi”, sezione di affresco, sotto la guida dei professori Vernizzi, Antonelli e Baragatti. Si è dedicata alla pittura spaziando nel campo della scenografia, della ceramica e dell’incisione. A Modena nel giugno 2000 con uno stand al “Pavarotti International” Concorso Ippico Internazionale Ufficiale C.S.I.D. Nel 1999 esegue due murales (m 2 x 6) collocati nel Teatro Smeraldo di Milano. Nel 1991 organizza i pannelli decorativi in occasione della Braidense “Fondazione Luigi Berlusconi” per la Società Permanente di Milano. Nel 1993 il trittico “Pegaso a teatro” (180×180 cm) per il teatro Ciak di Milano. Nel 1992 in aprile alla galleria “La Nuova Sfera” presenta i Tarocchi “Gli Arcani Maggiori“ in acquaforte dipinti di cui un mazzo di proprietà di Indro Montanelli. Per il progetto della Tynant (2005) una sua opera è alla Factory Biscardi nel castello di Cardiff nel Galles dove è insieme con artisti come Schifano, Nespolo, Rotella, A-one. Il 20 giugno 2008 1° premio a Palazzo Marino di Milano per l’opera “L’ultimo landò in galleria”. Ha realizzato due croci in legno: la prima, per il progetto TAV (regione Piemonte – diocesi di Novara, Basilica di S. Gaudenzio – Confartigianato) Percorsi di Artigianato e Fede ora a Lesa nella Chiesa di S. Sebastiano e S. Fabiano. La seconda (in legno di cirmolo, 170×130 cm) , posta al lato dell’abside di S. Salvatore a Corte di Capua. Nel luglio 2009 per il paese delle meridiane dipinte di Monclassico e Presson (TN) sulla casa di Fossi- Asperti ha dipinto la 31° meridiana. Per le Forze Armate il 4 novembre esegue un opera su tela in acrilico (150 x 100 cm) “Viva i Carabinieri Concorso Ippico piazza di Siena, Roma” ora di proprietà dell’Arma dei Carabinieri. Segnalata alla VIII Biennale Internazionale di Arte Moderna di Roma 2010. A Roma ha partepato ad Arte e Moda Italiana nel Mondo presso la Camera dei Deputati con intervento di Gianfranco Fini e Santo Versace. Ha partecipato alla Collaterale 54a Biennale di Venezia per i 150 anni dell’unità d’Italia, padiglione Nervi Torino presentata da Vittorio Sgarbi. Ha partecipato al Premio Bagutta 2012, Milano. Ad aprile 2015 espone alla mostra intitolata “L’arte italiana dalla terra alla tavola”, c/o la Casa Museo Sartori a Castel d’Ario (Mn), inoltre presente con un’opera alla Collezione Archivio Sartori. A giugno presenta la personale “Il mio percorso” negli spazi espositivi del Mulino Salacrist a Bormio. Viene invitata a partecipare ad EXPO 2015 – Padiglione ITALIA presso la Gelateria Rigoletto, collocata nel Cardo Est, con delle opere dedicate ai “Bimbi che gustano il gelato” e presso il Decumano centrale con una mostra dal titolo “MADRE TERRA”, ospite della Casillo Group e Varvello, con un evento promosso ed organizzato da Carlos Solito in collaborazione e a sostegno dell’associazione Forum della Solidarietà. A Marzo 2016 partecipa alla XXI EDIZIONE di Arte da mangiare mangiare Arte, edizione dedicata al tema “BELLEZZA (etica)”, nelle sale espositive della Società Umanitaria di Milano. Presente con un opera di terracotta nel Museo di scultura ceramica Casa Museo Sartori a Castel d’Ario (Mn). Ad aprile 2016 partecipa alla III edizione di International Parks Festival a Trezzo sull’Adda. Su invito della Dott.ssa Ferrari, Direttore di FREE TIME MAGAZINE, crea due opere dedicate all’incontro fra Sofia saluta Roma avvenuto all’Ambasciata bulgara di Roma , 2016. Le sue opere sono presenti in collezioni private in Inghilterra, Germania, Francia, Svizzera, Belgio ed Australia. Attualmente vive a Milano dove opera nel suo studio artistico. A febbraio 2017 espone i quadri per la conclusione de ciclo S.O.S Pianeta Terra FAI FESTA CON UN GELATO per il F.A.I. di Sondrio presso Palazzo Muzio con l’intervento del Prof. Luciano Valle. A maggio 2017 McLuc Culture presenta le opere presso il Modulo Eco nel P.le della Pace a Parma. Hanno scritto di lei i critici Giuseppe Amadei, Ettore Barbetta, Francesca Bellola, Francesca Bonazzoli, Tiziana Cordani, Gianmarco Corrieri, Dino Del Vecchio, Cecilia Maria Di Bona, Rodolfo Falchi, Giorgio Falossi, Adelchi Fior, Carlo Franza, Luigi Galli, Mario Greco, Flaminio Gualdoni, Francesco Liguori, Giorgio Marchetti, Giorgio Melzi, Mario Monteverdi, Julie Oswald, Enzo Pituello, Claudio Rizzi, Giovanni Serra, Ugo Zanobio.
Biografia del curatore
Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Nato ad Alessano (Lecce) nel 1949, è vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Allievo e Assistente di Giulio Carlo Argan. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, già Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università Estere (Università della Slesia, Università di New York). Docente nel Master di Fotografia (ARD&NT Institute di Milano - Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano) dell’Accademia di Brera e Politecnico di Milano e nel Master Universitario in Management dei Beni Culturali allo Ied di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a “Il Giornale”di Indro Montanelli, poi a “Libero” fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la collaborazione giornalistica come opinionista, unitamente alla sua Rubrica “Scenari dell'arte”, divenendo una delle Firme più lette. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Fa parte del Comitato Scientifico di importanti Archivi per l’Arte (Archivio Arturo Vermi- Milano, ecc. ). Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, il Premio delle Arti-Premio della Cultura nel 2000 (del quale è oggi Presidente di Giuria) e il Premio Salento Arte - Città di Tricase nel 2008 (del quale è oggi Presidente di Giuria), il Premium International Florence Seven Stars per la docenza universitaria e il giornalismo nel 2017 (del quale è oggi Presidente di Giuria). Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma-Sala Vanvitelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Roberta Musi quest’anno in cui la sua città, Parma, vanta il titolo di “Capitale della Cultura 2020”, è già stata incoronata artista dell’anno perchè il suo Giuseppe Verdi dipinto su una serranda della città per il progetto “I Borghi d’Arte” è divenuto uno dei loghi della città. La mostra qui a Firenze dal titolo “Vita e cuore della pittura” argomenta principalmente due temi che nella sua vita d’artista, a Roberta Musi sono stati a cuore, ovvero i cavalli e la danza. La profonda emozione visivo-uditiva provocata dal ritmo sincronico musica /gestualità esplicitato nella danza, specie da balli come il tango, rimane una costante nella sua esperienza pittorica. I corpi dei ballerini volano e si esprimono con rituali movenze, traducendo con sublime intensità gestuale ciò che nella forma del balletto è chiuso nel silenzio. Corpi asciutti, asimmetrici, gambe e mani lunghissime, corpi magnetici capaci di trasmettere grande sensualità, questi perfetti interpreti di Tersicore sono il meglio di ciò che la pittrice Musi ha saputo riassumere nel suo linguaggio espressivo. Nondameno la tematica dei cavalli, dei quali l’artista ne esempla la fierezza, la loro bellissima forma anatomica e la loro grazia. Il cavallo è stato nella storia un testimone di grandi avvenimenti e di grandi battaglie, cavalcando insieme a condottieri straordinari come per esempio l’imperatore Napoleone che di cavalli ne possedeva per suo uso personale circa 130, ma uno in particolare era il suo preferito. In una celebre opera realizzata intorno al 1800 il pittore francese Jacques Louis David ritrae Napoleone al Passo del Gran San Bernardo sul suo fedele e rampante cavallo bianco di nome Marengo un bellissimo purosangue arabo. Per David il cavallo rappresentava il simbolo di gloria. Altri celebri cavalli della storia sono stati Bucefalo per Alessandro Magno, Marsala per Giuseppe Garibaldi o Incitatus il cavallo di Caligola nell’Impero romano. E che dire dei tanti cavalli che troviamo in molte sculture, dove possiamo vedere grandi personaggi a cavallo dei loro fedeli animali. Queste grandi statue vengono chiamate statue equestri per la presenza
del cavallo. Basti vedere la famosa opera in bronzo del Bartolomeo Colleoni del maestro Andrea del Verrocchio che troviamo a Venezia, realizzata intorno agli anni 1480-83. Oggi insieme a tutto questo patrimonio equestre, compresa la contemporaneità - vedi i cavalli di Sassu, Gonzaga, Cattelan, ecc. - i cavalli di Roberta Musi vivono una dimensione nuova ed esplosiva, sono potenti immagini vitali, illuminano la storia del mondo.”
Biografia dell'artista
Roberta Musi è nata a Parma dove ha frequentato l’istituto d’arte “Paolo Toschi”, sezione di affresco, sotto la guida dei professori Vernizzi, Antonelli e Baragatti. Si è dedicata alla pittura spaziando nel campo della scenografia, della ceramica e dell’incisione. A Modena nel giugno 2000 con uno stand al “Pavarotti International” Concorso Ippico Internazionale Ufficiale C.S.I.D. Nel 1999 esegue due murales (m 2 x 6) collocati nel Teatro Smeraldo di Milano. Nel 1991 organizza i pannelli decorativi in occasione della Braidense “Fondazione Luigi Berlusconi” per la Società Permanente di Milano. Nel 1993 il trittico “Pegaso a teatro” (180×180 cm) per il teatro Ciak di Milano. Nel 1992 in aprile alla galleria “La Nuova Sfera” presenta i Tarocchi “Gli Arcani Maggiori“ in acquaforte dipinti di cui un mazzo di proprietà di Indro Montanelli. Per il progetto della Tynant (2005) una sua opera è alla Factory Biscardi nel castello di Cardiff nel Galles dove è insieme con artisti come Schifano, Nespolo, Rotella, A-one. Il 20 giugno 2008 1° premio a Palazzo Marino di Milano per l’opera “L’ultimo landò in galleria”. Ha realizzato due croci in legno: la prima, per il progetto TAV (regione Piemonte – diocesi di Novara, Basilica di S. Gaudenzio – Confartigianato) Percorsi di Artigianato e Fede ora a Lesa nella Chiesa di S. Sebastiano e S. Fabiano. La seconda (in legno di cirmolo, 170×130 cm) , posta al lato dell’abside di S. Salvatore a Corte di Capua. Nel luglio 2009 per il paese delle meridiane dipinte di Monclassico e Presson (TN) sulla casa di Fossi- Asperti ha dipinto la 31° meridiana. Per le Forze Armate il 4 novembre esegue un opera su tela in acrilico (150 x 100 cm) “Viva i Carabinieri Concorso Ippico piazza di Siena, Roma” ora di proprietà dell’Arma dei Carabinieri. Segnalata alla VIII Biennale Internazionale di Arte Moderna di Roma 2010. A Roma ha partepato ad Arte e Moda Italiana nel Mondo presso la Camera dei Deputati con intervento di Gianfranco Fini e Santo Versace. Ha partecipato alla Collaterale 54a Biennale di Venezia per i 150 anni dell’unità d’Italia, padiglione Nervi Torino presentata da Vittorio Sgarbi. Ha partecipato al Premio Bagutta 2012, Milano. Ad aprile 2015 espone alla mostra intitolata “L’arte italiana dalla terra alla tavola”, c/o la Casa Museo Sartori a Castel d’Ario (Mn), inoltre presente con un’opera alla Collezione Archivio Sartori. A giugno presenta la personale “Il mio percorso” negli spazi espositivi del Mulino Salacrist a Bormio. Viene invitata a partecipare ad EXPO 2015 – Padiglione ITALIA presso la Gelateria Rigoletto, collocata nel Cardo Est, con delle opere dedicate ai “Bimbi che gustano il gelato” e presso il Decumano centrale con una mostra dal titolo “MADRE TERRA”, ospite della Casillo Group e Varvello, con un evento promosso ed organizzato da Carlos Solito in collaborazione e a sostegno dell’associazione Forum della Solidarietà. A Marzo 2016 partecipa alla XXI EDIZIONE di Arte da mangiare mangiare Arte, edizione dedicata al tema “BELLEZZA (etica)”, nelle sale espositive della Società Umanitaria di Milano. Presente con un opera di terracotta nel Museo di scultura ceramica Casa Museo Sartori a Castel d’Ario (Mn). Ad aprile 2016 partecipa alla III edizione di International Parks Festival a Trezzo sull’Adda. Su invito della Dott.ssa Ferrari, Direttore di FREE TIME MAGAZINE, crea due opere dedicate all’incontro fra Sofia saluta Roma avvenuto all’Ambasciata bulgara di Roma , 2016. Le sue opere sono presenti in collezioni private in Inghilterra, Germania, Francia, Svizzera, Belgio ed Australia. Attualmente vive a Milano dove opera nel suo studio artistico. A febbraio 2017 espone i quadri per la conclusione de ciclo S.O.S Pianeta Terra FAI FESTA CON UN GELATO per il F.A.I. di Sondrio presso Palazzo Muzio con l’intervento del Prof. Luciano Valle. A maggio 2017 McLuc Culture presenta le opere presso il Modulo Eco nel P.le della Pace a Parma. Hanno scritto di lei i critici Giuseppe Amadei, Ettore Barbetta, Francesca Bellola, Francesca Bonazzoli, Tiziana Cordani, Gianmarco Corrieri, Dino Del Vecchio, Cecilia Maria Di Bona, Rodolfo Falchi, Giorgio Falossi, Adelchi Fior, Carlo Franza, Luigi Galli, Mario Greco, Flaminio Gualdoni, Francesco Liguori, Giorgio Marchetti, Giorgio Melzi, Mario Monteverdi, Julie Oswald, Enzo Pituello, Claudio Rizzi, Giovanni Serra, Ugo Zanobio.
Biografia del curatore
Carlo Franza è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Nato ad Alessano (Lecce) nel 1949, è vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Allievo e Assistente di Giulio Carlo Argan. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, già Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università Estere (Università della Slesia, Università di New York). Docente nel Master di Fotografia (ARD&NT Institute di Milano - Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano) dell’Accademia di Brera e Politecnico di Milano e nel Master Universitario in Management dei Beni Culturali allo Ied di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a “Il Giornale”di Indro Montanelli, poi a “Libero” fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la collaborazione giornalistica come opinionista, unitamente alla sua Rubrica “Scenari dell'arte”, divenendo una delle Firme più lette. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E’ fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Fa parte del Comitato Scientifico di importanti Archivi per l’Arte (Archivio Arturo Vermi- Milano, ecc. ). Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, il Premio delle Arti-Premio della Cultura nel 2000 (del quale è oggi Presidente di Giuria) e il Premio Salento Arte - Città di Tricase nel 2008 (del quale è oggi Presidente di Giuria), il Premium International Florence Seven Stars per la docenza universitaria e il giornalismo nel 2017 (del quale è oggi Presidente di Giuria). Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma-Sala Vanvitelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte.
11
luglio 2020
Roberta Musi – Vita e cuore della pittura
Dall'undici luglio 2020 al 19 marzo 2021
arte contemporanea
Location
PLUS FLORENCE
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Orario di apertura
Da lunedì a domenica su appuntamento
Vernissage
11 Luglio 2020, ore 18.00, su invito
Autore
Curatore
Autore testo critico