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Mosaico&Mosaici 2020
Venerdì 31 luglio, alle ore 18.30, la Scuola Mosaicisti del Friuli inaugura la consueta mostra
Mosaico& Mosaici che presenta l’attività svolta durante l’anno formativo trascorso.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Momento importante per gli allievi della Scuola Mosaicisti del Friuli, che quest’anno assume
maggior significato: rappresenta il traguardo raggiunto nonostante il percorso sia stato
accidentato a causa dell’emergenza sanitaria internazionale. Allo smarrimento iniziale, che ha
colto tutta l’Italia tra febbraio e marzo, la Scuola ha reagito organizzando lezioni a distanza e
mantenendo così un legame con gli allievi. In uno scambio costante, gli insegnanti hanno
trasmesso nozioni, ma anche fiducia, hanno spronato allo studio e all’esercizio, hanno invitato a
coltivare comunque la passione per il mosaico. È stato anche bandito il concorso CREAttivo, in
collaborazione con l’Associazione Culturale Maravee, per stimolare la creatività degli allievi
attraverso l’inserimento di un intervento musivo su oggetti di arredo e design. La Direzione della
Scuola ha compiuto uno sforzo perché gli allievi, pur lontani, si potessero sentire, come nella
prima metà dell’anno, partecipi alla vita dell’istituzione, parte di una squadra sempre operativa.
Nessuno ha perso la fiducia nella conclusione positiva dell’anno formativo, così, quando grazie
all’Ordinanza n. 12 emessa dal Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia il 3 maggio
2020 è stato possibile, con le dovute precauzioni di sicurezza, riprendere l’attività laboratoriale,
tutti gli allievi sono accorsi, compresi quelli stranieri che avevano atteso in Friuli Venezia Giulia la
conferma della riapertura. Con un notevole lavoro organizzativo, la Scuola Mosaicisti del Friuli è
stata la prima realtà tra tutte a riavviare le lezioni pratiche di mosaico e terrazzo, da sempre
ritenute imprescindibili per la preparazione degli allievi.
Immediatamente si sono affrontati tutti i progetti lasciati in sospeso e con il prolungamento del
calendario di frequenza si è potuto portare a termine il programma didattico.
Gli allievi del primo corso si sono cimentati nella realizzazione di copie romane e di schemi
geometrici; hanno inoltre eseguito opere originali che consentono una riflessione sul rapporto tra
mosaico e spazio abitato e sul concetto della tessera, eredità greco-romana, concepita quale
modulo compositivo, proprio come avviene in Pavo, l’opera che è immagine-simbolo della mostra.
Il mosaico bizantino, caratterizzato dalla tecnica di posa diretta delle tessere e dall’uso dell’oro, è
stato argomento di studio per gli allievi del secondo corso. L’installazione tridimensionale Ver
Sacrum, ispirata alle linee della Secessione viennese e visibile all’esterno della Scuola, è stata la
prima prova affrontata collettivamente. Individuali invece le soluzioni di Mosaici in cornice dove le
tessere in base ad andamenti, formato, tensione delle linee, inclinazioni, muovono la superficie e
simulano lo spazio. L’omaggio alla pittura figurativa e realista di Gianluca Corona ha dato la
possibilità di indagare la tecnica del “rovescio su carta” a cui sono seguite le prime prove di
composizione con posa diretta, tecnica del mosaico contemporaneo, in Bacheca impossibile e nella
simulazione di tessuti richiesta nella prova di fine anno.
Il terzo corso, che vede una maggiore autonomia interpretativa ed esecutiva da parte degli allievi,
si è concentrato dapprima sull’opera dell’artista viennese Hermann Nitsch, per una ricerca sul
colore nel mosaico e sugli infiniti accostamenti che consentono di trasmettere sensazioni e stati
d’animo. In collaborazione con l’insegnamento di computer grafica è nato poi il mosaico parietale
Serotonina, caratterizzato da una struttura tridimensionale che fuoriesce dal piano della parete.
Per il progetto “Incontro con l’artista” gli allievi si sono confrontati con l’artista cubano Alexandre
Arrechea, accompagnato dalla designer Schiro Muchiri. È stato sviluppato un intervento musivo da
inserire in una libreria, una proposta di design che ha unito il mosaico alla funzionalità dell’arredo.
Ci sono state poi le singole creazioni elaborate intorno al tema del linguaggio musivo, utilizzato
non come semplice tecnica artistica, ma come forma espressiva.
Nelle lezioni di terrazzo gli allievi dei tre corsi hanno affrontato le diverse modalità di posa e di
pavimentazione, partendo dalla preparazione dei supporti e degli strati di allettamento di tessere
e graniglie, per arrivare alla realizzazione di pavimenti, come il rivestimento a motivi geometrici
che affianca l’ingresso, di pareti, come il muro esterno dei i laboratori di terrazzo, di elementi
tridimensionali, come la panchina con tessere irregolari disposte ritmicamente.
Anche il corso di perfezionamento, quello riservato agli allievi già qualificati, ha concluso tutti i
lavori che erano stati pianificati: lo stemma pavimentale per la Questura di Milano, il mosaico per
lo stabilimento balneare n. 2 di Lignano Pineta, la stele musiva nella rotonda di Prata di Pordenone
e quella dedicata a Novella Cantarutti per il Comune di Spilimbergo, l’opera per abbellire il nuovo
spazio urbano a Rauscedo di San Giorgio della Richinvelda, l’installazione in memoria della
Battaglia di Pradis a Clauzetto e il pannello Maestre promosso dalla Federazione Italiana Donne
Arti Professioni Affari – FIDAPA.
L’anno formativo 2019/2020 si è dunque concluso regolarmente con i saggi di fine anno per il
biennio e gli esami per i tredici allievi del terzo corso, ai quali è stata conferita, il 26 giugno in una
cerimonia ufficiale, la qualifica di “Maestro Mosaicista”.
Anno complesso e intenso, ma anche di sorprendenti risultati che saranno visibili per tutto il mese
di agosto nelle aule della Scuola appositamente predisposte per esporre la selezione delle migliori
e più rappresentative opere degli allievi. Fa da corollario la mostra dedicata al rapporto tra design
e mosaico con lavori realizzati in anni diversi, spesso con la partecipazione di architetti e
progettisti, che sarà allestita nella Galleria della Scuola Mosaicisti del Friuli.
maggior significato: rappresenta il traguardo raggiunto nonostante il percorso sia stato
accidentato a causa dell’emergenza sanitaria internazionale. Allo smarrimento iniziale, che ha
colto tutta l’Italia tra febbraio e marzo, la Scuola ha reagito organizzando lezioni a distanza e
mantenendo così un legame con gli allievi. In uno scambio costante, gli insegnanti hanno
trasmesso nozioni, ma anche fiducia, hanno spronato allo studio e all’esercizio, hanno invitato a
coltivare comunque la passione per il mosaico. È stato anche bandito il concorso CREAttivo, in
collaborazione con l’Associazione Culturale Maravee, per stimolare la creatività degli allievi
attraverso l’inserimento di un intervento musivo su oggetti di arredo e design. La Direzione della
Scuola ha compiuto uno sforzo perché gli allievi, pur lontani, si potessero sentire, come nella
prima metà dell’anno, partecipi alla vita dell’istituzione, parte di una squadra sempre operativa.
Nessuno ha perso la fiducia nella conclusione positiva dell’anno formativo, così, quando grazie
all’Ordinanza n. 12 emessa dal Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia il 3 maggio
2020 è stato possibile, con le dovute precauzioni di sicurezza, riprendere l’attività laboratoriale,
tutti gli allievi sono accorsi, compresi quelli stranieri che avevano atteso in Friuli Venezia Giulia la
conferma della riapertura. Con un notevole lavoro organizzativo, la Scuola Mosaicisti del Friuli è
stata la prima realtà tra tutte a riavviare le lezioni pratiche di mosaico e terrazzo, da sempre
ritenute imprescindibili per la preparazione degli allievi.
Immediatamente si sono affrontati tutti i progetti lasciati in sospeso e con il prolungamento del
calendario di frequenza si è potuto portare a termine il programma didattico.
Gli allievi del primo corso si sono cimentati nella realizzazione di copie romane e di schemi
geometrici; hanno inoltre eseguito opere originali che consentono una riflessione sul rapporto tra
mosaico e spazio abitato e sul concetto della tessera, eredità greco-romana, concepita quale
modulo compositivo, proprio come avviene in Pavo, l’opera che è immagine-simbolo della mostra.
Il mosaico bizantino, caratterizzato dalla tecnica di posa diretta delle tessere e dall’uso dell’oro, è
stato argomento di studio per gli allievi del secondo corso. L’installazione tridimensionale Ver
Sacrum, ispirata alle linee della Secessione viennese e visibile all’esterno della Scuola, è stata la
prima prova affrontata collettivamente. Individuali invece le soluzioni di Mosaici in cornice dove le
tessere in base ad andamenti, formato, tensione delle linee, inclinazioni, muovono la superficie e
simulano lo spazio. L’omaggio alla pittura figurativa e realista di Gianluca Corona ha dato la
possibilità di indagare la tecnica del “rovescio su carta” a cui sono seguite le prime prove di
composizione con posa diretta, tecnica del mosaico contemporaneo, in Bacheca impossibile e nella
simulazione di tessuti richiesta nella prova di fine anno.
Il terzo corso, che vede una maggiore autonomia interpretativa ed esecutiva da parte degli allievi,
si è concentrato dapprima sull’opera dell’artista viennese Hermann Nitsch, per una ricerca sul
colore nel mosaico e sugli infiniti accostamenti che consentono di trasmettere sensazioni e stati
d’animo. In collaborazione con l’insegnamento di computer grafica è nato poi il mosaico parietale
Serotonina, caratterizzato da una struttura tridimensionale che fuoriesce dal piano della parete.
Per il progetto “Incontro con l’artista” gli allievi si sono confrontati con l’artista cubano Alexandre
Arrechea, accompagnato dalla designer Schiro Muchiri. È stato sviluppato un intervento musivo da
inserire in una libreria, una proposta di design che ha unito il mosaico alla funzionalità dell’arredo.
Ci sono state poi le singole creazioni elaborate intorno al tema del linguaggio musivo, utilizzato
non come semplice tecnica artistica, ma come forma espressiva.
Nelle lezioni di terrazzo gli allievi dei tre corsi hanno affrontato le diverse modalità di posa e di
pavimentazione, partendo dalla preparazione dei supporti e degli strati di allettamento di tessere
e graniglie, per arrivare alla realizzazione di pavimenti, come il rivestimento a motivi geometrici
che affianca l’ingresso, di pareti, come il muro esterno dei i laboratori di terrazzo, di elementi
tridimensionali, come la panchina con tessere irregolari disposte ritmicamente.
Anche il corso di perfezionamento, quello riservato agli allievi già qualificati, ha concluso tutti i
lavori che erano stati pianificati: lo stemma pavimentale per la Questura di Milano, il mosaico per
lo stabilimento balneare n. 2 di Lignano Pineta, la stele musiva nella rotonda di Prata di Pordenone
e quella dedicata a Novella Cantarutti per il Comune di Spilimbergo, l’opera per abbellire il nuovo
spazio urbano a Rauscedo di San Giorgio della Richinvelda, l’installazione in memoria della
Battaglia di Pradis a Clauzetto e il pannello Maestre promosso dalla Federazione Italiana Donne
Arti Professioni Affari – FIDAPA.
L’anno formativo 2019/2020 si è dunque concluso regolarmente con i saggi di fine anno per il
biennio e gli esami per i tredici allievi del terzo corso, ai quali è stata conferita, il 26 giugno in una
cerimonia ufficiale, la qualifica di “Maestro Mosaicista”.
Anno complesso e intenso, ma anche di sorprendenti risultati che saranno visibili per tutto il mese
di agosto nelle aule della Scuola appositamente predisposte per esporre la selezione delle migliori
e più rappresentative opere degli allievi. Fa da corollario la mostra dedicata al rapporto tra design
e mosaico con lavori realizzati in anni diversi, spesso con la partecipazione di architetti e
progettisti, che sarà allestita nella Galleria della Scuola Mosaicisti del Friuli.
31
luglio 2020
Mosaico&Mosaici 2020
Dal 31 luglio al 30 agosto 2020
arte contemporanea
Location
SCUOLA MOSAICISTI DEL FRIULI
Spilimbergo, Via Corridoni, 6, (Pordenone)
Spilimbergo, Via Corridoni, 6, (Pordenone)
Orario di apertura
Visitabile tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.00.
Vernissage
31 Luglio 2020, h 18.30