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PhEST2020: Totally outdoor
Diverse e di grande effetto le location, vecchie e nuove, individuate dagli organizzatori per la V edizione di PhEST – festival internazionale di fotografia e arte a Monopoli in programma dal 7 agosto al 1° novembre. Organizzato dall’associazione culturale PhEST, il festival ha la direzione artistica di Giovanni Troilo e la curatela fotografica di Arianna Rinaldo. Un’edizione che si è immediatamente contraddistinta per la ferma volontà degli organizzatori e degli amministratori locali di rendere la fruizione delle mostre completamente sicura e gratuita per tutti, con la scelta di location tutte all’esterno per questa edizione dedicata alla Terra, nel senso di pianeta, ma anche di mondo contadino e riscoperta del suo valore, per aiutarci a ritrovare l’essenza delle cose e il contatto con la terra per ripartire da essa.
Passeggiando sul lungomare Santa Maria si incontrano invece due mostre-installazioni allestite sul muretto prima e dopo il bastione: Dillon Marsh (Gallery Momo) con il suo Counting the Costs e Solmaz Daryani con The Eyes of the Earth.
Si arriva quindi al Castello Carlo V, unica eccezione in interni sempre ad ingresso gratuito, voluta dal Comune che ne avrà in carico la gestione anche per quanto riguarda i controlli anticovid, dove PhEST ha allestito due mostre fotografiche: La nuda vita di Antoine d’Agata (Magnum Photos) e No agua, no vida di John Trotter, cui si aggiungono le video installazioni di Endri Dani, Poiein, Simon Norfolk, When I Am Laid in Earth, e Luca Locatelli, 2050. All’interno del Castello si trova anche l’arte di Giorgio di Palma con la sua Eredità. Sui frangiflutti davanti al Castello è allestito invece il lavoro commissariato da Tormaresca a Piero Percoco: Calafuria - The Rainbow is Underestimated.
Andando verso il Porto Vecchio, sul molo Margherita arrivando fino al Faro Rosso ci sono due mostre, Imagined Homeland di Sharbendu De e Mezzogiorno di Marco Zanella, cui si aggiunge The Future of Farming di Luca Locatelli allestita sui new jersey sul filo del mare. Sulle pareti del Porto Vecchio campeggeranno invece le fotografie di Ground Contol il lavoro di Roselena Ramistella realizzato su commissione di PhEST e dedicato ai contadini e alle contadine pugliesi.
Incamminandosi quindi dal Porto vecchio verso piazza Vittorio Emanuele si trova via Garibaldi con l’allestimento sospeso tra i balconi delle case di Earth calls PhEST con foto courtesy di Google Earth. Arrivati quindi in piazza Vittorio Emanuele si possono ammirare i coloratissimi insetti Micro Beauty in pvc calpestabile in gigantografia di Igor Siwanowicz. Per completare il circuito e non dimenticare nessuna delle 24 mostre allestite a Monopoli ci sono ancora due tappe da fare: piazza Palmieri dove su una struttura poligonale realizzata appositamente per PhEST si trova Ustica di Jacob Balzani Lööv / Premio PHMuseum Grant. In piazzetta S.Maria un grande planisfero metterà in mostra una selezione degli scatti arrivati in queste settimane da tutto il mondo da chi ha risposto alla social call internazionale #PhESTchiamaTERRA.
Infine, in piazzetta Garibaldi, all’Info point turistico del Comune di Monopoli - Sala dei pescatori, dove tra l’altro sono esposte le foto di Piero Martinello protagoniste del primo progetto speciale del festival di Monopoli, ci sarà un corner PhEST per la distribuzione dei percorsi per le mostre e la vendita di gadget PhEST .
E se avete paura di perdervi, non vi preoccupate. In giro per la città non mancherà la segnaletica stradale, orizzontale e verticale, con il giallo PhEST che indicherà ai visitatori la direzione da seguire per non perdere nessuna delle mostre, indicando anche la giusta distanza da mantenere per godere al meglio della loro visione oltre che fruirne in sicurezza rispettando la normativa anti-Covid19.
Da non perdere, poi, nelle giornate inaugurali le visite guidate con distanziamento che saranno seguite da 4 artisti che hanno garantito la loro presenza e i numerosi eventi collaterali come la proiezione su waterscreen per la serata inaugurale, la musica in filodiffusione da un peschereccio al Porto Vecchio in collaborazione con Time Zones e le performance di Music of the plants in largo castello (in allegato il programma completo).
E per chi volesse approfondire la conoscenza degli autori e dei loro lavori PhEST ha inserito sui pannelli di presentazione di ciascuna mostra un QR code con contenuti extra in grado di raccontare le mostre ai visitatori.
Anche quest’anno il Festival ha ricevuto il sostegno e il patrocinio di numerosi soggetti istituzionali a partire dall’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia nell’ambito del FESR - FSE 2014/2020 e di Teatro Pubblico Pugliese e PugliaPromozione tra le azioni realizzate d’intesa e finalizzate alla valorizzazione, promozione e comunicazione della Puglia come destinazione turistica e culturale.
E ancora di Piiil Cultura - Piano strategico della Cultura della Regione Puglia, del Comune di Monopoli e il patrocinio dell’Apulia Film Commission, dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale e del Politecnico di Bari.
PhEST2020: Totally outdoor
Monopoli, - , (Bari)