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Letteratura e arte contemporanea in dialogo, al Festival della Cultura di Alassio
Fiere e manifestazioni
di redazione
Il Festival della Cultura di Alassio, arrivato alla seconda edizione, si amplia e, grazie a un gemellaggio con due istituzioni culturali piemontesi, apre al dialogo tra letteratura e arte contemporanea. Saranno infatti la Fondazione Selina Azzoaglio, presieduta da Selina Azzoaglio, e il Circolo dei Lettori di Torino, retto dalla neopresidente Elena Loewenthal, a presentare, all’interno del Festival della Cultura, un nuovo progetto in occasione della XXVI edizione del Premio Alassio Centolibri “Un autore per l’Europa”.
La formula del progetto prevede, infatti, grazie alla partnership con la Fondazione Selina Azzoaglio, l’abbinamento di cinque artisti, Elisa Anfuso, Alessandro Bazan, Sergio Ceccotti, Barbara De Vivi, Mauro Di Silvestre, ai cinque scrittori giunti in finale a contendersi il Premio, Michele Serra con Le cose che bruciano, Andrea Molesini con Dove un’ombra sconsolata mi cerca, Melania Mazzucco con L’Architettrice, Camilla Baresani con Gelosia, Fabiano Massimi con L’angelo di Monaco.
«Alassio è una località italiana che ha un’antica consuetudine con la pittura di paesaggio. Sono stati numerosi, infatti, gli artisti che tra il XIX e il XX secolo hanno immortalato sulle loro tele suggestivi panorami e scorci di questo straordinario borgo marinaro, da Richard West a Carlo Levi. Si tratta di una tradizione gloriosa che, in seguito, è stata interrotta. Per questo motivo sono lieta di contribuire con la mia Fondazione a far tornare ad Alassio, in occasione di questa nuova edizione del Festival della Cultura, la grande pittura con alcuni dei suoi più interessanti esponenti sulla scena artistica contemporanea italiana, come Elisa Anfuso, Alessandro Bazan, Sergio Ceccotti, Barbara De Vivi e Mauro Di Silvestre.
Uno di loro, scelto dalla giuria popolare del web, vincerà una residenza ad Alassio e sarà chiamato a immortalare sulla tela il borgo marinaro e il suo genius loci in questo terzo millennio, attraverso quella capacità di osservazione unica che connota gli artisti distinguendoli da chiunque altro.
L’opera che, a seguito della residenza, sarà realizzata nel corso del 2021, verrà esposta durante l’edizione 2021 del Festival, prima di essere acquistata da un imprenditore/mecenate che darà così il proprio contributo al sostegno dell’arte contemporanea italiana», ha spiegato Selina Azzoaglio.
Gli abbinamenti tra letteratura e arte
Un contest online di cinque pittori quindi, ognuno dei quali è stato abbinato a uno dei cinque scrittori in finale dal segretario generale della Fondazione, Cesare Biasini Selvaggi
«Nel libro di Michele Serra Le cose che bruciano i ricordi incombono», si legge nelle motivazioni dell’abbinamento. «A questo libro è stato abbinato l’artista Mauro Di Silvestre (Roma, 1968) perché la sua arte nasce dai ricordi più intimi e personali per approdare ai luoghi di tutti i giorni. L’operazione dell’artista è incentrata sul tema dei ricordi e della memoria, in modo quasi ossessivo, indagando costantemente i luoghi, gli oggetti, gli affetti e le immagini di un tempo passato (perduto)».
«Nel libro di Melania Mazzucco, L’Architettrice si propone il ritratto di una straordinaria figura femminile del Seicento, Plautilla Bricci o Briccia (1616-1705), la prima architettrice della storia moderna, una donna straordinariamente libera e visionaria», si spiega nelle motivazioni. «A questo libro è stata abbinata l’artista Elisa Anfuso (Catania, 1982) perché anche il mondo narrato dalla pittrice siciliana parla di eroine libere e visionarie, quelle del nostro tempo, la cui dignità si esprime, come nella vicenda esistenziale de “L’Architettrice”, attraverso il coraggio di vivere con pienezza, nonostante la gioia e il dolore».
«Nel libro di Camilla Baresani Gelosia l’autrice, con la sua scrittura luminosa e graffiante, costruisce un romanzo che parla di tutti noi, e ci fa palpitare e sorridere nel feroce racconto delle debolezze di chi ama, o crede di amare. A questo libro è stato abbinato l’artista Alessandro Bazan (Palermo, 1966) perché l’ambientazione preferita dei suoi quadri è anch’essa una quotidianità allucinata, violenta e indolente, a tratti grottesca a tratti malinconica, in cui uomini e donne si muovono in interni domestici come in assolate spiagge o lungo il bordopiscina, tra solitudini e amori non corrisposti, tra pesanti tendaggi di bugie e brandelli di disarmante verità», continuano le motivazioni.
«Il libro di Fabiano Massimi L’angelo di Monaco è un thriller in miracoloso equilibrio tra inoppugnabile realtà storica e avvincente finzione, un viaggio all’inseguimento di uno scampolo di verità. A questo libro è stato abbinato l’artista Sergio Ceccotti (Roma, 1935) perché anche nei suoi dipinti si vive come in un thriller, dove l’apparente tranquillità di una compita borghesia viene sempre messa in discussione da un’inquietudine di fondo, da sottili malvagità celate nelle sue apparentemente tranquille vedute urbane o di interni, disseminate di tanti piccoli indizi, quasi dei rebus. Che sia uno schermo acceso o una luce che rischiara un remoto angolo buio, un cecchino che si affaccia da una finestra o un vestito verde abbandonato sul letto di una camera d’hotel, sulle tele di Ceccotti c’è sempre un mistero da svelare, un mondo di verità e di misteri irrisolti che attendono implacabili oltre la tela».
Abbinata al libro di Andrea Molesini, Dove un’ombra sconsolata mi cerca, è Barbara De Vivi (Venezia, 1992), diplomata all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2018, dopo aver preso parte al progetto Erasmus+ studiando all’ Universidad Complutense di Madrid. Nel 2017 vince uno studio d’artista presso la Fondazione Bevilacqua La Masa e il Premio Combat, nel 2018 prende parte ad una residenza presso Dolomiti Contemporanee (Borca di Cadore, progetto di Gianluca D’incà Levis) e vince il Premio Euromobil Under 30. Nei suoi dipinti De Vivi mette in relazione motivi iconografici tradizionali con ricordi personali e un immaginario legato all’estetica contemporanea, delineando racconti che, pur rifacendosi a un patrimonio culturale condiviso, si mantengono aperti e ambigui.
Il premio sarà in gran parte fruibile da remoto attraverso i social, le interviste su piattaforma, gli incontri virtuali con i suoi protagonisti, scrittori e artisti. La serata finale di premiazione dello scrittore e dell’artista vincitori avverrà in presenza, in piazza Partigiani ad Alassio, sabato, 5 settembre. A decretare lo scrittore vincitore sarà una giuria internazionale, presieduta da Gian Luigi Beccaria, una delle colonne della critica e della storia della letteratura italiana. L’artista vincitore sarà, invece, quello votato dal pubblico del web, sui social del Festival, su Instagram e su Facebook. È possibile votare fino al 4 settembre.