Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Studio Other Spaces. The Design of Collaboration
Kunst Meran Merano Arte ospiterà la prima mostra in uno spazio pubblico italiano dello Studio Other Spaces (SOS) studio d’arte e di architettura fondato nel 2014 dall’artista danese Olafur Eliasson e dall’architetto tedesco Sebastian Behmann.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 19 settembre 2020 al 17 gennaio 2021, KUNST MERAN MERANO ARTE ospiterà la prima mostra in uno spazio pubblico italiano dello Studio Other Spaces (SOS) studio d’arte e di architettura fondato nel 2014 dall’artista danese OLAFUR ELIASSON (Copenhagen, 1967) e dall’architetto tedesco SEBASTIAN BEHMANN (Hannover, 1969).
L’esposizione, curata da Christiane Rekade, presenterà una serie di progetti, modelli, prototipi, oggetti e altro, in grado di fornire una panoramica completa delle ricerche svolte dallo Studio.
Dopo aver collaborato per diversi anni allo Studio Olafur Eliasson, la nuova realtà di SOS ha portato i due fondatori a esplorare nuove modalità di progettazione degli spazi e a sondare i confini dell’arte e dell’architettura attraverso un approccio sperimentale.
Per Merano, Olafur Eliasson e Sebastian Behmann hanno formulato una nuova, sostenibile e particolarmente attuale presentazione dei loro lavori, diversa dalle modalità espositive classicamente dedicate all’architettura, che possa rappresentare quei processi d’indagine formale, di ricerca, di sviluppo digitale, ma anche di discussione tra diversi soggetti coinvolti, che caratterizzano le opere dello Studio Other Spaces.
Sia che si tratti d’idee architettoniche sperimentali, sia di opere d’arte pensate per spazi pubblici, lo Studio Other Spaces parte sempre da un’analisi degli ambienti e delle presenze circostanti. Elementi naturali - come piante o fattori climatici - prodotti artigianali, collaborazioni con esperti locali o materiali disponibili in loco, possono essere fonti d’ispirazione per la progettazione.
La mostra intende restituire questi aspetti chiave e il ruolo che essi giocano, a partire dalla loro struttura e dagli ambiti tematici in cui si inseriscono.
La rassegna è divisa in tre sezioni, tutte dedicate al tema della collaborazione: un archivio digitale permetterà ai visitatori, tramite proiezioni VR, di muoversi virtualmente all’interno degli ambienti e degli spazi esterni del Meles Zenawi Memorial Park ad Addis Abeba (2013-2020), un progetto nato dalla collaborazione tra Berlino e la capitale etiope. Questo parco è dedicato alla memoria della storia recente, ma anche alle prospettive future del paese africano e in particolare alla figura del primo ministro Meles Zenawi, ed è pensato come un ampio paesaggio da esplorare a piedi. A partire da una stretta collaborazione con artigiani, designer, ingegneri, architetti e artisti locali, lo Studio Other Spaces ha sviluppato metodi per coniugare forme e materiali dell’architettura locale con la propria concezione dello spazio e della luce.
La seconda parte della mostra è dedicata alla produzione, ai processi di ricerca formale e alle ricerche sui materiali svolte dallo studio. I metodi di lavoro sperimentali e di dialogo di SOS saranno illustrati in particolare attraverso una serie di modelli e prototipi progettati per il Lyst Restaurant (2019) che si trova al primo piano del Fjordenhus a Vejle, in Danimarca (2009-2018). Questo edificio iconico di Olafur Eliasson e Sebastian Behmann, progettato in collaborazione con lo Studio Olafur Eliasson, ha contribuito alla fondazione di SOS. Attraverso una serie di workshop interdisciplinari con lo staff del ristorante, SOS ha sviluppato una concezione dello spazio che crea un collegamento diretto tra l’arte culinaria e il design. Come per un piatto creato con materie prime di alta qualità o per una lavorazione semplice, il processo produttivo diviene il fattore a partire dal quale prendono forma mobili, luci, piatti e posate, conferendo agli oggetti un’estetica inconfondibile.
Grazie al supporto della Talking Waters Society, lo Studio Other Spaces ha potuto ricreare uno degli oggetti più iconici del ristorante in una forma appositamente riadattata; si tratta del grill del Lyst che, nella sua versione originale, è collocato su un balcone della Fjordenhus ed è a disposizione sia degli chef sia degli ospiti.
Il grill sarà installato sulla terrazza di KUNST MERAN MERANO ARTE per tutta la durata della mostra e utilizzato in occasione delle iniziative collaterali che si terranno al museo.
Nella terza sezione, SOS presenterà delle installazioni site-specific, realizzate in stretta collaborazione con delle realtà locali. Anche in questo caso diverse idee e concetti sono stati ripensati assieme a specialisti e adattati alle specificità del luogo, al fine di creare, attraverso un dialogo intenso, un’opera significativa e sostenibile, con l’obiettivo di contenere il più possibile le emissioni di CO2 e i costi dei viaggi e dei trasporti.
L’esposizione, curata da Christiane Rekade, presenterà una serie di progetti, modelli, prototipi, oggetti e altro, in grado di fornire una panoramica completa delle ricerche svolte dallo Studio.
Dopo aver collaborato per diversi anni allo Studio Olafur Eliasson, la nuova realtà di SOS ha portato i due fondatori a esplorare nuove modalità di progettazione degli spazi e a sondare i confini dell’arte e dell’architettura attraverso un approccio sperimentale.
Per Merano, Olafur Eliasson e Sebastian Behmann hanno formulato una nuova, sostenibile e particolarmente attuale presentazione dei loro lavori, diversa dalle modalità espositive classicamente dedicate all’architettura, che possa rappresentare quei processi d’indagine formale, di ricerca, di sviluppo digitale, ma anche di discussione tra diversi soggetti coinvolti, che caratterizzano le opere dello Studio Other Spaces.
Sia che si tratti d’idee architettoniche sperimentali, sia di opere d’arte pensate per spazi pubblici, lo Studio Other Spaces parte sempre da un’analisi degli ambienti e delle presenze circostanti. Elementi naturali - come piante o fattori climatici - prodotti artigianali, collaborazioni con esperti locali o materiali disponibili in loco, possono essere fonti d’ispirazione per la progettazione.
La mostra intende restituire questi aspetti chiave e il ruolo che essi giocano, a partire dalla loro struttura e dagli ambiti tematici in cui si inseriscono.
La rassegna è divisa in tre sezioni, tutte dedicate al tema della collaborazione: un archivio digitale permetterà ai visitatori, tramite proiezioni VR, di muoversi virtualmente all’interno degli ambienti e degli spazi esterni del Meles Zenawi Memorial Park ad Addis Abeba (2013-2020), un progetto nato dalla collaborazione tra Berlino e la capitale etiope. Questo parco è dedicato alla memoria della storia recente, ma anche alle prospettive future del paese africano e in particolare alla figura del primo ministro Meles Zenawi, ed è pensato come un ampio paesaggio da esplorare a piedi. A partire da una stretta collaborazione con artigiani, designer, ingegneri, architetti e artisti locali, lo Studio Other Spaces ha sviluppato metodi per coniugare forme e materiali dell’architettura locale con la propria concezione dello spazio e della luce.
La seconda parte della mostra è dedicata alla produzione, ai processi di ricerca formale e alle ricerche sui materiali svolte dallo studio. I metodi di lavoro sperimentali e di dialogo di SOS saranno illustrati in particolare attraverso una serie di modelli e prototipi progettati per il Lyst Restaurant (2019) che si trova al primo piano del Fjordenhus a Vejle, in Danimarca (2009-2018). Questo edificio iconico di Olafur Eliasson e Sebastian Behmann, progettato in collaborazione con lo Studio Olafur Eliasson, ha contribuito alla fondazione di SOS. Attraverso una serie di workshop interdisciplinari con lo staff del ristorante, SOS ha sviluppato una concezione dello spazio che crea un collegamento diretto tra l’arte culinaria e il design. Come per un piatto creato con materie prime di alta qualità o per una lavorazione semplice, il processo produttivo diviene il fattore a partire dal quale prendono forma mobili, luci, piatti e posate, conferendo agli oggetti un’estetica inconfondibile.
Grazie al supporto della Talking Waters Society, lo Studio Other Spaces ha potuto ricreare uno degli oggetti più iconici del ristorante in una forma appositamente riadattata; si tratta del grill del Lyst che, nella sua versione originale, è collocato su un balcone della Fjordenhus ed è a disposizione sia degli chef sia degli ospiti.
Il grill sarà installato sulla terrazza di KUNST MERAN MERANO ARTE per tutta la durata della mostra e utilizzato in occasione delle iniziative collaterali che si terranno al museo.
Nella terza sezione, SOS presenterà delle installazioni site-specific, realizzate in stretta collaborazione con delle realtà locali. Anche in questo caso diverse idee e concetti sono stati ripensati assieme a specialisti e adattati alle specificità del luogo, al fine di creare, attraverso un dialogo intenso, un’opera significativa e sostenibile, con l’obiettivo di contenere il più possibile le emissioni di CO2 e i costi dei viaggi e dei trasporti.
18
settembre 2020
Studio Other Spaces. The Design of Collaboration
Dal 18 settembre 2020 al 17 gennaio 2021
architettura
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
KUNST MERAN/O ARTE
Merano, Via Portici, 163, (Bolzano)
Merano, Via Portici, 163, (Bolzano)
Biglietti
intero: € 6,00; ridotto: € 5,00; studenti fino ai 26 anni: € 2,00; gratis fino ai 14 anni.
Orario di apertura
da martedì a sabato: ore 10-18
domenica e festivi: ore 11-18
Vernissage
18 Settembre 2020, h 10-18
Sito web
Ufficio stampa
CLP
Ufficio stampa
Kunst Meran Merano Arte, Merano
Autore
Curatore