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Basta sfogliare questo catalogo per intuirne la maestria della famiglia Berardinelli di Verona: da Paladino, Chia e Cucchi a Schifano e Rotella, da Mondino a Carmi, da Paik, a Spoerri, una molteplicità di artisti internazionali che sono transitati nel laboratorio di stampa dando vita ad altrettanti capolavori.
La figura dello stampatore d’arte deve riuscire ad entrare in sintonia con l’artista che ha davanti fino a comprenderne e anticiparne le esigenze e creare così un rapporto unico che sfocia spesso in sincera amicizia.
È così che nascono splendide opere come la valigia di Joan Brossa (lotto 21), le collaborazioni con Sandro Chia (dal lotto 30 al lotto 36), Prisca di Enzo Cucchi (lotto 44), e le opere di grande formato come quelle di Piero Dorazio (dal lotto 52 al lotto 60), che si trovano a proprio agio in serigrafie che in alcuni casi superano i due metri. Una sfida tecnica e coloristica per i Berardinelli felicemente vinta.
Anche nelle opere non realizzate dalla Stamperia Berardinelli, ma collezionate dalla famiglia, si nota la ricerca della grande qualità. Se nei lavori di Mimmo Paladino sono il bianco e nero a esprimere a pieno la sua potenza, come nella linoincisone composta da sei elementi di 204,5 x 75 cm (lotto 112), il nero la fa da padrone anche nelle grandi opere di Emilio Vedova (dal lotto 169 al lotto 173) tavole di pura energia che racchiudono la matericità e la gestualità del maestro veneto.
Sempre dal nero emerge il profilo di un buco di una serratura da cui spiamo la pin-up bionda, opera dell’americano Mel Ramos (lotto 132).
Un rapporto speciale è quello tra la stamperia e Joe Tilson (lotti 161-165) che ha portato a una collaborazione attiva da anni e a opere come i multipli in legno dipinto, che racchiudono in sé le ricerche sugli archetipi e sulla quotidianità della vita.
Opere di artisti e generi diversi nate tutte, però, dall’amore dei Berardinelli per la stampa e dalla loro capacità di comprendere e interagire con gli artisti secondo il principio che: La libertà più grande risiede nella libertà di esprimersi facendo ciò che piace.
E si vede che stampare ai Berardinelli piace.
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