Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Simone Berti / Alessia Romano – Openwork. Focus on painting
Il progetto pone l’attenzione sul processo pittorico rendendolo fruibile e vuole mettere in relazione artisti e curatori con il pubblico. Si svolge in diversi appuntamenti della durata di 3 giorni, dove le coppie invitate si ritrovano ad incontrarsi in un contesto dinamico e di sperimentazione.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Un tuffo.
Un’immersione.
Caduta libera.
È questa la sensazione che scaturisce vedere qualcuno al lavoro. Passo dopo passo, punto dopo punto, si fa un pezzo di strada in più, senza sapere dove si arriva, quale sia la conclusione, finché non si tocca il fondo.
La superficie si copre di tracce, più la mano si muove, più l’inaspettato/l’ignoto si definiscono.
Un medium, la pittura, che si compone di sospiri, odori, gesti e parole.
L’esperienza muta in base al contesto e qui, tutto è mutabile. Uno sguardo, una voce, un’interferenza, possono dare vita a qualcosa di totalmente improgrammato e autentico.
Spinte involontarie che prendono parte al processo, in uno spazio estraneo. Si slegano dalla realtà comune prendendo parte al percorso intimo di un singolo.
Una pratica nascosta a molti, che avviene sempre in un luogo segreto, personale, e che in questo luogo viene messa a nudo, aperta allo sguardo di tutti. E alla contemplazione di tutti.
Perché questo è.
Un momento si assuefazione, di introspezione, che esplora una dimensione profonda, ma che al contempo è disponibile e disposto al confronto. E all’inclusione.
È così che nasce il nuovo. Dall’interferenza e dalla sperimentazione.
Il mezzo primario si trasforma e diventa altro servendosi di uno strumento, che lo contiene e lo evolve, e ne modifica la dimensione.
La aumenta.
Si creano così nuovi punti di partenza, possibilità infinite di mutazione.
La tecnologia che si impossessa della sacralità del gesto pittorico, e dona forma nuova. Dalla tela allo schermo, l’opera si materializza.
Un nuovo supporto, un diverso metodo di fruizione, a portata di tutti.
L’oggetto, il soggetto, prende forma nella realtà, diventa vivo. Non che prima non lo fosse, ma ora vive, vive nella nostra vita, condivide il nostro spazio, il nostro tempo, il nostro momento, l’ora. Dall’analogico al digitale.
L’opera e l’artista si svestono dei loro abiti e dei loro strumenti originali.
Si affacciano, si sporgono verso qualcosa di lontano. Lontano dalla loro zona sicura.
Ma fa paura?
Quale sarà il punto d’arrivo?
Alessia Romano
Un’immersione.
Caduta libera.
È questa la sensazione che scaturisce vedere qualcuno al lavoro. Passo dopo passo, punto dopo punto, si fa un pezzo di strada in più, senza sapere dove si arriva, quale sia la conclusione, finché non si tocca il fondo.
La superficie si copre di tracce, più la mano si muove, più l’inaspettato/l’ignoto si definiscono.
Un medium, la pittura, che si compone di sospiri, odori, gesti e parole.
L’esperienza muta in base al contesto e qui, tutto è mutabile. Uno sguardo, una voce, un’interferenza, possono dare vita a qualcosa di totalmente improgrammato e autentico.
Spinte involontarie che prendono parte al processo, in uno spazio estraneo. Si slegano dalla realtà comune prendendo parte al percorso intimo di un singolo.
Una pratica nascosta a molti, che avviene sempre in un luogo segreto, personale, e che in questo luogo viene messa a nudo, aperta allo sguardo di tutti. E alla contemplazione di tutti.
Perché questo è.
Un momento si assuefazione, di introspezione, che esplora una dimensione profonda, ma che al contempo è disponibile e disposto al confronto. E all’inclusione.
È così che nasce il nuovo. Dall’interferenza e dalla sperimentazione.
Il mezzo primario si trasforma e diventa altro servendosi di uno strumento, che lo contiene e lo evolve, e ne modifica la dimensione.
La aumenta.
Si creano così nuovi punti di partenza, possibilità infinite di mutazione.
La tecnologia che si impossessa della sacralità del gesto pittorico, e dona forma nuova. Dalla tela allo schermo, l’opera si materializza.
Un nuovo supporto, un diverso metodo di fruizione, a portata di tutti.
L’oggetto, il soggetto, prende forma nella realtà, diventa vivo. Non che prima non lo fosse, ma ora vive, vive nella nostra vita, condivide il nostro spazio, il nostro tempo, il nostro momento, l’ora. Dall’analogico al digitale.
L’opera e l’artista si svestono dei loro abiti e dei loro strumenti originali.
Si affacciano, si sporgono verso qualcosa di lontano. Lontano dalla loro zona sicura.
Ma fa paura?
Quale sarà il punto d’arrivo?
Alessia Romano
24
settembre 2020
Simone Berti / Alessia Romano – Openwork. Focus on painting
Dal 24 al 26 settembre 2020
arte contemporanea
arte moderna e contemporanea
collettiva
inaugurazione
incontro - conferenza
arte moderna e contemporanea
collettiva
inaugurazione
incontro - conferenza
Location
SENZABAGNO
Pescara, Via Silvio Spaventa, 26, (Pescara)
Pescara, Via Silvio Spaventa, 26, (Pescara)
Orario di apertura
ore 10-13 e 15-19. - 24 Settembre: Lo spazio è aperto al pubblico.
- 25 Settembre: Lo spazio è aperto al pubblico.
- 26 Settembre: ore 19 conferenza.
ore 10-13/15-19
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico
Trasporti
Sponsor