Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Valentina Furian – Cari Cani
Lo spazio della galleria è abitato da cani. Gli animali si rivelano nella loro forma ancestrale di lupi, trasformandosi da “migliori amici dell’uomo” a bestie temibili.
Le fIgure canine appaiono tese e aggressive, lontane dalla loro consueta forma addomesticata.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Immerso nella semioscurità e illuminato da una soffusa luce rossa, lo spazio della galleria è abitato da cani. Gli animali si rivelano nella loro forma ancestrale di lupi, trasformandosi da “migliori amici dell’uomo” a bestie temibili.
Le figure canine, siano esse riprodotte attraverso disegni a vetrofania, fotografie o video, appaiono tese e aggressive, lontane dalla loro consueta forma addomesticata.
Un’allarmante cave canem ci attende alla soglia, sembra quasi invitarci a non oltrepassarla. All'interno, incontriamo 55 , un video che riporta la figura di un cane, immerso nel buio, che abbaia a qualcosa che sta andando a fuoco. Non è chiaro quale sia l’oggetto della sua angoscia ma, in qualche modo, diventa anche la nostra. Ritroviamo lo stesso cane in due fotografie in cui il bagliore del fuoco mostra i denti digrignati in un ringhio ostile.
Proseguendo la ricerca dell’artista sul rapporto tra realtà e finzione, tra uomo, natura e mondo animale, cari cani riflette sullo stato di addomesticamento come forma di controllo. L’uomo è apparentemente assente dall'installazione ma ne è partecipe a tutti gli effetti.
Attraverso la luce, infatti, strumento-chiave nel lavoro di Furian, viene evocata la presenza umana e viene dato accesso alla conoscenza: la luce rossa del fuoco, elemento che definisce lo scarto tra tecnica umana e istinto animale, permette di renderci testimoni di quello che accade e possibili protagonisti nell'oscurità notturna.
Valentina Furian (1989, Venezia) vive e lavora a Milano. Ha frequentato Arti Visive all' Università Iuav di Venezia (2015-2018) e alla Esba di Nantes (2013) e si è laureata nel 2018 con una tesi sul ruolo degli animali addomesticati nelle arti visive.
Nel 2019 è artist-in-residence a Mumbai con ArtOxygen in collaborazione con The Blank Contemporary Art, e presenta uno screening al Centro d’arte contemporanea Sunaparanta a Panjib, Goa. Nello stesso anno la sua opera è stata presentata ad Immersione Libera, realizzata da Galleria Continua insieme a Marina Nissim, e al MAXXI di Roma nell'ambito della rassegna video Kizart curata da Nomas Foundation. Nel 2018 Valentina Furian ha partecipato a That’s it!, la mostra generazionale di artisti nati negli anni ’80, curata da Lorenzo Balbi presso il Mambo di Bologna e ha collaborato con Case Chiusa per il progetto video Straight-up.
Furian ha inoltre esposto in numerosi spazi istituzionali e di ricerca, tra cui: Sunaparanta Center for Contemporary Art (Goa, IN), Method Gallery, ArtOxygen (Mumbai, IN), BACO, The Blank Contemporary Art (Bergamo, IT), Maxxi (Roma, IT), MAMbo (Bologna, IT), Civic Museum of Bassano del Grappa (IT), CareOf, ViaFarini, Dimora Artica, Pelagica Gallery (Milan, IT), Fondazione Bevilacqua la Masa (Venice, IT), GalerieSAM83 (CZ).
Tra i suoi ultimi progetti si ricorda l'installazione site-specific Nautilus al Muse, Museo delle scienze di Trento.
opening: Sabato 17 ottobre 2020 18:30 - 21:00
mostra: 17 ottobre 2020 – 31 dicembre 2020
orari: martedì - venerdì 16.00 - 19:00 | sabato 10:00 - 13:00 e 16:00 - 19:00
+ su appuntamento
UNA is pleased to present cari cani, a solo show by Valentina Furian (*1989; Venice).
Surrounded by half darkness and illuminated by a sufused red light, the space of the gallery is inhabited by dogs. These animals reveal themselves in their ancestral form of wolves, converting themselves from "man's best friends" to fearsome beasts.
The dog fgures, whether reproduced through window-glass drawings, photographs or videos, appear tense and aggressive, far from their usual domesticated form.
An alarming cave canem awaits us at the doorstep, it almost seems to invite us not to cross it.
Inside, we stand in front of 55, a video that shows the fgure of a dog, surrounded by the darkness, barking at something that is on fre.
It is not clear what the object of his anguish is but, in some way, that same anguish becomes ours.
We recognise the same dog in two photographs in which the glow of the fre shows his teeth gritted in a hostile growl.
Following the artist's research on the relationship between reality and fction, between man, nature and the animal world, cari cani focuses on the state of domestication as a form of control. Although man is apparently absent from the installation, he is completely involved in it.
In fact, through the light, a key in Furian's work, human presence is evoked and the access to knowledge is given: the red light of the fre, the element that defnes the gap between human technique and animal instinct, allows us to witness what happens and to be possible protagonists in the darkness of the night.
Valentina Furian (*1989; Venice) attended the Visual Arts course at the Iuav University of Venice (2015-2018) and at the ESBA in Nantes (2013). In 2018 she graduated with a thesis on the role of the domesticated animal in the visual arts.
In 2019 she was artist-in-residence in Mumbai with ArtOxygen in collaboration with The Blank Contemporary Art, she presented a screening in Sunaparanta Center of Contemporary Art in Panjib, Goa. In the same year her work was presented in the collective exhibition Immersione Libera, a project by Galleria Continua with Marina Nissim and at MAXXI Museum in Rome in the frame of the video contest Kizart curated by Nomas Foundation. In the same year she was selected by Lorenzo Balbi for That's IT!, the generational exhibition of artists born in the 80s, at the Mambo Museum in Bologna and collaborated with Case Chiusa for the Straight-up video review project.
She worked in institutional and experimental spaces such as: Sunaparanta Center for Contemporary Art (Goa, IN), Method Gallery, ArtOxygen (Mumbai, IN), BACO, The Blank Contemporary Art (Bergamo, IT), Civic Museum of Bassano del Grappa (IT), CareOf, ViaFarini, Dimora Artica, Pelagica Gallery (Milan, IT), Bevilacqua la Masa Foundation (Venice, IT), GalerieSAM83 (CZ).
Among her latest projects: Nautilus, an installation at Trento Science Museum Muse.
opening Saturday, October 17 3:00 pm - 8.00 pm
exhibition October 17 2020 - December 31 2020
opening hours tue - fri 4:00 pm - 7:00 pm | sat 10:00 am - 1:00 pm and 4:00 pm - 7:00 pm and by appointment
Le figure canine, siano esse riprodotte attraverso disegni a vetrofania, fotografie o video, appaiono tese e aggressive, lontane dalla loro consueta forma addomesticata.
Un’allarmante cave canem ci attende alla soglia, sembra quasi invitarci a non oltrepassarla. All'interno, incontriamo 55 , un video che riporta la figura di un cane, immerso nel buio, che abbaia a qualcosa che sta andando a fuoco. Non è chiaro quale sia l’oggetto della sua angoscia ma, in qualche modo, diventa anche la nostra. Ritroviamo lo stesso cane in due fotografie in cui il bagliore del fuoco mostra i denti digrignati in un ringhio ostile.
Proseguendo la ricerca dell’artista sul rapporto tra realtà e finzione, tra uomo, natura e mondo animale, cari cani riflette sullo stato di addomesticamento come forma di controllo. L’uomo è apparentemente assente dall'installazione ma ne è partecipe a tutti gli effetti.
Attraverso la luce, infatti, strumento-chiave nel lavoro di Furian, viene evocata la presenza umana e viene dato accesso alla conoscenza: la luce rossa del fuoco, elemento che definisce lo scarto tra tecnica umana e istinto animale, permette di renderci testimoni di quello che accade e possibili protagonisti nell'oscurità notturna.
Valentina Furian (1989, Venezia) vive e lavora a Milano. Ha frequentato Arti Visive all' Università Iuav di Venezia (2015-2018) e alla Esba di Nantes (2013) e si è laureata nel 2018 con una tesi sul ruolo degli animali addomesticati nelle arti visive.
Nel 2019 è artist-in-residence a Mumbai con ArtOxygen in collaborazione con The Blank Contemporary Art, e presenta uno screening al Centro d’arte contemporanea Sunaparanta a Panjib, Goa. Nello stesso anno la sua opera è stata presentata ad Immersione Libera, realizzata da Galleria Continua insieme a Marina Nissim, e al MAXXI di Roma nell'ambito della rassegna video Kizart curata da Nomas Foundation. Nel 2018 Valentina Furian ha partecipato a That’s it!, la mostra generazionale di artisti nati negli anni ’80, curata da Lorenzo Balbi presso il Mambo di Bologna e ha collaborato con Case Chiusa per il progetto video Straight-up.
Furian ha inoltre esposto in numerosi spazi istituzionali e di ricerca, tra cui: Sunaparanta Center for Contemporary Art (Goa, IN), Method Gallery, ArtOxygen (Mumbai, IN), BACO, The Blank Contemporary Art (Bergamo, IT), Maxxi (Roma, IT), MAMbo (Bologna, IT), Civic Museum of Bassano del Grappa (IT), CareOf, ViaFarini, Dimora Artica, Pelagica Gallery (Milan, IT), Fondazione Bevilacqua la Masa (Venice, IT), GalerieSAM83 (CZ).
Tra i suoi ultimi progetti si ricorda l'installazione site-specific Nautilus al Muse, Museo delle scienze di Trento.
opening: Sabato 17 ottobre 2020 18:30 - 21:00
mostra: 17 ottobre 2020 – 31 dicembre 2020
orari: martedì - venerdì 16.00 - 19:00 | sabato 10:00 - 13:00 e 16:00 - 19:00
+ su appuntamento
UNA is pleased to present cari cani, a solo show by Valentina Furian (*1989; Venice).
Surrounded by half darkness and illuminated by a sufused red light, the space of the gallery is inhabited by dogs. These animals reveal themselves in their ancestral form of wolves, converting themselves from "man's best friends" to fearsome beasts.
The dog fgures, whether reproduced through window-glass drawings, photographs or videos, appear tense and aggressive, far from their usual domesticated form.
An alarming cave canem awaits us at the doorstep, it almost seems to invite us not to cross it.
Inside, we stand in front of 55, a video that shows the fgure of a dog, surrounded by the darkness, barking at something that is on fre.
It is not clear what the object of his anguish is but, in some way, that same anguish becomes ours.
We recognise the same dog in two photographs in which the glow of the fre shows his teeth gritted in a hostile growl.
Following the artist's research on the relationship between reality and fction, between man, nature and the animal world, cari cani focuses on the state of domestication as a form of control. Although man is apparently absent from the installation, he is completely involved in it.
In fact, through the light, a key in Furian's work, human presence is evoked and the access to knowledge is given: the red light of the fre, the element that defnes the gap between human technique and animal instinct, allows us to witness what happens and to be possible protagonists in the darkness of the night.
Valentina Furian (*1989; Venice) attended the Visual Arts course at the Iuav University of Venice (2015-2018) and at the ESBA in Nantes (2013). In 2018 she graduated with a thesis on the role of the domesticated animal in the visual arts.
In 2019 she was artist-in-residence in Mumbai with ArtOxygen in collaboration with The Blank Contemporary Art, she presented a screening in Sunaparanta Center of Contemporary Art in Panjib, Goa. In the same year her work was presented in the collective exhibition Immersione Libera, a project by Galleria Continua with Marina Nissim and at MAXXI Museum in Rome in the frame of the video contest Kizart curated by Nomas Foundation. In the same year she was selected by Lorenzo Balbi for That's IT!, the generational exhibition of artists born in the 80s, at the Mambo Museum in Bologna and collaborated with Case Chiusa for the Straight-up video review project.
She worked in institutional and experimental spaces such as: Sunaparanta Center for Contemporary Art (Goa, IN), Method Gallery, ArtOxygen (Mumbai, IN), BACO, The Blank Contemporary Art (Bergamo, IT), Civic Museum of Bassano del Grappa (IT), CareOf, ViaFarini, Dimora Artica, Pelagica Gallery (Milan, IT), Bevilacqua la Masa Foundation (Venice, IT), GalerieSAM83 (CZ).
Among her latest projects: Nautilus, an installation at Trento Science Museum Muse.
opening Saturday, October 17 3:00 pm - 8.00 pm
exhibition October 17 2020 - December 31 2020
opening hours tue - fri 4:00 pm - 7:00 pm | sat 10:00 am - 1:00 pm and 4:00 pm - 7:00 pm and by appointment
17
ottobre 2020
Valentina Furian – Cari Cani
Dal 17 ottobre al 31 dicembre 2020
arte contemporanea
Location
UNA GALLERIA
Piacenza, Via Sant'Antonino, 33, (Piacenza)
Piacenza, Via Sant'Antonino, 33, (Piacenza)
Orario di apertura
martedì - venerdì 16.00 - 19:00 | sabato 10:00 - 13:00 e 16:00 - 19:00
+ su appuntamento
Vernissage
17 Ottobre 2020, h 15.00-20.00
Sito web
Autore