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Domani, 24 settembre 2000, come Exibart aveva anticipato già due mesi orsono, verrà iniziata la riapertura – anche se l’inaugurazione ci sarà solo il 4 novembre in occasione della festa della Vittoria – del Vittoriano di Piazza Venezia.
Dopo la riapertura del Colosseo, rimasto inutilizzato per ben 1500 anni, il Presidente della Repubblica regalerà a Roma e al Mondo il Monumento al Milite Ignoto, simbolo dell’Unità nazionale e costruito (dall’architetto Giuseppe Sacconi tra il 1886 ed il 1911) in onore di Vittorio Emanuele II, primo Re d’Itala. Il Monumento, per la verità, fu inaugurato nell’ ’11 – in occasione del cinquantenario dell’Unità nazionale – da Re Vittorio Emanuele III.
E’ sempre stato normalmente visitabile fino al 1969 quando si decise di recintarlo con alte cancellate in ferro per evitare i rischi portati dagli anni di piombo che pochi mesi prima avevano sparso sangue a Piazza Fontana.
E’ previsto l’ingresso per gruppi di trenta persone alla volta con un biglietto al prezzo simbolico di mille lire.
Concludiamo col dire che il monumento vive in un rapporto di amore e odio con i cittadini di Roma e con gli appassionati e critici d’arte. La sua imponente e gigantesca mole neoclassica in effetti sembra a volte stridere con l’armonia rinascimentale della Piazza del Campidoglio che si colloca proprio alle sue spalle, o con la severità medievale della chiesa dell’AraCoeli, o ancora con la maestosità sacrale ed evocativa della mole del Colosseo che si staglia sullo sfondo.
Il Monumento al Milite ignoto, o Vittoriano, si è dunque guadagnato negli anni l’appellativo di “macchina da scrivere” o di “ferro da stiro” un po’ per il suo aspetto leggermente decontestualizzato e un po’ per l’indole ‘criticona’ dei romani…
Carlo Azeglio Ciampi, che presiederà l’inaugurazione a novembre, ha dichiarato di considerare il monumento simbolo dell’Italia unita e federale. Tutto il Vittoriano, in effetti, è denso di simboli che evocano di volta in volta le regioni italiane, i comuni, le dinastie regnanti e le repubbliche marinare.
Massimiliano Tonelli
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[exibart]
Non è che siamo “criticoni” ma è veramente una macchina da scrivere. Meglio se lo lasciavano chiuso, anzi meglio se lo toglievano proprio da lì…
Sarà perchè non sono di Roma, ma il Vittoriano non mi sembra poi così brutto…!!! In Italia c’è molto di peggio in quanto a “residuati” della pomposa architettura del periodo fascista. Sarebbe bello se, in occasione della riapertura, organizzassero una piccola mostra fotografica per far vedere in maniera chiara il prima e dopo lo sventramento dei Fori Imperiali?! In ogni caso, appena possibile, non perderò occasione di andarlo a visitare… anche solo per la curiosità di vedere un posto fino a poco tempo fa inaccessibile.
Bhe…se le piace cosi tanto “la dentiera” perche non la porta con lei a Milano???? Visto che abita probabilmente li ???
ok, è da visitare almeno per il panorama che offre;
ok, è da salvare come testimonianza storica;
… ma certo i suoi difetti sono ben più gravi di quanto avete fin’ ora detto:
il Vittoriano snatura l’ essenza di 2000 anni di storia!
IL VITTORIANO NON E’ ROMANO
Sono daccordissimo con il Max Ferri, il Vittoriano è una cosa da città senza storia. Lo portino a Brasilia, a Washington (o come cacchio si scrive) o in qualche altra città senza radici e senza storia…Che ne pensate del fatto che il suddetto monumento oscura la vista e opprime l’ultima rimanenza di insula romana (abitazione media della roma repubblicana) esistente nella Capitale…????
Il Sig. Cesare Olmi è proprio un gran signore! va bene esprimere le proprie opinioni, ma c’è modo e modo! Comunque a Milano stiamo già bene con la Stazione Centrale!…di dentiere non abbiamo certo bisogno! Grazie
Molto, molto, molto meglio Milano Centrale che la macchina da scrivere sul campidoglio ! ! !
Non capisco tutta questa ostilità al Vittoriano. Ogni opera di architettura d’Arte o qualunque altra cosa esiste in relazione al periodo storico in cui è nata. Il vittoriano non è altro che la rappresentazione di un regime che, come accadeva in tutta Europa, chiedeva agli architetti uno stile che lo rappresentasse, da quì la scelta di uno stile Neoclassico. L’Europa è piena di fabbriche [fabbricati] costruite in questo stile. Poi la storia è cambiata e lostesso stile del regime è cambiato nell’arco di poco meno di venti anni. Sappiate accettare ciò che le città vi propongono, altrimenti dovremmo ritornare agli sventramenti lasciano solo ciò che a nostro parere è migliore.
Attenzione a parlare di regime, si rischia di confondere le idee. Il vittoriano è stato inaugurato nel 1911,anno dell’esposizione universale a Roma. mi pare ovvio che a quasto punto è diventato anch’esso un documento storico e sarebbe assurdo demolirlo, ma ciò non toglie che sia una mostruosità architettonica come poche altre..per di più nel bel mezzo del centro storico romano. Chiedere di toglierlo magari è troppo, ma dire che fa schifo si può!!!:)))
Mi domando come si possa litigare su quale sia il posto più o meno adatto per il Vittoriano. Tenete conto, cari signori, che alla fine il vostro gusto è personale e soggettivo, e non mi sembra davvero il caso di infervorarsi solo in quanto, tale monumento, non è di vostro gradimento. Cosa dire allora dei graffiti? Meditate, ed evitate di essere così immaturi e superficiali.
Cara Anna,
sui graffiti hai proprio ragione. Per chi deturpa la città con le bombolette ci vorrebbe il carcere e anche per chi gliele vende…
Il caro sig. Cesare Olmi denota la solita indole polemica del “romano”… perché ce l’avete tanto coi milanesi ?!
D’altronde sempre di documento storico si tratta, o no ?!
Tutte ‘ste stroncature estetiche donde provengono ? Vorrei tanto sapere se cotesti “novelli D’Annunzio” abbiano effettivamente il titolo di cui si fregiano !?
DichiarateVi gente… dichiarateVi !
Oggi 27/12/00 ho visto per la prima volta questo monumento.Io ho 11 anni e penso che il signor Sacconi abbia avuto una grandiosa idea.
La vista su Roma e le strade in prospettiva e tutta la città sono superbe e maestose.
Sono un ragazzo di 18 anni e sono rimasto sbalordito di fronte alle dichiarazioni detrattive riguardo al Vittoriano. Premettendo che ogni tesi è valida e degna di rispetto, credo altresì che chi dichiara di voler demolire questo monumento sia enormemente influenzato da ragioni di odio personale verso un edificio che secondo la retorica dell’Italia post unitaria doveva essere un pegno alle gesta risorgimentali, nel quale gli Italiani potessero vedere se stessi e il loro passato più recente, quello fatto da sogni e speranze per un’Italia unita e libera. Bene….io, come credo moltissime persone, provo davvero delle forti emozioni quando gradino dopo gradino mi trovo a passeggiare sul “corridoio attico”. E’ un modo come altri per uscire dal caos della città e guardare in alto …sempre più in alto!!!Sono cosciente delle barbare demolizioni che sono state compiute per far largo a questo monumento e le condanno, ma sono passati ben 90 anni dall’inaugurazione……!!!Considerando che il bel quartiere alessandrino non ce lo può ridare nessuno, ne tantomeno le rovine dell’Arx Capitolina, mi chiedo ….vogliamo forse rimanere attaccati a delle beghe che all’epoca della costruzione del monumento erano certamente accettabili ma adesso non lo sono più!!!!Ritorno a dire che il gusto personale è rispettabilissimo…ma non se ne può fare una questione più grande di quanto non sia in realtà!!!Il problema degli Italiani e di Roma, a mio avviso, è che molto difficilmente si adattano ai cambiamenti, che molto spesso si rendono necessari. Chi conosce Parigi potrà sicuramente darmi ragione….è questa la città che per antonomasia è riuscita a cabiare d’abito senza intaccare la sua essenza di città antica….anzi proprio grazie a tutti gli interventi di fine ‘800 inizi’900 è riuscita ad esaltare tutte le sue bellezze racchiudendole in una deliziosa cornice.Cosa avrebbero dovuto fare gli architetti regi di fronte ad una città capitale di un nuovo regno, che aveva ancora greggi di pecore che pascolavano libere all’interno delle mura????(Da notare bene….parliamo del 1870!!!)A Parigi esisteva già l’illuminazione pubblica a Londra nasceva la prima metropolitana!!!!E Roma???Non aveva neanche gli argini per contrastare le frequenti inondazioni del Tevere!!!!Dunque credo che l’unica cosa che si possa fare nei confronti di chi ha costruito la Roma Capitale d’Italia sia rendere onore.
Lascio alla capacità di riflettere di chiunque legga questo intervento una possibile risposta di sostegno o di polemica. Grazie
Caro Fabio di Roma,
illuminante, semplicemente illuminante.
Non mi ero inserito in questa polemica poiché sapeva di fungo retorico, farcito di quella sub-cultura che solo la massa sa produrre, e qui ne ha prodotta a chili.
Fabio, sono ASSOLUTAMENTE d’accordo con te, e sapere che un simile messaggio è scaturito dal pensiero di un ragazzo di 18 anni mi fa ancora sperare che nel futuro dell’Italia l’intelligenza non andrà ad esaurirsi.
Davvero complimenti, hai tutta la mia ammirevole considerazione.
Il che, in queste pagine, è un evento piuttosto raro.
Ciao, Biz.
chiunque a contribuito alla decisione di costruire il monumento in una zona cosi importante di roma nonche caratteristica deve pagare fino all’eternita deve patire le pene dell’inferno.perche hanno dannegiato una citta importante come roma l’hanno privata del suo cuore demolendo sensa nessun minimo riguardo.non voglio discutere sulla bellezza del monumento anche perche lo ritengo valido di complimenti.voglio dire solo che avrebbero potuto costruirlo in un altro posto.avrebbero dovuto costruirlo nei nuovi rioni che venivano a formarsi in quell’anni(prati,testaccio,esquilino e la zona nomentana etc…).case medievali,rinascimentali,barocche e chiese barbaramente demolite pensateci su.per non parlare delle demolizioni effetuate per inalzare gli argini.HANNO SERIAMENTE DETURPATO CON UNA GRANDE FERITA QUELLA CHE SICURAMENTE SAREBBE STATA LA CITTA PIU BELLA DEL MONDO SE NON AVREBBERO DEMOLITO SENZA PUDORE NE INTELIGGIENZA.