06 ottobre 2020

Parte da Torino e coinvolge 6 province italiane il workshop di Opera Viva, Artista di Quartiere

di

Opera Viva, l’Artista di Quartiere,
the District Artist Workshop
Torino TO, Ascoli Piceno AP, Trani BAT, Foggia FG, Bisacce AV, Cave FR, Civitella d’Arna PG
21 settembre – 18 ottobre 2020

www.artistadiquartiere.com

È dal 1993 che parlo dell’altrove.
Prima con i cicli “Le dejeuner sur l’herbe” e “Hairetikos”, poi dal 2008 con “Opera Viva”, termine marinaresco che utilizzo pioneristicamente nell’arte.
Dal 2014 il mio intero quartiere è opera e territorio di indagine.
Si palesa per me la necessità di una figura, l’Artista di Quartiere (the District Artist) che, tramite escamotage linguistici, riesca a portare continuamente attenzione e visibilità ai territori marginali, all’altrove.
(Alessandro Bulgini)

Opera Viva, l’Artista di Quartiere, the District Artist (ADQ) nasce nel 2014 come parte del ciclo “Opera Viva” dell’artista Alessandro Bulgini. Alla base del progetto vi è la convinzione che l’arte debba uscire dagli spazi istituzionali, scendere per strada, inoltrarsi nella realtà, muoversi costantemente in essa e integrarsi nella dimensione dell’esistenza quotidiana. Un’arte dunque pubblica che possa essere in grado di contribuire positivamente alla qualità sociale, favorendo l’inclusione, sviluppando coesione, facilitando la partecipazione attiva della comunità.

L’Artista di Quartiere è una figura dedicata al “quartiere”, una funzione quotidiana, una presenza visibile sul territorio; un art mentor (guida, sostegno, facilitatore di cambiamento) che si innesta nel tessuto urbano e che, tramite l’arte visiva, accompagna i quartieri in emergenza nel loro cambiamento socio-culturale.

Esplora e utilizza le risorse del territorio in modo sostenibile creando collaborazioni basate sul reciproco beneficio in una relazione basata sull’idea del dono. Le modalità non sono predefinite ma “vivono” e si realizzano giornalmente sulla base del rapporto con il territorio e le persone che lo abitano. L’uso di elementi del luogo e l’acquisizione di codici formali facilmente comprensibili per la comunità sono un incredibile veicolo di relazione, un collante straordinario tra persone, a testimonianza di un passaggio delicato e poetico, come appunto delicato e poetico è il passaggio dell’artista.

Con queste premesse Alessandro Bulgini – che lavora quotidianamente nel quartiere di Barriera di Milano a Torino e che ha sviluppato esperienze analoghe a Taranto, Cosenza, Calais (F), Peekskill (USA), Imlil (MAR) – condivide la sua pratica con 10 artisti giovanissimi, studenti o neolaureati di Accademie di Belle Arti italiane, selezionati dal curatore Christian Caliandro in un workshop della durata di un mese basato sull’idea di relazione come primo elemento necessario, relazione sia con gli abitanti che con il paesaggio urbano.

Un’esperienza pensata per incentivare la costruzione di un modello utilizzabile dalle istituzioni e da tutte le comunità in emergenza che necessitano di un intervento capace di una sensibilità e visione che solo l’arte nelle sue molteplici forme può dare.

GLI ARTISTI DEL WORKSHOP

Ado Brandimarte (Ascoli Piceno, 1995), Valentina Catano (Foggia, 1993, vive e lavora a Roma), Marco Curiale (Torino, 1998), Vincenzo Francesco Di Chiano (Trani, 1995, vive e lavora a Foggia), Francesca Fiordelmondo (Osimo, 1995, vive e lavora a Torino), Brenno Franceschi (Torino, 1998), Giuseppe Formiglio (Foggia, 1990), Manuel Picozzi (Colleferro, 1997, studia a Frosinone), Beatrice Sacco (Torino, 1993), Sara Tosti (Perugia, 1994).

Il workshop ha vinto il bando “Creative Living Lab – II Edizione” promosso e sostenuto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiBACT e realizzato in collaborazione con il Segretariato Regionale del MiBACT per il Piemonte.

Immagine:
Alessandro Bulgini, “Opera Viva, Loop”, performance in Piazza Bottesini a Torino
Sullo sfondo Luigi Presicce, “Arlecchini del Paradiso” per Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto, ed. 2020