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A Parma al via la 39ma edizione di Mercanteinfiera
Opening
di Silvia Conta
A Parma da oggi all’11 ottobre torna Mercanteinfiera, la fiera all’antiquariato, modernariato e collezionismo più grande d’Italia, in cui il protagonista è il pezzo unico.
La 39ma edizione segna il ritorno dell’evento fieristico “in presenza”, dopo l’edizione primaverile tenutasi online, rivolta a 5000 buyers di settore e al pubblico di tutto il mondo, che ha riscosso notevole successo.
Accanto all’enorme varietà dei pezzi negli stand, la 39ma edizione dell’appuntamento di Fiere di Parma offre un focus sulla vita e la moda degli Anni Venti del ‘900, con una mostra collaterale, nel Padiglione 4, curata da Paolo Aquilini, Direttore del Museo della Seta di Como, e Clara Cappelletti: accanto a una serie di abiti d’archivio provenienti dal Museo della seta di Como, Clerici Tessuto e Ostinelli Seta, verranno esposti oltre 70 pezzi, tra accessori d’epoca, come ventagli e borse, fino a rarissimi dischi di vinile a 78 giri e grammofoni.
Ilaria Dazzi, brand manager, ci ha raccontato l’edizione 2020 di Mercanteinfiera
Mercanteinfiera è il maggior evento in Italia di antiquariato, modernariato e vintage. Può fornirci qualche dato sull’evento?
Il tema vendite difficilmente può essere quantificato per varie ragioni, pur trattandosi di centinaia di migliaia di euro di traffico: l’unica sezione rispetto a cui abbiamo parametri certi è l’ammontare delle merci che transitano per il Magazzino Belle Arti, ossia lo spazio adibito alle opere che necessitano delle pratiche di esportazione.
In questa edizione ‘particolare’ annoveriamo 800 espositori ma siamo sulla buona strada per avvicinarci ai flussi consueti in termini di operatori di settore e per ottenere buoni risultati anche in termini di visitatori.
Confermati i 4 Padiglioni espositivi».
Come è nata l’idea di dedicare la 39ma edizione agli anni ‘20 del Novecento?
Che cosa significa per Parma essere la sede di Mercanteinfiera?
Parma è una città dalla forte tradizione culturale, dislocata geograficamente in modo funzionale, dove l’attività culturale deve poter essere anche opportunità di business e quindi di crescita. Godiamo di importanti collezionisti, di studiosi noti, ripeto, di eccellenze. Mercanteinfiera è un esempio di unicità che ha forti radici territoriali ma ‘sbarcata’ in molti Paesi del mondo, che si raccolgono qui e che vivono la città proprio per partecipare alla Fiera. Chi partecipa ha quindi bisogno non solo di servizi ma apprezza le offerte culturali: Mercanteinfiera è un binomio esperienziale tra cultura e turismo e business».
Che edizione sarà con le misure anti-contagio? Che cosa cambia rispetto alle edizioni precedenti?
Stiamo cercando di favorire l’accredito online per evitare code e attese, ci sarà personale di presidio per controllare che non si verifichino assembramenti, ma di fatto le dimensioni e l’organizzazione del nostro Quartiere Fieristico permetteranno la visita nel migliore dei modi. Necessari, naturalmente, l’accesso con mascherina e l’igienizzazione delle mani. Cambierà la necessità di prestare attenzione alle norme previste ma, di fatto, la capienza del Quartiere permette una contingentazione comunque importante.
Sarà un’edizione di rinascita, in cui da un lato raccogliere i frutti della continuità mantenuta nei mesi scorsi, a distanza, con espositori e operatori e, dall’altro, seminare verso il nuovo che verrà, sempre nel rispetto delle caratteristiche che rendono Mercanteinfiera unico».