-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Il Sindaco del Rione Sanità: la graphic novel in mostra a Napoli
Arte contemporanea
La Fondazione Eduardo De Filippo, nata nel 2008 per volontà di Luca De Filippo e del Comune di Napoli, è impegnata nella promozione di ogni iniziativa volta a favorire la salvaguardia e il recupero del teatro della tradizione napoletana e lo sviluppo del teatro contemporaneo. La sede naturale è quella dello storico e celebre Palazzo Scarpetta, che inizia una nuova vita culturale con “Il Sindaco del Rione Sanità”, l’esposizione dei lavori di Matteo Pomati, Marco Pio Mucci e Piero Golia, autori di un corpus di 26 opere ispirate al genere della graphic novel.
Le opere di Mucci e Pomati fanno parte del piano editoriale SGOMENTO, ideato nel 2017 dai due artisti come piattaforma di collaborazione. SGOMENTO traccia linee di continuità tra arte e fumetto, ponendo l’accento sui linguaggi anziché sfumarli e l’apporto di Piero Golia, artista napoletano di casa a Los Angeles, fortemente voluto dal curatore della mostra, Francesco Tenaglia, ha creato nuove possibilità espositive di grande fascino. L’opera di Eduardo, riproposta in chiave contemporanea per il cinema nel 2019 dal regista Mario Martone, viene qui cristallizzata in una serie di eventi precisi, accompagnati dalle battute del testo originale della commedia. Marco Pio Mucci e Matteo Pomati si sono identificati nei due personaggi (Antonio Barracano e il dottor Fabio Della Ragione) studiando le scene incentrate su loro stessi; entrambi hanno compiuto un lavoro di ricerca su ciò che poteva mettere meglio in evidenza la complessità umana dei protagonisti alla ricerca di una propria identità.
Nella realizzazione delle opere, gli autori hanno spaziato dal disegno al collage, dall’acquerello alla tempera, dando vita a un panorama variegato di tecniche e colori che aiuta a scandire le individualità delineate. “Napoli, 1960”, recita una delle tavole presenti in esposizione, mostrandoci due vedute aeree del Vesuvio e restituendo così allo spettatore il contesto nel quale è ambientato questo sofferto racconto di anime inquiete alla ricerca della vera giustizia. La residenza estiva di Antonio Barracano, villa di campagna alle pendici del Vesuvio, si trasforma in un locale degno dei fumetti noir alla Sin city, mentre sullo sfondo verde acido traspare la struttura storica del Palazzo dello Spagnolo, uno dei simboli artistici del Rione Sanità.
La narrazione del Sindaco del Rione Sanità si sdoppia e si sovrappone tra graphic novel e testo teatrale così come gli autori che si incarnano nei personaggi eduardiani. L’opera, in particolare, che ci mostra questo gioco a più livelli, ritrae un uomo che si specchia all’interno di un appartamento sul cui pavimento si susseguono le scritte “Mucci” e “De Filippo”; l’identificazione tra l’artista e il protagonista finisce quindi infine col raggiungere Eduardo stesso. Dalle opere al testo, personalità e contesti sociologici si intrecciano restituendo un racconto morale che ritorna a essere sorprendentemente attuale.
Inaugurata sabato, 26 settembre, presso la Fondazione Eduardo De Filippo, la mostra “Il Sindaco del Rione Sanità” sarà visitabile fino a venerdì, 4 dicembre 2020.