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Veit Laurent Kurz – Campi Flegrei
È l’artista tedesco Veit Laurent Kurz il vincitore della 42° edizione del Premio Matteo Olivero, promosso dalla città di Saluzzo con l’intento di costruire un percorso artistico che rilegga l’arte classica con gli occhi del contemporaneo. Il Premio è all’interno di START/storia e arte a Saluzzo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
START / SToria e ARTe Saluzzo
3 ottobre - 1 novembre 2020
Opening: venerdì 2 ottobre, ore 19
Casa Cavassa, Via San Giovanni 5, Saluzzo (CN)
VEIT LAURENT KURZ
Campi Flegrei Conferenza
L’opera site & event specific vincitrice della 42° edizione del Premio Matteo Olivero a cura di Stefano Raimondi
È l’artista tedesco Veit Laurent Kurz il vincitore della 42° edizione del Premio Matteo Olivero, promosso dalla città di Saluzzo e organizzato dalla Fondazione Amleto Bertoni, The Blank Contemporary Art e JoBonobo con l’intento di costruire un percorso artistico che rilegga l’arte classica con gli occhi del contemporaneo. Il Premio è realizzato all’interno di START/storia e arte a Saluzzo, il festival dedicato all’arte in tutte le sue forme che quest’anno ha come tema Rivoluzione!.
Per Saluzzo Kurz ha pensato all’opera site & event specific Campi Flegrei Conferenza che va ad arricchire il percorso del contemporaneo offerto dal territorio, avviato nelle scorse edizioni del Premio con il colombiano Santiago Reyes Villaveces con Harp (2019) e il duo newyorkese composto da Mark Barrow e Sarah Parke con Analemma (2018).
Campi Flegrei Conferenza è il titolo del progetto dell’artista Veit Laurent Kurz, pensato appositamente, in occasione di START, per la sala “de Foix” di Cavassa, un luogo con connotati fortemente storici, in cui si respira il clima della corte dei Marchesi di Saluzzo e in cui si trova la pala d’altare del pittore fiammingo Hans Clemer Madonna della Misericordia; una scelta voluta per marcare il dialogo artistico tra il classico e il contemporaneo.
L’opera riflette l’interesse dell’artista verso la ricerca scientifica e archeologica, che negli ultimi anni si è focalizzata sulla geografia, la storia della tettonica e la mitologia dei vulcani. La ricerca artistica parte dall’osservazione dei vulcani più noti tra cui l’Etna, il Vesuvio, il Kilauea delle isole Hawaii, il Taal delle Filippine, per poi spostarsi ai vulcani “artificiali” che l’artista identifica nelle centrali nucleari.
La forza sublime del mondo naturale si incontra con l’artificiosità umana, la lava diviene un materiale altamente radioattivo che condivide con l’elemento naturale la potenza e il possibile pericolo dato dall’impossibilità di un controllo totale della sua attività.
Zone vulcaniche come il Vesuvio e i Campi Flegrei, quest’ultimo situato nel golfo di Pozzuoli, a ovest della città di Napoli, mostrano come l'umanità si sia insediata per diversi motivi vicino ai vulcani. Oggi, popolazioni sempre più numerose attirate dai vantaggi portati dall’energia geotermica, portano avanti questa pratica di insediamento altamente dannosa, sminuendo il rischio comprovato.
Le drammatiche conseguenze della perdita di controllo di questi fenomeni sono ampiamente documentati a livello storico, dalla distruzione della città di Pompei, al disastro nucleare di Chernobyl nel 1986 fino all’esplosione di Fukushima nel 2011.
Campi Flegrei Conferenza traspone in forma visuale queste tematiche e le ricerche dell’artista, aprendo una riflessione contemporanea sulla tendenza tipicamente umana ad accostare e sostituire fenomeni naturali con creazioni artificiali e sulla nascita di una diversa percezione dell’ambiente.
L’opera presenta un paesaggio distopico e vulcanico che ospita creature nate come alter ego dell’artista, i Dilldapp, i cui antenati hanno assistito e sono sopravvissuti all'eruzione di diversi vulcani naturali e artificiali come il Vesuvio, Kilauea, Chernobyl. Nutrendosi di pietre e piante vulcaniche, resistenti alla lava e nate dalle radiazioni, queste creature altamente complesse hanno resistito e sono sopravvissute a vecchie e nuove eruzioni, viaggiando nello spazio/tempo e tramandando di generazione in generazione studi sulle nuove dimensioni ambientali.
La sala “de Foix” all’interno di Casa Cavassa diviene studio e rifugio sicuro per le ricerche di Dilldapp di varie origini, ospitando un’installazione che funge da portale tra dimensione reale e fittizia, conoscenze archetipe e geografie contemporanee. A questa specie diversa, con conoscenze avanzate e sensibilità scientifiche e metafisiche, è affidato dall’artista il compito di consigliarci un nuovo modo di interagire con l’ambiente.
Veit Laurent Kurz, classe 1985, è nato a Erbach, nel land dell’Assia, e vive tra Francoforte, Berlino e New York.
IL PREMIO MATTEO OLIVERO
La curatela del Premio Matteo Olivero è di Stefano Raimondi su incarico di Soluzioni Turistiche Integrate, che segue la direzione artistica di START. Raimondi, già curatore della GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, è ora direttore artistico di ArtVerona e direttore di The Blank Contemporay Art, il principale network italiano di promozione e valorizzazione dell’arte contemporanea.
La giuria internazionale del Premio Matteo Olivero, dedicato al celebre pittore e scultore dell’800 divisionista, è composta da Marianna Vecellio, curatrice del Castello di Rivoli di Torino; Ruba Katrib, curatrice del MoMA PS1 di New York; Stefano Raimondi, direttore di The Blank Contemporary Art e direttore artistico di ArtVerona; Roberto Giordana, vicedirettore generale della Fondazione CRC di Cuneo e Arturo Demaria, membro della Fondazione Amleto Bertoni, ha assegnato questa edizione del Premio a Veit Laurent Kurz (segnalato da Caterina Molteni) su 28 artisti invitati, provenienti da tutto il mondo.
A segnalarli, prestigiosi advisor internazionali: Ilaria Bonacossa (direttrice di Artissima, Torino), Michele Bonuomo (direttore del mensile «Arte»), Elisa Carollo (consulente d’arte), Irene Sofia Comi (curatrice indipendente e critica d'arte), Laura Copelin (direttrice esecutiva e curatrice Ballroom Marfa), Alfredo Cramerotti (direttore MOSTYN, Galles), Giacinto Di Pietrantonio (professore di Storia dell'Arte Accademia di Brera, Milano, critico e curatore indipendente), Matilde Galletti (storica d’arte, critica e curatrice), Matteo Ghidoni (architetto ed editore), Antonio Grulli (critico d'arte e curatore indipendente), Laura Lecce (buyer per la sezione Design+Art del gruppo Yoox Net-A-Porter), Caterina Molteni (curatrice indipendente), Hanne Mugas (direttrice Kunsthall Stavanger), Andrea Neustein (curatrice indipendente), Letizia Ragaglia (direttrice Museion, Bolzano), Maria Chiara Valacchi (fondatrice spazio non-profit Cabinet di Milano), Benjamin Weil (direttore artistico Centro Botín, Santander).
Stefano Raimondi (1981) è curatore d’arte contemporanea, dal 2010 è direttore di The Blank Contemporary Art e dal 2020 direttore artistico di ArtVerona. Ha lavorato presso la GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo. Dal 2011 a oggi ha curato oltre quaranta mostre personali di artisti italiani e internazionali tra cui: Francesco Arena, Riccardo Beretta, Filippo Berta, Ettore Favini, Oscar Giaconia, Daniel Knorr, Jacopo Miliani, Israel Lund, Navid Nuur, Adrian Paci, Dan Rees e Guido Van Der Werve. Dal 2015 al 2017 è stato docente all’Accademia di Belle Arti di Verona.
The Blank Contemporary Art è un network culturale senza scopo di lucro nata con l’obiettivo di diffondere e ampliare la passione e la curiosità verso l’arte contemporanea. Vincitore dell’Italian Council, The Blank si propone di connettere istituzioni, musei, aziende, pubblico, collezionisti e artisti attraverso diversi progetti di significativo valore artistico e culturale tra cui mostre, residenze, pubblicazioni e numerosi progetti educativi di scambio internazionale.
La Fondazione Amleto Bertoni è stata istituita dal Comune di Saluzzo con l’intento di promuovere lo sviluppo turistico della città e del suo territorio affiancando alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico e delle eccellenze artigianali locali, l’ideazione di eventi capaci di far dialogare tradizione e linguaggi espressivi innovativi. A tal fine, la fondazione si occupa di organizzare, promuovere e coordinare i principali eventi del saluzzese.
Start / SToria e ARTe Saluzzo
Saluzzo, la città marchionale ai piedi del Monviso, dal 18 settembre al 22 novembre 2020 diventa la capitale dell’arte di ogni tempo, un contenitore di storia e di storie, di arte e di bellezza, di antiquariato ed eccellenze, di artigianato e di contaminazioni, tra tradizione ed innovazione, in uno dei dieci borghi più belli d’Italia. Per la sua quarta edizione, Start con il tema “Rivoluzione!” vuole raccontare il cambiamento.
START/SToria e ARTe Saluzzo è ideato e organizzato dal Comune di Saluzzo e dalla Fondazione Amleto Bertoni, con la direzione artistica di Soluzioni Turistiche Integrate.
START... a regola d'arte
Per le inaugurazioni come per i piccoli eventi saranno osservate tutte le misure di distanziamento sociale che sono valse al Comune di Saluzzo il riconoscimento dell’Università di Torino Covidless Approach&Trust, approccio volto a minimizzare i rischi di contagio da Covid 19. Prenotazione e mascherina obbligatorie, sanificazione e distanziamento dei posti a sedere, triage all'ingresso. Tutte le informazioni per l’accesso sono costantemente aggiornate sul sito della manifestazione. Covidless Approach&Trust è lo studio che attraverso 7 asset strategici, tra cui la capacità ricettiva sicura, l'intrattenimento, le strutture ospedaliere, la ristorazione, il sistema ricettivo, le infrastrutture per sport e benessere e l’amministrazione smart, ha permesso all’Università di Torino di coinvolgere una serie di realtà (Alba, Bra, Frabosa Soprana, Frabosa Sottana, Limone Piemonte, l’Unione di Comuni Colline di Langa e del Barolo e l’Unione Montana Valle Maira) con l’obiettivo di attestare la fruibilità dei servizi delle città in sicurezza. Il progetto, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, ha visto Saluzzo presentarsi come comunità coesa, solidale ed accogliente, pronta a lavorare per ri-partire anche in una stagione così complessa e difficile.
INFORMAZIONI E ORARI
Veit Laurent Kurz. Campi Flegrei Conferenza
42° edizione del Premio Matteo Olivero
Casa Cavassa, Via San Giovanni 5, Saluzzo (CN)
3 ottobre - 1 novembre 2020
Opening: venerdì 2 ottobre, ore 19
Apertura: domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19
Martedì, giovedì, venerdì e sabato: dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18
ingresso ridotto al Sistema Musei Saluzzo con la tessera START
-------------------------------------------
Tutte le informazioni, gli aggiornamenti sulle modalità di ingresso e il programma si trovano sempre aggiornati sul sito http://startsaluzzo.it/ e sui profili social
Segui START con l’hashtag #Start20 su Facebook @StartSaluzzo
3 ottobre - 1 novembre 2020
Opening: venerdì 2 ottobre, ore 19
Casa Cavassa, Via San Giovanni 5, Saluzzo (CN)
VEIT LAURENT KURZ
Campi Flegrei Conferenza
L’opera site & event specific vincitrice della 42° edizione del Premio Matteo Olivero a cura di Stefano Raimondi
È l’artista tedesco Veit Laurent Kurz il vincitore della 42° edizione del Premio Matteo Olivero, promosso dalla città di Saluzzo e organizzato dalla Fondazione Amleto Bertoni, The Blank Contemporary Art e JoBonobo con l’intento di costruire un percorso artistico che rilegga l’arte classica con gli occhi del contemporaneo. Il Premio è realizzato all’interno di START/storia e arte a Saluzzo, il festival dedicato all’arte in tutte le sue forme che quest’anno ha come tema Rivoluzione!.
Per Saluzzo Kurz ha pensato all’opera site & event specific Campi Flegrei Conferenza che va ad arricchire il percorso del contemporaneo offerto dal territorio, avviato nelle scorse edizioni del Premio con il colombiano Santiago Reyes Villaveces con Harp (2019) e il duo newyorkese composto da Mark Barrow e Sarah Parke con Analemma (2018).
Campi Flegrei Conferenza è il titolo del progetto dell’artista Veit Laurent Kurz, pensato appositamente, in occasione di START, per la sala “de Foix” di Cavassa, un luogo con connotati fortemente storici, in cui si respira il clima della corte dei Marchesi di Saluzzo e in cui si trova la pala d’altare del pittore fiammingo Hans Clemer Madonna della Misericordia; una scelta voluta per marcare il dialogo artistico tra il classico e il contemporaneo.
L’opera riflette l’interesse dell’artista verso la ricerca scientifica e archeologica, che negli ultimi anni si è focalizzata sulla geografia, la storia della tettonica e la mitologia dei vulcani. La ricerca artistica parte dall’osservazione dei vulcani più noti tra cui l’Etna, il Vesuvio, il Kilauea delle isole Hawaii, il Taal delle Filippine, per poi spostarsi ai vulcani “artificiali” che l’artista identifica nelle centrali nucleari.
La forza sublime del mondo naturale si incontra con l’artificiosità umana, la lava diviene un materiale altamente radioattivo che condivide con l’elemento naturale la potenza e il possibile pericolo dato dall’impossibilità di un controllo totale della sua attività.
Zone vulcaniche come il Vesuvio e i Campi Flegrei, quest’ultimo situato nel golfo di Pozzuoli, a ovest della città di Napoli, mostrano come l'umanità si sia insediata per diversi motivi vicino ai vulcani. Oggi, popolazioni sempre più numerose attirate dai vantaggi portati dall’energia geotermica, portano avanti questa pratica di insediamento altamente dannosa, sminuendo il rischio comprovato.
Le drammatiche conseguenze della perdita di controllo di questi fenomeni sono ampiamente documentati a livello storico, dalla distruzione della città di Pompei, al disastro nucleare di Chernobyl nel 1986 fino all’esplosione di Fukushima nel 2011.
Campi Flegrei Conferenza traspone in forma visuale queste tematiche e le ricerche dell’artista, aprendo una riflessione contemporanea sulla tendenza tipicamente umana ad accostare e sostituire fenomeni naturali con creazioni artificiali e sulla nascita di una diversa percezione dell’ambiente.
L’opera presenta un paesaggio distopico e vulcanico che ospita creature nate come alter ego dell’artista, i Dilldapp, i cui antenati hanno assistito e sono sopravvissuti all'eruzione di diversi vulcani naturali e artificiali come il Vesuvio, Kilauea, Chernobyl. Nutrendosi di pietre e piante vulcaniche, resistenti alla lava e nate dalle radiazioni, queste creature altamente complesse hanno resistito e sono sopravvissute a vecchie e nuove eruzioni, viaggiando nello spazio/tempo e tramandando di generazione in generazione studi sulle nuove dimensioni ambientali.
La sala “de Foix” all’interno di Casa Cavassa diviene studio e rifugio sicuro per le ricerche di Dilldapp di varie origini, ospitando un’installazione che funge da portale tra dimensione reale e fittizia, conoscenze archetipe e geografie contemporanee. A questa specie diversa, con conoscenze avanzate e sensibilità scientifiche e metafisiche, è affidato dall’artista il compito di consigliarci un nuovo modo di interagire con l’ambiente.
Veit Laurent Kurz, classe 1985, è nato a Erbach, nel land dell’Assia, e vive tra Francoforte, Berlino e New York.
IL PREMIO MATTEO OLIVERO
La curatela del Premio Matteo Olivero è di Stefano Raimondi su incarico di Soluzioni Turistiche Integrate, che segue la direzione artistica di START. Raimondi, già curatore della GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, è ora direttore artistico di ArtVerona e direttore di The Blank Contemporay Art, il principale network italiano di promozione e valorizzazione dell’arte contemporanea.
La giuria internazionale del Premio Matteo Olivero, dedicato al celebre pittore e scultore dell’800 divisionista, è composta da Marianna Vecellio, curatrice del Castello di Rivoli di Torino; Ruba Katrib, curatrice del MoMA PS1 di New York; Stefano Raimondi, direttore di The Blank Contemporary Art e direttore artistico di ArtVerona; Roberto Giordana, vicedirettore generale della Fondazione CRC di Cuneo e Arturo Demaria, membro della Fondazione Amleto Bertoni, ha assegnato questa edizione del Premio a Veit Laurent Kurz (segnalato da Caterina Molteni) su 28 artisti invitati, provenienti da tutto il mondo.
A segnalarli, prestigiosi advisor internazionali: Ilaria Bonacossa (direttrice di Artissima, Torino), Michele Bonuomo (direttore del mensile «Arte»), Elisa Carollo (consulente d’arte), Irene Sofia Comi (curatrice indipendente e critica d'arte), Laura Copelin (direttrice esecutiva e curatrice Ballroom Marfa), Alfredo Cramerotti (direttore MOSTYN, Galles), Giacinto Di Pietrantonio (professore di Storia dell'Arte Accademia di Brera, Milano, critico e curatore indipendente), Matilde Galletti (storica d’arte, critica e curatrice), Matteo Ghidoni (architetto ed editore), Antonio Grulli (critico d'arte e curatore indipendente), Laura Lecce (buyer per la sezione Design+Art del gruppo Yoox Net-A-Porter), Caterina Molteni (curatrice indipendente), Hanne Mugas (direttrice Kunsthall Stavanger), Andrea Neustein (curatrice indipendente), Letizia Ragaglia (direttrice Museion, Bolzano), Maria Chiara Valacchi (fondatrice spazio non-profit Cabinet di Milano), Benjamin Weil (direttore artistico Centro Botín, Santander).
Stefano Raimondi (1981) è curatore d’arte contemporanea, dal 2010 è direttore di The Blank Contemporary Art e dal 2020 direttore artistico di ArtVerona. Ha lavorato presso la GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo. Dal 2011 a oggi ha curato oltre quaranta mostre personali di artisti italiani e internazionali tra cui: Francesco Arena, Riccardo Beretta, Filippo Berta, Ettore Favini, Oscar Giaconia, Daniel Knorr, Jacopo Miliani, Israel Lund, Navid Nuur, Adrian Paci, Dan Rees e Guido Van Der Werve. Dal 2015 al 2017 è stato docente all’Accademia di Belle Arti di Verona.
The Blank Contemporary Art è un network culturale senza scopo di lucro nata con l’obiettivo di diffondere e ampliare la passione e la curiosità verso l’arte contemporanea. Vincitore dell’Italian Council, The Blank si propone di connettere istituzioni, musei, aziende, pubblico, collezionisti e artisti attraverso diversi progetti di significativo valore artistico e culturale tra cui mostre, residenze, pubblicazioni e numerosi progetti educativi di scambio internazionale.
La Fondazione Amleto Bertoni è stata istituita dal Comune di Saluzzo con l’intento di promuovere lo sviluppo turistico della città e del suo territorio affiancando alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico e delle eccellenze artigianali locali, l’ideazione di eventi capaci di far dialogare tradizione e linguaggi espressivi innovativi. A tal fine, la fondazione si occupa di organizzare, promuovere e coordinare i principali eventi del saluzzese.
Start / SToria e ARTe Saluzzo
Saluzzo, la città marchionale ai piedi del Monviso, dal 18 settembre al 22 novembre 2020 diventa la capitale dell’arte di ogni tempo, un contenitore di storia e di storie, di arte e di bellezza, di antiquariato ed eccellenze, di artigianato e di contaminazioni, tra tradizione ed innovazione, in uno dei dieci borghi più belli d’Italia. Per la sua quarta edizione, Start con il tema “Rivoluzione!” vuole raccontare il cambiamento.
START/SToria e ARTe Saluzzo è ideato e organizzato dal Comune di Saluzzo e dalla Fondazione Amleto Bertoni, con la direzione artistica di Soluzioni Turistiche Integrate.
START... a regola d'arte
Per le inaugurazioni come per i piccoli eventi saranno osservate tutte le misure di distanziamento sociale che sono valse al Comune di Saluzzo il riconoscimento dell’Università di Torino Covidless Approach&Trust, approccio volto a minimizzare i rischi di contagio da Covid 19. Prenotazione e mascherina obbligatorie, sanificazione e distanziamento dei posti a sedere, triage all'ingresso. Tutte le informazioni per l’accesso sono costantemente aggiornate sul sito della manifestazione. Covidless Approach&Trust è lo studio che attraverso 7 asset strategici, tra cui la capacità ricettiva sicura, l'intrattenimento, le strutture ospedaliere, la ristorazione, il sistema ricettivo, le infrastrutture per sport e benessere e l’amministrazione smart, ha permesso all’Università di Torino di coinvolgere una serie di realtà (Alba, Bra, Frabosa Soprana, Frabosa Sottana, Limone Piemonte, l’Unione di Comuni Colline di Langa e del Barolo e l’Unione Montana Valle Maira) con l’obiettivo di attestare la fruibilità dei servizi delle città in sicurezza. Il progetto, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, ha visto Saluzzo presentarsi come comunità coesa, solidale ed accogliente, pronta a lavorare per ri-partire anche in una stagione così complessa e difficile.
INFORMAZIONI E ORARI
Veit Laurent Kurz. Campi Flegrei Conferenza
42° edizione del Premio Matteo Olivero
Casa Cavassa, Via San Giovanni 5, Saluzzo (CN)
3 ottobre - 1 novembre 2020
Opening: venerdì 2 ottobre, ore 19
Apertura: domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19
Martedì, giovedì, venerdì e sabato: dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18
ingresso ridotto al Sistema Musei Saluzzo con la tessera START
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Tutte le informazioni, gli aggiornamenti sulle modalità di ingresso e il programma si trovano sempre aggiornati sul sito http://startsaluzzo.it/ e sui profili social
Segui START con l’hashtag #Start20 su Facebook @StartSaluzzo
03
ottobre 2020
Veit Laurent Kurz – Campi Flegrei
Dal 03 ottobre al primo novembre 2020
arte contemporanea
Location
MUSEO CIVICO CASA CAVASSA
Saluzzo, Via San Giovanni, 5, (Cuneo)
Saluzzo, Via San Giovanni, 5, (Cuneo)
Orario di apertura
Domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19
Martedì, giovedì, venerdì e sabato: dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18
Vernissage
2 Ottobre 2020, ore 19
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Curatore
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