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Una settimana ricca di appuntamenti da Il Ponte, con collezioni selezionate e raffinate manifatture che impreziosiscono l’autunno milanese. A partire da oggi, nell’esclusiva cornice di Palazzo Crivelli, la casa d’aste ci accompagna in un viaggio attraverso i secoli, che si articola tra Arredi e Dipinti Antichi, Argenti, Tappeti e Tessuti, Historica, Strumenti Musicali, Disegni e Incisioni di Antichi Maestri, per approdare infine all’Arte Orientale, in calendario il 16 ottobre.
13 e 14 ottobre: Asta di Arredi e Dipinti Antichi, Argenti, Tappeti e Tessuti, Historica, Strumenti Musicali, Disegni e Incisioni di Antichi Maestri
Dopo l’incanto di Libri e Manoscritti, eccoci a curiosare tra le proposte di ottobre. Iniziamo quindi dal dipartimento di Arredi, con due splendide collezioni che sembrano dialogare tra loro fino a incontrarsi, quasi a restituire un vivacissimo spaccato della società a cavallo tra Ottocento e Novecento. Da un lato la collezione catanese di statuaria presepiale La Monica (lotti 120-179), che con una sessantina di lotti di diversa manifattura racconta la vita delle «genti meccaniche, e di piccol affare»; dall’altro la sontuosità degli ambienti da salotto, degli abiti ricercati e delle acconciature più stravaganti, attraverso una raccolta di ottanta miniature che descrivono in modo minuzioso i costumi dell’epoca.
È il turno dei Dipinti Antichi, che vedono sfilare capolavori preziosi come il San Sebastiano di Bernardo Strozzi detto il “Cappuccino” (lotto 113, € 10.000-12.000), Cristo e l’adultera di Stefano Magnasco (lotto 112, € 9.000-10.000), il San Girolamo nello studio (lotto 80, € 20.000-25.000) di ignoto maestro caravaggesco e Natura morta con fichi, uva, melograno, mele, ciliegie e rilievo marmoreo di Abraham Brueghel (lotto 111, €10.000-15.000). Meravigliosi dettagli, poi, anche tra i Disegni e le Incisioni di Antichi Maestri, come nel caso di Scaramuccia di cavalleria di Francesco Giuseppe Casanova (lotto 203, €1.800-2.200); tra i Tappeti e Tessuti all’incanto, invece, si segnala il tappeto persiano Tabriz della scuola di Hadji Djialili, splendidamente decorato con motivo Herati (lotto 99, € 6.300-6.600), e con questo una magnifica collezione di pannelli e drappi di seta ricamati, risalenti alla dinastia Qing.
Arriviamo al dipartimento di Historica, tra cui spiccano un trittico con placche ritraenti Federico II il Grande con il suo stato maggiore (lotto 24, €2.000-2.500), per poi avventurarci tra straordinari oggetti d’arte come i lotti firmati Mario Buccellati (lotti 68-69-70), ispirati a mondo animale; ma non mancano esemplari interessanti anche tra gli Strumenti musicali, a partire dal violino di Romeo Antoniazzi (lotto 583, € 18.000-22.000), realizzato a Milano nei primi anni del Novecento.
16 ottobre: Asta di Arte Orientale
Il nostro viaggio tra rarità e bellezza ci conduce per mano fino all’incanto del 16 ottobre quando, nella sede di Via Pontaccio 12, a Milano, Il Ponte darà spazio a un’accurata selezione di opere di Arte Orientale. «Il mercato di opere d’arte orientali, soprattutto cinesi e di qualità», afferma il Capo Dipartimento Andrea Cesati, «si conferma brillante nonostante il periodo di pandemia. La richiesta infatti nei confronti di questa tipologia di beni rimane elevata, sia da parte dei collezionisti che da parte dei musei».
E così, tra le raffinate proposte che sfileranno all’asta di venerdì, citiamo innanzitutto una coppia di grandi vasi in porcellana Famiglia Rosa a fondo giallo, dinastia Qing (sec. XIX) (lotto 1136, € 7.000-10.000), dalle grandi dimensioni (h. 93,5 cm), con colori vivaci, ornamenti floreali e una fitta simbologia riferita ai temi della fortuna e della felicità. Interessantissimo, poi, l’incontro tra cultura occidentale e orientale racchiuso nella pendola francese in stile “Japonisme” (lotto 1123, € 6.000-8.000), così come la preziosa placca decorata a smalti policromi (lotto 1105, € 14.000-15.000), contornata da una rara cornice in tartaruga, decorata sul retro e raffigurante gli Otto Immortali, un tòpos ricorrente dell’arte antica cinese. Una menzione speciale spetta poi alle giade (lotto 1029, € 20.000-25.000), il cosiddetto “oro cinese”, scolpite a mo’ di piccoli, particolareggiati oggetti arcaici, che si stagliano su due preziosi pannelli in lacca rossa cinabro.
E, ancora, tra i tesori all’incanto troviamo una splendida coppa biansata con coperchio in metallo cloisonné, dalla forma arcaica dou e dai colori vivaci, con coperchio sormontato da leone buddhista (lotto 1058, €6.500-7.000); una coppia di grandi potiches a decoro Imari, con presa del coperchio a cane di Pho (lotto 1065, € 4.000-6.000); una grande scultura in corallo, finemente scolpita a figure di saggi con bambini fra tralci fioriti, frutti e gru (lotto 1116, €13.000-14.000).