22 ottobre 2020

ORIENTE E OCCIDENTE. Allegorie e simboli della tradizione mediterranea. Installazioni di Navid Azimi Sajadi

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Promossa dalla Regione – Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e organizzata dalla Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Palermo in collaborazione con l’Arcidiocesi di Monreale e MondoMostre, la mostra collega due straordinarie opere monumentali dell’arte arabo-normanna siciliana, patrimonio dell’umanità UNESCO: il complesso monumentale del Duomo di Monreale e il Palazzo della Zisa.

Il percorso espositivo curato da Lina Bellanca e Alessandro Carlino narra storie e simboli figurati dei capitelli del Chiostro Benedettino e delle cappelle del Duomo di Monreale: dalle fotografie dell’archivio Kunsthistorisches Institut in Florenz–Max-Planck-Institut, alle installazioni site specific dell’iraniano Navid Azimi Sajadi fino alla realizzazione dell’App dedicata alla mostra, sviluppata per MondoMostre dallo studio “ingegneria delle due Culture” con le musiche di Pinuccio Pirazzoli.

E così come Guglielmo II Re di Sicilia, noto come “Guglielmo il Buono” per aver ristabilito un clima di pace e convivenza interreligiosa, aveva sognato di dedicare la Chiesa di Monreale alla Madonna con il Bambino – immagine coordinata e cardine della mostra – così oggi Navid Azimi Sajadi si pone di fronte alla meraviglia architettonica immaginando un viaggio interiore, onirico, attraverso allegorie e simboli, segni e suggestioni antropomorfe di culti diversi nascosti nei capitelli.

Le opere dell’Artista saranno esposte all’interno del Chiostro dei Benedettini, nelle sale del museo Diocesano e nella cappella San Benedetto del Duomo, creando un dialogo contemporaneo tra l’arte mediorientale e il mondo occidentale Mediterraneo.
Non solo un viaggio tra Oriente e Occidente, dunque, ma anche un viaggio tra passato e presente grazie all’allestimento espositivo del concept designer Francesco Ferla che esalta le molteplici raffigurazioni dei capitelli nella suggestiva cornice abbaziale.

La mostra proseguirà alla Zisa dal 24 novembre con la cura di Ashkan Zahraei e Giuseppe Moscatello, una Residenza in cui l’Artista creerà opere in situ coinvolgendo i visitatori durante tutte le fasi di realizzazione delle opere, con l’intento di riprodurre costantemente ciò che significano per lui le immagini, le forme e i ricordi, in un ambiente metaforico in cui sia possibile collegare una vasta gamma di significati, di indicatori di tempo e di spazio.
Uno scorcio visivo di un crocevia dove si incontrano storia e mitologia e in cui riflettere sulle culture d’Oriente e Occidente.

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tel. +39 091 7489995

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