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«L’arte ha sempre aiutato l’uomo a superare i momenti di difficoltà, talvolta esplicitandoli visivamente, talvolta sublimandoli. Solo diventando testimoni di bellezza potremo ancora una volta traguardare le grandi difficoltà che la vita ci pone davanti». A parlare è Riccardo Steccanella, il direttore della nuova sede di Verona di Kromya Art Gallery che, dopo Lugano, approda in Italia. Scegliendo un momento complicato per tutti e che, proprio per questo, necessita di segnali di speranza e di fiducia, in attesa di capire che cosa succederà ad ArtVerona, la cui 16ma edizione è ancora in calendario dall’11 al 13 dicembre 2020. «L’apertura di una nuova sede a Verona rappresenta non solo una sfida, ma anche una preziosa opportunità, in una città di grande tradizione e storia, come lo è Verona, che va ad aggiungersi alla sede storica di Lugano», ha dichiarato Tecla Riva, cofondatrice di Kromya Art Gallery e direttrice della sede di Lugano.
Il nuovo spazio espositivo di Kromya aprirà quindi nel cuore di Verona, in via Oberdan 11c, a pochi passi dall’Arena e da Porta Borsari. A dirigere la sede di Verona sarà appunto Steccanella, gallerista da oltre dieci anni per passione personale e tradizione familiare, interessato alla valorizzazione dei giovani artisti e attento osservatore delle dinamiche del mercato.
Kromya Art Gallery ha inaugurato la sua sede a Lugano nel maggio 2018 grazie alla passione per l’arte e alle diverse competenze ed esperienze che accomunano Giorgio Ferrarin, Adriano Sala e Tecla Riva. Due i filoni espositivi, Camere e •YOUNG.
La prima si focalizza sui maestri degli anni Sessanta, con particolare attenzione dedicata a Pittura Analitica e Optical Art, ma anche ad artisti già affermati, la seconda è rivolta a giovani artisti emergenti. Kromya ha già proposto nove mostre nella sezione Camere, inaugurando la galleria con “Le Geometrie della Luce”, la collettiva dedicata a tre importanti esponenti dell’Op Art: Alberto Biasi, Hugo Demarco e Francisco Sobrino. La sezione •YOUNG ha visto il suo debutto nel maggio 2019 con la personale di Andreas Waldmeier, artista di Zurigo che ha trasformato la galleria in un unico ambiente pittorico.