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PARALLELS AND PERIPHERIES: Fractal and Fragments
Galleria Anna Marra è lieta di presentare PARALLELS AND PERIPHERIES: Fractals and Fragments a cura di Larry Ossei-Mensah. La mostra è il quarto appuntamento di una serie – il primo al di fuori degli Stati Uniti – che indaga pratiche artistiche indotte da idee, narrazioni, miti e materiali, e presenta le opere di sei artisti afroamericani che vivono e lavorano negli Stati Uniti: le sculture di Kim Dacres e Kennedy Yanko, i dipinti, le opere su carta e i collage fotografici di David Shrobe, Kenturah Davis, Nate Lewis e Basil Kincaid.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
PARALLELS AND PERIPHERIES: Fractals and Fragments utilizza il concetto matematico dei frattali per esplorare in profondità ciò che si vede sopra e sotto la superficie. L'uso di questo quadro concettuale evidenzia la complessità e le sfumature presenti nella storia condivisa dell'estetica nera e della comunità della Diaspora. Inoltre, mostra che sebbene questi artisti possano avere esperienze in qualche modo simili a prima vista, a un esame più attento, possiedono voci e prospettive che sono immensamente varie e comprendono una molteplicità di differenze.
PARALLELS AND PERIPHERIES: Fractals and Fragments intende avviare un discorso stimolante intorno alle idee di etnia, identità, materialità e memoria, in una chiave nuova in Italia. In quanto capitale, Roma è un punto di osservazione ideale per approfondire i temi della serie con l'obiettivo di sfruttare il dialogo artistico per esplorare le dinamiche di potere tra "centro" e "periferia".
Gli artisti esposti esplorano temi quali empatia, cultura, ambiente e comprensione di sé e degli altri nel mondo. Intento di questa mostra è mettere in primo piano l’esperienza umana condivisa, in un clima che è sempre più oppresso dall'ascesa a livello globale di ideologie nazionaliste, razziste, xenofobe. In un momento in cui l'Italia sta lottando per rispondere a questioni globali come la crisi dei rifugiati, i danni collaterali associati al COVID-19 e la migrazione, per citarne alcuni, Fractals and Fragments spinge il pubblico a connettersi con il senso di umanità l'uno nell'altro e in se stessi.
Questa mostra si propone di studiare la complessità di questi temi dal punto di vista degli artisti afroamericani, una categoria spesso percepita come esteticamente e culturalmente omogenea. Evidenziando invece la loro diversità di pensiero, i punti di vista e l'approccio artistico, appare come questi artisti siano ciò che rende unica la diaspora afroamericana, presentando una visione allargata dell'arte contemporanea e dello spirito culturale di un’epoca.
L'edizione inaugurale di PARALLELS AND PERIPHERIES si è svolta a Oolite Arts, Miami Beach nel 2018, presentando delle artiste donne la cui creazione artistica si inserisce in un discorso globale più ampio che impatta sulle comunità emarginate. La seconda edizione è stata esposta nel 2019 al MOCAD, Detroit, incentrandosi sui ruoli che arte, tecnologia e scienza giocano nella creazione del lavoro degli artisti. Il terzo appuntamento della serie si è svolto nel 2019 presso VisArts, Rockville, MD, e ha indagato come gli artisti immigrati e di prima generazione stiano usando il loro lavoro per negoziare questioni di migrazione, mobilità, identità, visibilità e invisibilità in un'epoca di volatilità sociale.
PARALLELS AND PERIPHERIES: Fractals and Fragments intende avviare un discorso stimolante intorno alle idee di etnia, identità, materialità e memoria, in una chiave nuova in Italia. In quanto capitale, Roma è un punto di osservazione ideale per approfondire i temi della serie con l'obiettivo di sfruttare il dialogo artistico per esplorare le dinamiche di potere tra "centro" e "periferia".
Gli artisti esposti esplorano temi quali empatia, cultura, ambiente e comprensione di sé e degli altri nel mondo. Intento di questa mostra è mettere in primo piano l’esperienza umana condivisa, in un clima che è sempre più oppresso dall'ascesa a livello globale di ideologie nazionaliste, razziste, xenofobe. In un momento in cui l'Italia sta lottando per rispondere a questioni globali come la crisi dei rifugiati, i danni collaterali associati al COVID-19 e la migrazione, per citarne alcuni, Fractals and Fragments spinge il pubblico a connettersi con il senso di umanità l'uno nell'altro e in se stessi.
Questa mostra si propone di studiare la complessità di questi temi dal punto di vista degli artisti afroamericani, una categoria spesso percepita come esteticamente e culturalmente omogenea. Evidenziando invece la loro diversità di pensiero, i punti di vista e l'approccio artistico, appare come questi artisti siano ciò che rende unica la diaspora afroamericana, presentando una visione allargata dell'arte contemporanea e dello spirito culturale di un’epoca.
L'edizione inaugurale di PARALLELS AND PERIPHERIES si è svolta a Oolite Arts, Miami Beach nel 2018, presentando delle artiste donne la cui creazione artistica si inserisce in un discorso globale più ampio che impatta sulle comunità emarginate. La seconda edizione è stata esposta nel 2019 al MOCAD, Detroit, incentrandosi sui ruoli che arte, tecnologia e scienza giocano nella creazione del lavoro degli artisti. Il terzo appuntamento della serie si è svolto nel 2019 presso VisArts, Rockville, MD, e ha indagato come gli artisti immigrati e di prima generazione stiano usando il loro lavoro per negoziare questioni di migrazione, mobilità, identità, visibilità e invisibilità in un'epoca di volatilità sociale.
11
novembre 2020
PARALLELS AND PERIPHERIES: Fractal and Fragments
Dall'undici novembre 2020 al 30 gennaio 2021
arte contemporanea
Location
GALLERIA ANNA MARRA
Roma, Via Di Sant'angelo In Peschiera, 32, (Roma)
Roma, Via Di Sant'angelo In Peschiera, 32, (Roma)
Orario di apertura
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