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Magazzino Italian Art, a Cold Spring, a pochi chilometri da New York City, ha appena annunciato l’ampliamento strategico del museo con la costruzione di un nuovo edificio dedicato a mostre, eventi e programmi didattici. Il nuovo padiglione permetterà di ampliare il programma del museo in costante crescita: con i suoi 1.200 metri quadrati, porterà a 3mila i metri quadrati per le attività dell’istituzione.
L’inizio dei lavori è previsto nella primavera 2021, mentre la programmazione e le mostre continueranno senza interruzioni nell’edificio principale.
Il nuovo edificio, che sorgerà adiacente a quello attuale, è stato progettato dagli architetti Alberto Campo Baeza e Miguel Quismondo, quest’ultimo è anche autore dell’edificio costruito come prima e attuale sede di Magazzino, che manterrà tutte le proprie funzioni.
Come sarà il nuovo edificio
Ecco come sarà il nuovo edificio nella descrizione diffusa da Magazzino Italian Art: «Costruito sul terreno di circa 4 ettari che circonda il museo, il nuovo edificio sarà adiacente ma indipendente da quello principale di cui rispecchierà la struttura architettonica lineare. Grazie alla moltitudine di finestre e lucernari, sarà favorito un dialogo tra arte, architettura e paesaggio naturale.
Il padiglione disporrà di 350 metri quadrati di spazio espositivo con due gallerie al primo piano e una terza al piano inferiore, dove saranno esposte sculture di piccola dimensione, vetri di Murano e ceramiche.
Il piano inferiore ospiterà anche una sala multifunzionale di 140 metri quadrati, con vista sul cortile esterno e permetterà al museo di accogliere, durante tutto l’anno, proiezioni cinematografiche, conferenze, conversazioni e altri eventi. Al piano superiore, una caffetteria e una sala lettura, con posti a sedere interni ed esterni, offriranno ai visitatori momenti di relax».
«Progettato per integrare l’edificio esistente e rifletterne il design moderno, semplice ed elegante, il nuovo padiglione apre una dimensione inedita alla sede in evoluzione del museo», afferma l’architetto Miguel Quismondo. «Grazie all’accurata disposizione di finestre e lucernari, l’edificio offre al visitatore nuove occasioni di godere della bellezza del polo museale, aumentandone gli spazi, indispensabili per svolgere il programma didattico e curatoriale che è in costante crescita, e consentendo di presentare i progetti al pubblico utilizzando formati mai sperimentati. Sono entusiasta di lavorare con il mio maestro Alberto Campo Baeza alla creazione di questa struttura. Il progetto riflette la crescita dell’istituzione così come l’impegno di Nancy e Giorgio verso la comunità di Cold Spring e il pubblico internazionale».
La storia del museo e i nuovi spazi
«Magazzino è nato con la finalità di servire da polo culturale e risorsa per la comunità, dando la possibilità di creare legami, spunti di interesse e connessioni con l’arte e la creatività italiane. Negli ultimi tre anni e mezzo, mentre crescevamo come istituzione, il nostro programma è diventato sempre più ambizioso. Il nuovo padiglione ci darà la possibilità di offrire un servizio migliore ai nostri visitatori grazie anche alla flessibilità degli spazi e a maggiori risorse, consentendo di ampliare la programmazione», ha commentato Vittorio Calabrese, Direttore di Magazzino Italian Art.
«Sin dall’apertura al pubblico nel giugno 2017, sotto la direzione di Vittorio Calabrese, Magazzino ha ampliato in modo significativo la sua proposta di mostre ed eventi in sede, online e in partnership con istituzioni del territorio e internazionali. Oltre alla continua esplorazione dell’Arte Povera e dell’arte italiana del dopoguerra, Magazzino si è proposto come piattaforma per gli artisti contemporanei, commissionando nuove opere e organizzando mostre monografiche e collettive, tra cui Bochner Boetti Fontana (qui l’intervista in cui Vittorio Calabrese ci ha raccontato la mostra) e Homemade. Il museo sostiene un programma di borse di studio e ricerca tramite il suo Centro di Ricerca e il programma Scholar-in-Residence, inoltre, organizza un festival cinematografico annuale, programmi di arti performative e spettacoli», ha ricordato l’istituzione.
Nancy Olnick e Giorgio Spanu, Co-Fondatori di Magazzino Italian Art, hanno aggiunto: «Abbiamo aperto Magazzino spinti dal desiderio di condividere la passione per l’arte contemporanea italiana e per quella del secondo dopoguerra e costruire un senso di comunità. Desideriamo dare modo alla collettività di prendere parte alla creazione di questo nuovo padiglione, per questo vogliamo affidarne la costruzione a manodopera locale e arrivare a coinvolgere il pubblico nell’offerta didattica che saremo in grado di proporre durante tutto l’anno». (Silvia Conta)