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Tutelare il patrimonio artistico e culturale, attraverso la conoscenza del contesto giuridico istituzionale in Italia e all’estero, delle prassi innovative di heritage management in ambito aziendale, dello specifico ambito economico-finanziario e contabile. Questi alcuni degli argomenti che saranno oggetto di studio del corso executive in “Gestione dei patrimoni artistico-culturali e delle collezioni corporate”, promosso da Intesa Sanpaolo, con il patrocinio del Mibact. Questa prima edizione durerà sei mesi, con apertura a febbraio 2021 e chiusura a luglio dello stesso anno.
«L’impegno per la cura e la promozione dell’eccezionale patrimonio culturale della Banca ha ribadito l’importanza della formazione di competenze specifiche nella gestione delle collezioni d’arte e dei musei. L’iniziativa, risultato di un’attiva sinergia fra soggetti pubblici e privati, concretizza un’opportunità innovativa di crescita per giovani professionisti del settore, testimoniando la capacità del Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo di generare valore anche sociale, in una prospettiva aggiornata sui temi e sulle sfide del presente», ha dichiarato Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo e Direttore delle Gallerie d’Italia.
L’impegno nell’arte e nella cultura
Primo passo di un più ampio progetto di formazione in via di definizione, Gallerie d’Italia Academy, il nuovo corso in Gestione dei patrimoni artistico-culturali e delle collezioni corporate è la naturale prosecuzione di Progetto Cultura, programma avviato da Intesa Sanpaolo già dal 2011, con lo scopo di tutelare, gestire e valorizzare le collezioni del gruppo bancario, che contano oltre 30mila opere, di cui 3500 di grande pregio storico artistico. Alcune di queste sono esposte al pubblico nelle prestigiose sedi delle Gallerie d’Italia, a Milano, Napoli e Vicenza, in attesa dell’inaugurazione della quarta sede a Torino, nella storica cornice di Palazzo Turinetti, che ospiterà un nuovo museo completamente dedicato alla fotografia.
Tra i vari progetti dedicati da Intesa Sanpaolo alla valorizzazione dell’arte, da citare anche Restituzioni, programma che, in collaborazione con Soprintendenze, Poli museali e Musei autonomi, ogni due anni prevede il restauro di opere bisognose di intervento, con successiva esposizione in mostre temporanee.
Il corso in Gestione dei Patrimoni di Intesa Sanpaolo: com’è strutturato e a chi si rivolge
Il progetto realizzato da Intesa Sanpaolo è stato sviluppato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo e della Fondazione Cariplo, in collaborazione con Intesa Sanpaolo Formazione e Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura, ideato con il contributo scientifico della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali.
«Abbiamo deciso di partecipare a questa importante iniziativa perché convinti che la formazione di tutti gli operatori del settore, inclusi i responsabili della gestione privata del patrimonio culturale, sia la garanzia per una sempre più efficace attuazione delle politiche pubbliche di tutela e valorizzazione», ha dichiarato Alessandra Vittorini, direttore della Fondazione Scuola dei Beni e delle Attività Culturali, istituto internazionale di alta formazione e ricerca, nato nel 2016 per volontà del MIBACT come struttura operativa a sostegno delle politiche di innovazione e qualificazione dei professionisti del patrimonio culturale
Tra i temi trattati durante il corso di Gestione dei patrimoni di Intesa Sanpaolo, la tutela dei patrimoni di privati, istituzioni non profit e imprese, il contesto giuridico istituzionale in Italia e all’estero, la relazione pubblico-privato e le nuove forme di partnership, le prassi innovative di heritage management, il collection management in ambito privato e aziendale, la dimensione economico-finanziaria e contabile dei beni e delle attività culturali, le strategie di valorizzazione e di ampliamento della fruizione di patrimoni corporate e privati.
Coordinato dal prof. Guido Guerzoni, docente dell’Università Bocconi, il corso prevedrà lezioni tenute da accademici di atenei italiani, professionisti, manager della cultura e d’impresa, direttori e funzionari museali. Il corso si rivolge a laureati con esperienza lavorativa di almeno due anni, preferibilmente nella gestione di musei, archivi e patrimoni artistici di imprese e privati.
Dura sei mesi, da febbraio a luglio 2021, con 144 ore di lezione svolte in dodici sessioni, il venerdì pomeriggio e il sabato. Fino al perdurare dell’emergenza sanitaria, il corso sarà erogato in digitale tramite la piattaforma di e-learning della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, partner scientifico del corso. Eventuali incontri in presenza si terranno a Milano, presso le Gallerie d’Italia – Piazza Scala e a Torino, nella sede della Fondazione 1563. La didattica potrà essere integrata da visite studio di luoghi d’arte, istituzioni culturali, patrimoni aziendali e musei.
Per tutte le informazioni e per la domanda di ammissione, potete cliccare qui.