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Human and Nature Portraits
“Human and Nature Portraits” è la mostra che la Galleria Tucci Russo presenta nella propria sede di Torino e che sviluppa il tema del ritratto visto con occhi contemporanei da parte di cinque artisti: Christiane Löhr, Richard Long, Marisa Merz, Giuseppe Penone e Thomas Schütte.
Comunicato stampa
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"Human and Nature Portraits" è la mostra che la galleria Tucci Russo presenta nella propria sede di Torino e che sviluppa il tema del ritratto visto con occhi contemporanei da parte di cinque artisti: Christiane Löhr, Richard Long, Marisa Merz, Giuseppe Penone e Thomas Schütte.
Nella mostra Marisa Merz e Thomas Schütte si riallacciano alla tradizione classica del ritratto: Marisa Merz con un disegno di un’eterea testa femminile, non priva di una sua religiosità, mentre Thomas Schütte propone un’altra figura femminile, più terrena, intenta alla lettura; questo disegno si contrappone a due sculture di teste maschili realizzate in vetro di Murano, rispettivamente nera e blu, adagiate su delle basi in acciaio nero, titolate 'Me'.
Gli altri artisti in mostra, Giuseppe Penone, Richard Long e Christiane Löhr, presentano l’idea del ritratto come visualizzazione metaforica del gesto proprio dell’artista nel creare l’opera in dialogo con gli elementi naturali.
Giuseppe Penone nell’opera 'Equivalenze - 25 novembre 2016' unisce “pittura” e scultura: pittura in quanto le lastre di ottone, sapientemente toccate dall’artista in modo da creare una controllata ossidazione sulla superficie a determinare un ritmo pittorico, sono anche sostegno dell’impronta della sua mano trattenuta dalle forme in terracotta disposte a intervalli sulle lastre stesse. A questa seguono 'Pelle di grafite - Riflesso di saffirina', impronta e “ritratto” di un particolare della sua epidermide, e 'Corpo di pietra - rete', in cui le venature della pelle del marmo vengono evidenziate dal gesto scultoreo dell’artista da un lato e al contempo la lastra viene incisa e tracciata anche dal lento respiro della rete metallica che la penetra nel suo reagire ai cambiamenti di temperatura. Infine 'Indistinti confini - Velinus', il tronco dell’albero, realizzato in marmo, la cui corteccia ospita la traccia di una linea, che può rimandare a un’edera che si inerpica sul tronco, ma la cui forma è riferita al fiume Velino.
Le opere di Richard Long si possono intendere come ritratti dell’artista in quanto egli non si avvale di strumenti per realizzarle ma del proprio corpo, così nei lavori in cui le forme geometriche sono realizzate da un susseguirsi di impronte realizzate col fango o nei textwork in cui le parole visualizzano percorsi che l’artista stesso ha seguito nel paesaggio, come in quello in mostra 'Watching ants and thunderstorms' ispirato ad un viaggio svolto da Long sulle Middle Sisters, un gruppo di montagne vulcaniche in Oregon (USA).
Christiane Löhr utilizza elementi naturali, quali fili d’erba e fiori d’albero, organizzati a creare sculture che rimandano a figure geometriche o ad architetture. Nei disegni, che possono essere letti figurativamente come ombre di rami, le linee bilanciano geometricamente il pieno e il vuoto, il bianco e il nero dello spazio del foglio fino a estendersi idealmente all’esterno. La materia del pastello ad olio nero utilizzato a realizzare il disegno è steso dall’artista con le dita in modo che la materia del pastello stesso penetri nella tessitura della carta.
Nella mostra Marisa Merz e Thomas Schütte si riallacciano alla tradizione classica del ritratto: Marisa Merz con un disegno di un’eterea testa femminile, non priva di una sua religiosità, mentre Thomas Schütte propone un’altra figura femminile, più terrena, intenta alla lettura; questo disegno si contrappone a due sculture di teste maschili realizzate in vetro di Murano, rispettivamente nera e blu, adagiate su delle basi in acciaio nero, titolate 'Me'.
Gli altri artisti in mostra, Giuseppe Penone, Richard Long e Christiane Löhr, presentano l’idea del ritratto come visualizzazione metaforica del gesto proprio dell’artista nel creare l’opera in dialogo con gli elementi naturali.
Giuseppe Penone nell’opera 'Equivalenze - 25 novembre 2016' unisce “pittura” e scultura: pittura in quanto le lastre di ottone, sapientemente toccate dall’artista in modo da creare una controllata ossidazione sulla superficie a determinare un ritmo pittorico, sono anche sostegno dell’impronta della sua mano trattenuta dalle forme in terracotta disposte a intervalli sulle lastre stesse. A questa seguono 'Pelle di grafite - Riflesso di saffirina', impronta e “ritratto” di un particolare della sua epidermide, e 'Corpo di pietra - rete', in cui le venature della pelle del marmo vengono evidenziate dal gesto scultoreo dell’artista da un lato e al contempo la lastra viene incisa e tracciata anche dal lento respiro della rete metallica che la penetra nel suo reagire ai cambiamenti di temperatura. Infine 'Indistinti confini - Velinus', il tronco dell’albero, realizzato in marmo, la cui corteccia ospita la traccia di una linea, che può rimandare a un’edera che si inerpica sul tronco, ma la cui forma è riferita al fiume Velino.
Le opere di Richard Long si possono intendere come ritratti dell’artista in quanto egli non si avvale di strumenti per realizzarle ma del proprio corpo, così nei lavori in cui le forme geometriche sono realizzate da un susseguirsi di impronte realizzate col fango o nei textwork in cui le parole visualizzano percorsi che l’artista stesso ha seguito nel paesaggio, come in quello in mostra 'Watching ants and thunderstorms' ispirato ad un viaggio svolto da Long sulle Middle Sisters, un gruppo di montagne vulcaniche in Oregon (USA).
Christiane Löhr utilizza elementi naturali, quali fili d’erba e fiori d’albero, organizzati a creare sculture che rimandano a figure geometriche o ad architetture. Nei disegni, che possono essere letti figurativamente come ombre di rami, le linee bilanciano geometricamente il pieno e il vuoto, il bianco e il nero dello spazio del foglio fino a estendersi idealmente all’esterno. La materia del pastello ad olio nero utilizzato a realizzare il disegno è steso dall’artista con le dita in modo che la materia del pastello stesso penetri nella tessitura della carta.
27
gennaio 2021
Human and Nature Portraits
Dal 27 gennaio al 27 marzo 2021
arte contemporanea
collettiva
collettiva
Location
TUCCI RUSSO TORINO
Torino, Via Davide Bertolotti, 2, (Torino)
Torino, Via Davide Bertolotti, 2, (Torino)
Orario di apertura
da mercoledì a sabato ore 11-13 e 15-19
Autore