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Farsettiarte, la nuova sede a Cortina d’Ampezzo. Intervista a Sonia Farsetti
Gallerist
di Silvia Conta
A Cortina d’Ampezzo Farsettiarte ha aperto una nuova sede nella ex stazione di partenza della Funivia Belvedere-Pocol. La galleria e casa d’aste è presente a Cortina già dal 1964, dove era stata aperta a nove anni dalla sua fondazione, a Prato, nel 1955, a cui seguirono le di in Versilia e a Milano.
La storia della nuova sede inizia nel 2001, quando Frediano e Franco Farsetti acquistano l’edificio della ex-funivia in Piazza Roma 10 e, a distanza di quesi vent’anni possono iniziare i lavori, affidati all’architetto Federico Farsetti, responsabile dei lavori e coordinatore delle fasi progettuali ed esecutive.
La ristrutturazione è orientata a valorizzare il rapporto tra l’edificio e il paesaggio: «le grandi vetrate privilegiano il panorama senza creare ostacoli allo spazio espositivo e la galleria, costituita da un’entrata, un ufficio e tre aree per esposizioni, si adatta perfettamente alla funzione esterna. Al di sotto della magnifica struttura, affacciata da un lato sul Comune Vecio e la Basilica dei Santi Filippo e Giacomo e dall’altro sulle più belle montagne di Cortina d’Ampezzo, sono stati costruiti dei garage privati, distribuiti su sette piani. Una costruzione adiacente alla Galleria rende inoltre possibile organizzare manifestazioni e incontri», ha spiegato Farsettiarte.
La vera e propria inaugurazione della galleria avverrà quando le situazione generale lo permetterà, ma la galleria, dallo scorso 30 gennaio, è stata aperta la pubblico, con la mostra “50 opere da collezione”: «il panorama delle opere è ampio, perfettamente in linea con la storia della galleria, da sempre in Italia uno dei principali punti di riferimento per l’Arte Moderna italiana ed internazionale: alle opere di protagonisti del Novecento italiano (Gino Severini, Mario Sironi, Ardengo Soffici, Giorgio de Chirico, Giacomo Balla) si affianca un nucleo di importanti lavori della scuola Romana degli anni ’60 (Mario Schifano, Tano Festa, Carla Accardi, Renato Mambor, Franco Angeli, Achille Perilli). Completano il percorso espositivo capolavori di pionieri dell’arte Moderna e Contemporanea internazionali (Lucio Fontana, Christo, Hermann Nitsch, Hans Hartung)», ha ricordato la galleria.
Intervista a Sonia Farsetti
Farsetti Arte è realtà molto ampia, che comprende gallerie in tre luoghi diversi e una casa d’aste che tratta opere dall’arte antica a quella contemporanea fino ai gioielli. Può riassumerci, in estrema sintesi, la vostra storia?
«La Farsettiarte, fondata nel 1955 da Frediano e Franco Farsetti a Prato, nasce come Galleria d’arte e ben presto si distingue per la prestigiosa attività espositiva. Nel 1962 viene inaugurata la Casa d’Aste, tra le prime in Italia, suscitando l’immediato interesse dei collezionisti e del mercato.
Nel corso degli anni l’attività espositiva e di casa d’aste si è ampliata ulteriormente, con la contestuale nascita di nuovi dipartimenti: a quello di Arte Moderna e Contemporanea, che rende da sempre Farsettiarte un punto di riferimento per il mercato italiano e internazionale, si sono aggiunti quello di Arredi e Dipinti Antichi, Dipinti e Sculture del XIX e XX secolo, Fotografia, Argenti e gioielli.
Nel prossimo futuro contiamo di ampliare ulteriormente il ventaglio della nostra offerta.
Per quanto riguarda l’attività di galleria, un’ulteriore sede è stata inaugurata a Cortina d’Ampezzo nel 1964, una terza in Versilia nel 1969 e una a Milano nel 1982.
Infine, nel 1991 è stata inaugurata la nuova sede di Prato a fianco del Museo per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci. Questa imponente e moderna struttura ha permesso l’intensificarsi delle aste e alla realizzazione di grandi mostre. Nel 2021 è stata finalmente aperta la nuova sede di Cortina».
A Cortina d’Ampezzo, in occasione dei Campionati Mondiali di Sci 2021, avete aperto una nuova sede, dopo un lungo lavoro di ristrutturazione. Quali sono le sue caratteristiche e che tipo di programmazione accoglierà?
«La lungimiranza di Frediano e Franco, che nel 2001 li portò ad acquistare a Cortina la stazione di partenza della Funivia Belvedere-Pocol, a distanza di vent’anni è stata premiata con la realizzazione dell’ambizioso progetto di ristrutturazione e trasformazione in una nuova Galleria, dall’aura internazionale.
Questo gioiello d’architettura dalla funzione culturale si sviluppa su un ampio spazio espositivo di circa 300 metri quadrati, che dispone al piano inferiore di un ambiente polifunzionale per conferenze ed eventi di circa 450 ulteriori metri quadrati.
L’Architetto Federico Farsetti, responsabile dei lavori, ha studiato l’ambiente in funzione del paesaggio: le grandi vetrate esaltano il panorama senza creare ostacoli all’organizzazione dello spazio espositivo e alla fruizione delle opere.
La galleria propone un’attività espositiva di alto livello in linea con quella del passato con l’obbiettivo di divenire un nuovo polo artistico culturale di respiro internazionale».
Come viene coordinato un lavoro a così ampio raggio?
«Nel corso degli anni il lavoro è sempre stato coordinato dalla sede centrale di Prato, dove sono presenti anche la biblioteca, i magazzini e il caveau principale, per articolarsi poi nelle varie altre sedi. Le gallerie ospitano le mostre e rappresentano, al contempo, anche degli importanti punti di raccolta delle opere che andranno in asta. L’ufficio stampa si trova presso la sede di Milano.
Farsettiarte si avvale di uno staff altamente preparato, capace di soddisfare le esigenze di collezionisti e operatori sempre più attenti e scrupolosi.
Un team di studiosi di alto livello, coadiuvati dai maggiori esperti nei singoli dipartimenti, garantisce uno studio accurato e approfondito di tutte le opere inserite in catalogo, così da offrire alla clientela italiana e internazionale quanto di meglio il mercato possa offrire».
Che lettura date del mercato dell’arte oggi, dopo un anno di pandemia?
«La crisi economica scaturita dalla pandemia ha ovviamente toccato anche il settore del mercato dell’arte e dunque anche le case d’asta. Queste ultime però, a differenza di altri operatori del settore, erano già dotate degli strumenti che sono risultati poi indispensabili a mantenere viva l’attività, come delle piattaforme online già strutturate per la vendita e l’acquisto da remoto. Questo le ha sicuramente facilitate nell’affrontare la difficile situazione.
La pandemia in ogni caso ha messo in evidenza il fatto che il mercato dell’arte e dei beni da collezione oggi appare sempre più internazionale e privo di confini».
Quali sono i vostri progetti per i prossimi mesi?
«I nostri progetti sono ambiziosi e per i prossimi mesi abbiamo un programma di mostre e aste estremamente variegato, che prevede in aggiunta alle quattro principali vendite annuali di Arte Moderna e Contemporanea e Arredi e dipinti antichi e del XIX Secolo, un’asta di gioielli e argenti, e altre aste online di fotografia e di mobili ed oggetti decorativi.
La tendenza sarà sempre quella di mantenere la partecipazione diretta in sala per lo svolgimento delle aste principali ma offrendo al contempo la possibilità ai compratori di partecipare online alle vendite. Quest’ultima modalità si è rivelata un canale estremamente utile in particolare nell’ultimo anno, sia per la velocità dell’organizzazione di aste interamente da remoto, che per la capacità di raggiungere in maniera capillare i compratori».