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Gian Butturini – From London to free Derry
La mostra “From London to free Derry” di Gian Butturini, curata da Gigliola Foschi, presenta oltre 30 tra le foto più significative dei libri dell’autore dedicati alla Londra di fine anni ’60 e all’Irlanda del Nord subito dopo la strage del Bloody Sunday.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra - a cura di Gigliola Foschi e promossa dall’Associazione Gian Butturini -
che dal 27 marzo al 30 aprile 2021 sarà esposta presso la galleria d’arte Studio
Cenacchi di Bologna, presenta alcune tra le foto più significative dei libri di Gian
Butturini dedicati alla Londra di fine anni ’60 e all’Irlanda del Nord dopo la strage
del Bloody Sunday. Le opere allestite sono visionabili in anteprima sul sito della
galleria: www.studiocenacchi.com/gian-butturini/
Scrive la curatrice Gigliola Foschi nel testo critico:
“Una mostra in difesa della libertà di parola, immagine, pensiero. Una mostra
contro una cancel culture che, senza confronto e senza discussione, nella
liberale Inghilterra ha fatto ritirare dal commercio il libro fotografico London
by Gian Butturini (Damiani editore, 2017, ristampa del volume pubblicato nel
1969) e infangato la figura di un uomo che per tutta la vita si era impegnato
contro ogni forma di razzismo e di ingiustizia, come testimonia la sua biografia
e anche uno dei suoi libri successivi: Dall’Irlanda dopo Londonderry (1972),
di prossima ripubblicazione.”
“In questo ultimo foto-libro Butturini testimonia la radicalizzazione della
situazione politica e del conflitto dell’Irlanda del Nord già una settimana dopo
il Bloody Sunday: la strage compiuta a Derry nel gennaio del 1972 dai soldati
del Primo Battaglione del Reggimento Paracadutisti dell’esercito britannico che
sparò contro pacifici manifestanti uccidendone 14. La mostra è inoltre
arricchita da una decina di opere, sempre realizzate negli anni ‘70, dove
l’autore (fotografo, ma anche grafico e interior designer), a partire da noti
fumetti dell’epoca interviene con colori e scritte oppositive e graffianti. […]”
“La scelta di inserire in mostra tali opere volutamente spiazzanti e dissacratorie
non è casuale perché, proprio grazie a esse, si può comprendere l’operazione
innovativa, altrettanto ironica e provocatoria, che sorregge il libro London e
che, a distanza di 51 anni, non è stata più capita. Proprio quell’impostazione
provocatoria e progressista di Butturini, infatti, è diventata fonte di un tragico
fraintendimento che ha portato al ritiro del libro London.”
Una doppia immagine del libro, con una donna di colore che vende i biglietti della
metro chiusa dentro un bugigattolo e un gorilla in gabbia, è stata infatti accusata di
“razzismo conclamato”, mentre invece voleva – come testimonia tutto il libro e il
testo dell’autore – suscitare indignazione nei confronti delle condizioni di due esseri
viventi entrambi ingiustamente intrappolati e discriminati.
Non più diffuso attraverso i normali canali distributivi questo libro cult può però
essere acquistato in galleria o scrivendo a: archiviogianbutturini@gmail.com, a fronte
di una sottoscrizione minima di 53 euro, comprensiva delle spese di spedizione a
sostegno delle attività dell’associazione).
Numerosi sono gli interrogativi toccati da questa mostra: l’importanza della
fotografia di reportage negli anni ’70; la tormentata questione dell’Irlanda del Nord
(a partire dal riferimento ai fatti tragici legati al Bloody Sunday); le deleterie
conseguenze della cancel culture attualmente in forte espansione…. Per affrontare
queste tematiche nel corso della mostra, mercoledì 7 aprile alle ore 21,00 verrà
organizzato un approfondimento in live streaming con Marta e Tiziano Butturini
(figli e responsabili dell’archivio di Gian Butturini), Gianluca Cettineo (scrittore e
autore di libri sulla storia irlandese) Daniele De Luigi (curatore di Fondazione
Modena Arti Visive), Gigliola Foschi (curatrice della mostra) e Laura De Marco
(fondatrice e direttrice di Spazio Labò, docente).
BIOGRAFIA GIAN BUTTURINI
Gian Butturini (1935 - 2006) Fotoreporter internazionale, poliedrico artista della
comunicazione, si afferma da giovane a Brescia come designer e architetto d’interni.
Nel 1969 pubblica London by Gian Butturini; nel 2017 esce il reprint del libro (Damiani editore)
con prefazione di Martin Parr.
Ha realizzato quaranta libri fotografici tra i quali Cuba 26 Luglio, Dall’Irlanda dopo
Londonderry, Tu Interni Io Libero con Franco Basaglia, C’era una volta il Muro, DONNE lo
sguardo, le storie introduzione di Carla Cerati e due volumi dedicati alla storia cilena.
Nell’autobiografico DAIQUIRI (Edizioni Mimesis) ha narrato le cronache dei reportage.
Sue foto sono state esposte in Strange and Familiar al Barbican Centre londinese, alla
Manchester Art Gallery e a Somerset House per PHOTO LONDON 2018.
In qualità di regista ha prodotto documentari tra i quali Crimini di Pace con musiche di Luigi
Nono e Bologna, 10.15 strage, il film Il Mondo degli Ultimi con Lino Capolicchio premiato in
Festival internazionali.
Il lascito culturale dell’autore è attualmente promosso dalla Associazione Gian Butturini.
www.gianbutturini.com
archiviogianbutturini@gmail.com
STUDIO CENACCHI
La galleria d’arte Studio Cenacchi nasce nel 2016 dalla ricerca e passione di Jacopo Cenacchi
per l’arte contemporanea.
Lo spazio espositivo, di 160 mq, si sviluppa su tre piani di Palazzo Ghiselli Vasselli, edificio
del Cinquecento situato in Via Santo Stefano 63, nel centro di Bologna. La galleria ha proposto
artisti che si esprimono con i più diversi medium.
Studio Cenacchi mantiene un rapporto diretto con gli artisti, ricercando scrupolosamente la
qualità delle opere proposte. Vengono rappresentati artisti storicizzati e contemporanei,
italiani e di altre nazionalità.
Viene fornito un attento servizio di consulenza per l’acquisto di opere d’arte e si effettuano
sopralluoghi presso i domicili dei clienti, per realizzare progetti volti alla collocazione delle
opere d’arte negli ambienti abitativi e di lavoro.
www.studiocenacchi.com
info@studiocenacchi.com
che dal 27 marzo al 30 aprile 2021 sarà esposta presso la galleria d’arte Studio
Cenacchi di Bologna, presenta alcune tra le foto più significative dei libri di Gian
Butturini dedicati alla Londra di fine anni ’60 e all’Irlanda del Nord dopo la strage
del Bloody Sunday. Le opere allestite sono visionabili in anteprima sul sito della
galleria: www.studiocenacchi.com/gian-butturini/
Scrive la curatrice Gigliola Foschi nel testo critico:
“Una mostra in difesa della libertà di parola, immagine, pensiero. Una mostra
contro una cancel culture che, senza confronto e senza discussione, nella
liberale Inghilterra ha fatto ritirare dal commercio il libro fotografico London
by Gian Butturini (Damiani editore, 2017, ristampa del volume pubblicato nel
1969) e infangato la figura di un uomo che per tutta la vita si era impegnato
contro ogni forma di razzismo e di ingiustizia, come testimonia la sua biografia
e anche uno dei suoi libri successivi: Dall’Irlanda dopo Londonderry (1972),
di prossima ripubblicazione.”
“In questo ultimo foto-libro Butturini testimonia la radicalizzazione della
situazione politica e del conflitto dell’Irlanda del Nord già una settimana dopo
il Bloody Sunday: la strage compiuta a Derry nel gennaio del 1972 dai soldati
del Primo Battaglione del Reggimento Paracadutisti dell’esercito britannico che
sparò contro pacifici manifestanti uccidendone 14. La mostra è inoltre
arricchita da una decina di opere, sempre realizzate negli anni ‘70, dove
l’autore (fotografo, ma anche grafico e interior designer), a partire da noti
fumetti dell’epoca interviene con colori e scritte oppositive e graffianti. […]”
“La scelta di inserire in mostra tali opere volutamente spiazzanti e dissacratorie
non è casuale perché, proprio grazie a esse, si può comprendere l’operazione
innovativa, altrettanto ironica e provocatoria, che sorregge il libro London e
che, a distanza di 51 anni, non è stata più capita. Proprio quell’impostazione
provocatoria e progressista di Butturini, infatti, è diventata fonte di un tragico
fraintendimento che ha portato al ritiro del libro London.”
Una doppia immagine del libro, con una donna di colore che vende i biglietti della
metro chiusa dentro un bugigattolo e un gorilla in gabbia, è stata infatti accusata di
“razzismo conclamato”, mentre invece voleva – come testimonia tutto il libro e il
testo dell’autore – suscitare indignazione nei confronti delle condizioni di due esseri
viventi entrambi ingiustamente intrappolati e discriminati.
Non più diffuso attraverso i normali canali distributivi questo libro cult può però
essere acquistato in galleria o scrivendo a: archiviogianbutturini@gmail.com, a fronte
di una sottoscrizione minima di 53 euro, comprensiva delle spese di spedizione a
sostegno delle attività dell’associazione).
Numerosi sono gli interrogativi toccati da questa mostra: l’importanza della
fotografia di reportage negli anni ’70; la tormentata questione dell’Irlanda del Nord
(a partire dal riferimento ai fatti tragici legati al Bloody Sunday); le deleterie
conseguenze della cancel culture attualmente in forte espansione…. Per affrontare
queste tematiche nel corso della mostra, mercoledì 7 aprile alle ore 21,00 verrà
organizzato un approfondimento in live streaming con Marta e Tiziano Butturini
(figli e responsabili dell’archivio di Gian Butturini), Gianluca Cettineo (scrittore e
autore di libri sulla storia irlandese) Daniele De Luigi (curatore di Fondazione
Modena Arti Visive), Gigliola Foschi (curatrice della mostra) e Laura De Marco
(fondatrice e direttrice di Spazio Labò, docente).
BIOGRAFIA GIAN BUTTURINI
Gian Butturini (1935 - 2006) Fotoreporter internazionale, poliedrico artista della
comunicazione, si afferma da giovane a Brescia come designer e architetto d’interni.
Nel 1969 pubblica London by Gian Butturini; nel 2017 esce il reprint del libro (Damiani editore)
con prefazione di Martin Parr.
Ha realizzato quaranta libri fotografici tra i quali Cuba 26 Luglio, Dall’Irlanda dopo
Londonderry, Tu Interni Io Libero con Franco Basaglia, C’era una volta il Muro, DONNE lo
sguardo, le storie introduzione di Carla Cerati e due volumi dedicati alla storia cilena.
Nell’autobiografico DAIQUIRI (Edizioni Mimesis) ha narrato le cronache dei reportage.
Sue foto sono state esposte in Strange and Familiar al Barbican Centre londinese, alla
Manchester Art Gallery e a Somerset House per PHOTO LONDON 2018.
In qualità di regista ha prodotto documentari tra i quali Crimini di Pace con musiche di Luigi
Nono e Bologna, 10.15 strage, il film Il Mondo degli Ultimi con Lino Capolicchio premiato in
Festival internazionali.
Il lascito culturale dell’autore è attualmente promosso dalla Associazione Gian Butturini.
www.gianbutturini.com
archiviogianbutturini@gmail.com
STUDIO CENACCHI
La galleria d’arte Studio Cenacchi nasce nel 2016 dalla ricerca e passione di Jacopo Cenacchi
per l’arte contemporanea.
Lo spazio espositivo, di 160 mq, si sviluppa su tre piani di Palazzo Ghiselli Vasselli, edificio
del Cinquecento situato in Via Santo Stefano 63, nel centro di Bologna. La galleria ha proposto
artisti che si esprimono con i più diversi medium.
Studio Cenacchi mantiene un rapporto diretto con gli artisti, ricercando scrupolosamente la
qualità delle opere proposte. Vengono rappresentati artisti storicizzati e contemporanei,
italiani e di altre nazionalità.
Viene fornito un attento servizio di consulenza per l’acquisto di opere d’arte e si effettuano
sopralluoghi presso i domicili dei clienti, per realizzare progetti volti alla collocazione delle
opere d’arte negli ambienti abitativi e di lavoro.
www.studiocenacchi.com
info@studiocenacchi.com
27
marzo 2021
Gian Butturini – From London to free Derry
Dal 27 marzo al 30 aprile 2021
arte contemporanea
fotografia
fotografia
Location
STUDIO CENACCHI ARTE CONTEMPORANEA
Bologna, Via Santo Stefano, 63, (Bologna)
Bologna, Via Santo Stefano, 63, (Bologna)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 16,00 - 19,30 o su appuntamento
Vernissage
27 Marzo 2021, 17,00
Il vernissage/presentazione della mostra avverrà, a causa delle recenti restrizioni anti covid-19, online: facebook.com/studiocenacchi
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
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