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Lines of Passage
Una selezione di otto giovani artisti internazionali legati dal loro approccio non binario alla fisicità del proprio corpo e a concetti quali pubblico e privato.Opere: Rüzgâr Buşki, Sophia Duchovny, Lena Marie Emrich, Nicholas Grafia & Mikolaj Sobczak, Aneta Kajzer, Ann-Shopie Stükle, Matthew Welch.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 27 maggio al 10 luglio 2021 la galleria Giovanni Bonelli ospiterà nei propri spazi Lines of Passage, un progetto curatoriale di Nadine Isabelle Henrich e Valeria Schäfer.
Il titolo “Lines of Passage” si riferisce metaforicamente sia alle tracce del percorso individuale degli artisti, intesi come soggetti errabondi costantemente in movimento tra città, culture e spazi, sia al celebre testo di Arnold van Gennep sui “Riti di Passaggio” dove il riferimento è ai riti che, all’interno delle varie comunità, celebrano e rendono manifeste le transizioni tra differenti stadi della vita così come tra differenti condizioni sociali.
L’immagine associata alla mostra, una medusa trasparente su fondo nero, è utilizzata in quanto rappresenta una forma temporanea, transitiva, nel corso del cambiamento generazionale: la Medusa è uno stadio della vita e, in quanto tale, inneggia alla liminalità e alla metamorfosi come meccanismi di sopravvivenza. Così come l’anatomia interna della Medusa è integralmente parte della sua apparenza estetica, la domanda sul significato di concetti quali pubblico (esterno) e privato (interno) per il nostro presente nel quale il privato viene capitalizzato e l’intimo esibito risuona più che mai attuale. Cosa significa oggi rendere la propria pelle trasparente? Ogni atto di produzione dell’immagine e di autorappresentazione rinegozia il confine tra interno ed esterno, pubblico e privato?
Gli artisti inviati dalle curatrici hanno in comune, oltre ad una certa predisposizione al viaggio, che li porta -ad esempio- in città quali Berlino o Francoforte per approfondire il loro percorso di studi, l’attenzione al corpo e alla fisicità intesa non più come oggetto di contrapposizione tra un interno -invisibile- ed un esterno -che cela altro- ma, al contrario, da un approccio non binario tra pubblico e privato. Nelle loro opere creano ibridi tra occultamento e svelamento e sembrano trattare la fisicità umana al pari di altri media da trasformare, creare ed esporre.
Opere di: Rüzgâr Buşki, Sophia Duchovny, Lena Marie Emrich, Nicholas Grafia & Mikolaj Sobczak, Aneta Kajzer, Ann-Shopie Stükle, Matthew Welch
Il titolo “Lines of Passage” si riferisce metaforicamente sia alle tracce del percorso individuale degli artisti, intesi come soggetti errabondi costantemente in movimento tra città, culture e spazi, sia al celebre testo di Arnold van Gennep sui “Riti di Passaggio” dove il riferimento è ai riti che, all’interno delle varie comunità, celebrano e rendono manifeste le transizioni tra differenti stadi della vita così come tra differenti condizioni sociali.
L’immagine associata alla mostra, una medusa trasparente su fondo nero, è utilizzata in quanto rappresenta una forma temporanea, transitiva, nel corso del cambiamento generazionale: la Medusa è uno stadio della vita e, in quanto tale, inneggia alla liminalità e alla metamorfosi come meccanismi di sopravvivenza. Così come l’anatomia interna della Medusa è integralmente parte della sua apparenza estetica, la domanda sul significato di concetti quali pubblico (esterno) e privato (interno) per il nostro presente nel quale il privato viene capitalizzato e l’intimo esibito risuona più che mai attuale. Cosa significa oggi rendere la propria pelle trasparente? Ogni atto di produzione dell’immagine e di autorappresentazione rinegozia il confine tra interno ed esterno, pubblico e privato?
Gli artisti inviati dalle curatrici hanno in comune, oltre ad una certa predisposizione al viaggio, che li porta -ad esempio- in città quali Berlino o Francoforte per approfondire il loro percorso di studi, l’attenzione al corpo e alla fisicità intesa non più come oggetto di contrapposizione tra un interno -invisibile- ed un esterno -che cela altro- ma, al contrario, da un approccio non binario tra pubblico e privato. Nelle loro opere creano ibridi tra occultamento e svelamento e sembrano trattare la fisicità umana al pari di altri media da trasformare, creare ed esporre.
Opere di: Rüzgâr Buşki, Sophia Duchovny, Lena Marie Emrich, Nicholas Grafia & Mikolaj Sobczak, Aneta Kajzer, Ann-Shopie Stükle, Matthew Welch
27
maggio 2021
Lines of Passage
Dal 27 maggio al 10 luglio 2021
arte contemporanea
Location
Galleria Giovanni Bonelli
Milano, Via Luigi Porro Lambertenghi, 6, (MI)
Milano, Via Luigi Porro Lambertenghi, 6, (MI)
Orario di apertura
da martedi a sabato 11-19
Vernissage
27 Maggio 2021, A seconda della situazione sanitaria potrebbe esser necessaria la prenotazione via mail.
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico