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Il Museo del Mediterraneo firmato Zaha Hadid a Reggio Calabria
Architettura
Prenderanno il via i lavori per il Museo del Mediterraneo a Reggio Calabria, su progetto di Zaha Hadid Architects. 53 milioni di euro finanzieranno la realizzazione. «Il progetto è stato ritenuto dal Governo strategico per lo sviluppo dell’intero Paese, a dimostrazione di quanto sia importante investire le risorse del Recovery soprattutto nel Mezzogiorno», ha dichiarato il sindaco Giuseppe Falcomatà. Il nuovo Museo del Mediterraneo è uno dei quattordici interventi strategici che nel PNRR rientrano nella categoria “Grandi Attrattori Culturali”, nel contesto più ampio del Recovery Plan della cultura.
Il progetto di Zaha Hadid
Il progetto del Museo del Mediterraneo di Zaha Hadid Architects nasce per un’occasione specifica: il concorso internazionale Regium Waterfron, indetto dal Comune di Reggio Calabria nell’ormai lontano 2006. Il bando prevedeva il completamento del lungomare con annessi due nuovi edifici simbolici nei punti estremi del Porto a nord e della fiumara Calopinace a sud. Quindi, un importante intervento di riqualificazione urbana, finanziato per 48,5 milioni di euro e con il quale si voleva portare Reggio Calabria ai livelli delle grandi capitali europee.
Col proposito di trasformare e valorizzare l’area interessata di Reggio Calabria, Zaha Hadid Architects ha elaborato un progetto complesso che prevedeva una serie di interventi. In un programma di integrazione col paesaggio circostante, si è pensato a due grandi edifici. Due landmarsks visibili anche dalla costa opposta: il museo del Mediterraneo e il centro polifunzionale. La proposta è risultata vincitrice e già da anni in realtà si pensava alla realizzazione, mai avviata.
Tra i “Grandi Attrattori Culturali” del PNRR figura il Museo del Mediterraneo. Elaborata da Zaha Hadid e Patrik Schumacher, la forma del museo è vagamente ispirata a quella di una stella marina. La struttura così definita si costituirà come un organismo complesso. Un edificio multiforme, sorprendente e dalle linee tipicamente sinuose, caratteristiche dei lavori di Zaha Hadid. Per il Museo del Mediterraneo si è pensato anche a dei laboratori di restauro, un archivio, una biblioteca e addirittura un acquario. Uno spazio aperto al contemporaneo che vorrebbe accogliere anche l’antico. Questo lo scopo della Grande Loggia dei Bronzi, ambiente pensato per ospitare opere d’arte di straordinario valore, quali per esempio i Bronzi di Riace.
Il Museo del Mediterraneo: un’utopia futuristica
Il confronto col passato pone sempre dei grandi interrogativi, metabolizzarlo e rielaborarlo è sicuramente una grande sfida. Così come è una grande sfida tutelare i beni che la storia ci consegna, affinché non si consumino col trascorrere del tempo fino a essere dimenticati. Costruire nuovi contenitori genera, senza dubbio, l’entusiasmo della novità ma non basta da sola per portare a termine un progetto. Il Museo del Mediterraneo firmato Zaha Hadid è un’utopia futuristica di grande fascino, il tempo ci dirà in che modo il suo corpo sposerà la città di Reggio Calabria.