Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Andrea Cerquiglini – Recinti Apparenti
Sospese tra segno grafico e scrittura, le opere di ANDREA CERQUIGLINI ci trasportano in un viaggio immaginifico; eremi, castelli e giardini segreti… grandi navi da guerra, bastimenti e osservatori astronomici si impongono con le loro dimensioni affascinanti e talvolta incombenti
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Andrea Cerquiglini nasce e studia a Roma, architetto di professione, si trasferisce a Milano nel 1989. Geneticamente attratto dall’Estremo Oriente, ha soggiornato e lavorato per lunghi periodi a Seoul.
Parallelamente alla professione, da sempre coltiva l’espressione artistica come necessità vitale, e come egli stesso dice: “Irrinunciabile esigenza, è la definizione che meglio descrive il mio rapporto con l’arte. Diversamente, l’esistenza sarebbe vuota, muta, sorda. L’arte è la mia impronta, la mia voce, la traccia effimera e precaria che mi racconta e mi descrive, la prova che sono stato consapevole”.
Cerquiglini disegna. Utilizzando quaderni a righe e penne a gel di colore nero, talvolta rosso. Aprendo un quaderno interviene nella sola doppia pagina centrale, poi, una volta finito, lo sospende a mezz’aria, all’interno di una scatola/cornice in plexiglas, trasparente, ma non invisibile.
La scrittura è parte fondamentale delle sue opere. Una scrittura che è quasi circolare, ripetitiva. Questioni irrisolte, pensieri banali, inquietudini, tutto ciò che a lui passa per la mente fuoriesce come una litania, come un mantra, una sorta di dripping di parole, lasciate correre, colare sulla carta. Ma in realtà lo scritto a Cerquiglini interessa unicamente per la sua forza grafica ed estetica, e non è lì per essere letto, quanto meno nelle sue intenzioni. Le sue opere appaiono caratterizzate dalla presenza dell’immagine interrotta, che diventa serie e ripetizione. Aggiungendo un quaderno dopo l’altro, come un racconto senza fine si evolve in una dinamica che si apre a letture positive o negative, a seconda del punto di vista dell’osservatore.
Eremi, Castelli e Giardini segreti che ci invitano ad addentrarci in altri mondi. Grandi navi da guerra, bastimenti ed Osservatori astronomici si impongono con le loro dimensioni affascinanti e talvolta incombenti. Le immagini evocative si susseguono in un discorso continuo, immaginifico e cinematografico.
Le opere in mostra a Villa Brentano vivono in un allestimento definito da ampie superfici bianche. In questa veste, la valenza grafica dei testi fuoriesce dalle teche, come ad attraversare i secoli e a riportare in vita laboriosità nascosta e abilità scrittografica di remoti monaci amanuensi.
Il risultato è potente, forte e vigoroso, nell’insieme che dialoga ed esalta lo spazio della sala e al contempo dona luce e respiro alle opere. E’ poi interessante constatare che una tale mostra venga messa in scena proprio nella Biblioteca, il luogo che i libri custodisce e diffonde, che si fa ora contenitore e veste di presentazione per dei quaderni mutati in libri d’artista.
Parallelamente alla professione, da sempre coltiva l’espressione artistica come necessità vitale, e come egli stesso dice: “Irrinunciabile esigenza, è la definizione che meglio descrive il mio rapporto con l’arte. Diversamente, l’esistenza sarebbe vuota, muta, sorda. L’arte è la mia impronta, la mia voce, la traccia effimera e precaria che mi racconta e mi descrive, la prova che sono stato consapevole”.
Cerquiglini disegna. Utilizzando quaderni a righe e penne a gel di colore nero, talvolta rosso. Aprendo un quaderno interviene nella sola doppia pagina centrale, poi, una volta finito, lo sospende a mezz’aria, all’interno di una scatola/cornice in plexiglas, trasparente, ma non invisibile.
La scrittura è parte fondamentale delle sue opere. Una scrittura che è quasi circolare, ripetitiva. Questioni irrisolte, pensieri banali, inquietudini, tutto ciò che a lui passa per la mente fuoriesce come una litania, come un mantra, una sorta di dripping di parole, lasciate correre, colare sulla carta. Ma in realtà lo scritto a Cerquiglini interessa unicamente per la sua forza grafica ed estetica, e non è lì per essere letto, quanto meno nelle sue intenzioni. Le sue opere appaiono caratterizzate dalla presenza dell’immagine interrotta, che diventa serie e ripetizione. Aggiungendo un quaderno dopo l’altro, come un racconto senza fine si evolve in una dinamica che si apre a letture positive o negative, a seconda del punto di vista dell’osservatore.
Eremi, Castelli e Giardini segreti che ci invitano ad addentrarci in altri mondi. Grandi navi da guerra, bastimenti ed Osservatori astronomici si impongono con le loro dimensioni affascinanti e talvolta incombenti. Le immagini evocative si susseguono in un discorso continuo, immaginifico e cinematografico.
Le opere in mostra a Villa Brentano vivono in un allestimento definito da ampie superfici bianche. In questa veste, la valenza grafica dei testi fuoriesce dalle teche, come ad attraversare i secoli e a riportare in vita laboriosità nascosta e abilità scrittografica di remoti monaci amanuensi.
Il risultato è potente, forte e vigoroso, nell’insieme che dialoga ed esalta lo spazio della sala e al contempo dona luce e respiro alle opere. E’ poi interessante constatare che una tale mostra venga messa in scena proprio nella Biblioteca, il luogo che i libri custodisce e diffonde, che si fa ora contenitore e veste di presentazione per dei quaderni mutati in libri d’artista.
21
giugno 2021
Andrea Cerquiglini – Recinti Apparenti
Dal 21 giugno al 17 luglio 2021
arte contemporanea
Location
VILLA BRENTANO
Busto Garolfo, via Magenta , 25, (Milano)
Busto Garolfo, via Magenta , 25, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 15:00-19:00
sabato ore 10:00-13:00
Vernissage
21 Giugno 2021, 15:00-19:00
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione