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Genesi: Concreto / Informale
Una esposizione, un omaggio a due autori italiani tra i massimi esponenti della corrente informale e astratto-concreta: Emilio Scanavino e Rocco Borella.
Comunicato stampa
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Genesi: Concreto / Informale.
Opere scelte di Rocco Borella ed Emilio Scanavino.
La Galleria Matteo Bellenghi Modern and Contemporary Art, nella sede di Alassio (SV) in via Milite Ignoto 46, è lieta di presentare una esposizione volta ad omaggiare due autori italiani tra i massimi esponenti della corrente astratta: Emilio Scanavino e Rocco Borella.
La mostra, commenta il Direttore della Galleria Matteo Bellenghi, vuole indurre ad analizzare, attraverso le opere dei due artisti, la Genesi che ha portato alla luce i due principali movimenti artistici affermatisi in Italia a partire dagli anni ’50: l’arte informale e quella astratto-concreta.
Scanavino e Borella sono due esempi ad hoc: entrambi genovesi e quasi coetanei, iniziano in giovane età ad esporre in ambienti del capoluogo ligure come la Galleria Isola.
Allo stesso tempo osservano e studiano i nuovi gruppi di ricerca come il M.A.C. (Movimento Arte Concreta) nato a Milano nel dicembre del 1948 a seguito dell’influenza di quella storica mostra tenutasi sempre a Milano presso Palazzo Reale organizzata dai concretisti svizzeri Max Bill e Max Huber: Arte Astratta e Concreta.
I due giovani artisti, prima di intraprendere percorsi differenti che caratterizzeranno il loro futuro modus operandi, all’inizio degli anni ‘50 espongono insieme presso la storica Galleria Numero di Firenze, sotto la direzione di Fiamma Vigo e nel 1955 presso la Galleria Rotta di Genova.
Borella applica una analisi scientifica, volta a captare il concetto di opera d’arte attraverso il colore rapportato a differenti materiali industriali di nuova generazione, raggiungendo una astrazione appartenente agli elementi del concretismo.
Scanavino supera il concetto geometrico della costituzione dell’opera grazie ad una fitta esercitazione grafico-sperimentale fino a raggiungere una spazialità profonda, quasi metafisica, per la genesi della sua “tramatura”.
Le opere presenti in mostra spaziano dagli anni ’60 fino ai primi anni ’80. Di Scanavino non mancano le classiche Tramature, tra cui un Alfabeto senza Fine, che hanno reso l’autore unico nel suo genere mentre di Borella si potranno osservare i Cromemi che hanno caratterizzato la sua ricerca artistico scientifica e i Guard-Rail prodotti a partire dagli anni ’70 in occasione di una mostra tenutasi presso la Galleria La Polena di Genova.
L’esposizione inaugura sabato 26 Giugno a partire dalle ore 18.30 e sarà visitabile fino a domenica 25 Luglio.
Galleria Matteo Bellenghi info@matteobellenghi.it
Via Milite Ignoto, 46 +393396233289
17021 – Alassio (SV) @matteobellenghi
Opere scelte di Rocco Borella ed Emilio Scanavino.
La Galleria Matteo Bellenghi Modern and Contemporary Art, nella sede di Alassio (SV) in via Milite Ignoto 46, è lieta di presentare una esposizione volta ad omaggiare due autori italiani tra i massimi esponenti della corrente astratta: Emilio Scanavino e Rocco Borella.
La mostra, commenta il Direttore della Galleria Matteo Bellenghi, vuole indurre ad analizzare, attraverso le opere dei due artisti, la Genesi che ha portato alla luce i due principali movimenti artistici affermatisi in Italia a partire dagli anni ’50: l’arte informale e quella astratto-concreta.
Scanavino e Borella sono due esempi ad hoc: entrambi genovesi e quasi coetanei, iniziano in giovane età ad esporre in ambienti del capoluogo ligure come la Galleria Isola.
Allo stesso tempo osservano e studiano i nuovi gruppi di ricerca come il M.A.C. (Movimento Arte Concreta) nato a Milano nel dicembre del 1948 a seguito dell’influenza di quella storica mostra tenutasi sempre a Milano presso Palazzo Reale organizzata dai concretisti svizzeri Max Bill e Max Huber: Arte Astratta e Concreta.
I due giovani artisti, prima di intraprendere percorsi differenti che caratterizzeranno il loro futuro modus operandi, all’inizio degli anni ‘50 espongono insieme presso la storica Galleria Numero di Firenze, sotto la direzione di Fiamma Vigo e nel 1955 presso la Galleria Rotta di Genova.
Borella applica una analisi scientifica, volta a captare il concetto di opera d’arte attraverso il colore rapportato a differenti materiali industriali di nuova generazione, raggiungendo una astrazione appartenente agli elementi del concretismo.
Scanavino supera il concetto geometrico della costituzione dell’opera grazie ad una fitta esercitazione grafico-sperimentale fino a raggiungere una spazialità profonda, quasi metafisica, per la genesi della sua “tramatura”.
Le opere presenti in mostra spaziano dagli anni ’60 fino ai primi anni ’80. Di Scanavino non mancano le classiche Tramature, tra cui un Alfabeto senza Fine, che hanno reso l’autore unico nel suo genere mentre di Borella si potranno osservare i Cromemi che hanno caratterizzato la sua ricerca artistico scientifica e i Guard-Rail prodotti a partire dagli anni ’70 in occasione di una mostra tenutasi presso la Galleria La Polena di Genova.
L’esposizione inaugura sabato 26 Giugno a partire dalle ore 18.30 e sarà visitabile fino a domenica 25 Luglio.
Galleria Matteo Bellenghi info@matteobellenghi.it
Via Milite Ignoto, 46 +393396233289
17021 – Alassio (SV) @matteobellenghi
26
giugno 2021
Genesi: Concreto / Informale
Dal 26 giugno al 25 luglio 2021
arte contemporanea
arte moderna
arte moderna
Location
MATTEO BELLENGHI MODERN AND CONTEMPORARY ART
Alassio, Via Milite Ignoto, 46, (SV)
Alassio, Via Milite Ignoto, 46, (SV)
Orario di apertura
da martedì e domenica ore 10-13 e 17.30-20
Vernissage
26 Giugno 2021, Dalle ore 18.30
Sito web
Autore
Curatore
Progetto grafico